Per Giosy Ferrandino la strategia di comunicazione del neo eletto sindaco di Casamicciola è impostata - dal suo ghostwriter figura essenziale ieri ed oggi (J. F. Kennedy ha avuto il migliore ma de Gaulle non lo aveva) - su valori unanimemente condivisi.
Non si possono non condividere i richiami all'unità civile della popolazione tutta in questo momento tragico. Ma non c è un sol richiamo all' "educazione civica" che deve avere una comunità con matura consapevolezza democratica. Non c è alcun richiamo alla legge 241/90 di accesso agli atti ed allo statuto comunale che sono gli strumenti giuridici della "cittadinanza attiva".
Il programma elettorale di Giosy era una bella tesina universitaria ma senza richiami ad una essenziale bibliografia. Nel suo saluto e ringraziamento agli elettori non c è alcun richiamo al testo unico degli enti locali.
Cosa nell'ordinamento giuridico della nostra Repubblica "una ed indivisibile" ma "decentrata" che questo Governo mette in discussione con l'"autonomia differenziata" con 20 piccole repubbliche che condannerebbero (ma lo impediremo"a qualsiasi costo" e faccio uso della lingua di Dante e mia per gridarlo) spetta all'ente comunale fare?
Quale ruolo di amministrazione controllo e partecipazione concreta alla programmazione deve avere il comune?
Come è possibile che nasca eternamente in gestazione un piano di ricostruzione senza una delibera di indirizzo del consiglio comunale e dei cittadini chiamati dallo statuto comunale ad esprimere le loro esigenze?
Come l'isola d'ischia nelle forme dell'ordinamento giuridico deve essere chiamata al progetto della ricostruzione e della transizione ecologica obbligatoria con i mutamenti climatici che oggi feriscono i fratelli di romagna?
Da dove cominciare per recuperare la "memoria di Casamicciola" con un simbolo che io indico nella casa del dottor Giuseppe Mennella (1867-1949) oggİ res nullis di proprietà - paradosso - della Regione Campania?
Avrei richiamato e spiegato in sintesi gli articoli 120 e 34 del testo unico deglİ entİ localİ poichè il cammino laİco della Repubblica è nelle parole del diritto civile pubblico costituzionale. 0ltre le condivisibili parole i fatti, "i fatti sono ostinati", lo diceva Lenin che di rivoluzioni se ne intendeva.
