Ischia News ed Eventi - Cos’ha da nascondere l’amministrazione Ferrandino nella delibera Ice-Snei?”

Cos’ha da nascondere l’amministrazione Ferrandino nella delibera Ice-Snei?”

Terreno dove dovrebbe realizzarsi il parcheggio di Sant'Alessandro

Politica
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E’ impensabile che a distanza di un mese dalla sua approvazione in Giunta un capogruppo consiliare di minoranza non abbia la possibilità di ottenere copia di una delibera perché il Sindaco non l’ha firmata e la stessa, di conseguenza non è stata ancora pubblicata. Al pari di quanto lascia pensare che tutte le altre delibere approvate nella stessa seduta di Giunta, tranne questa, siano state regolarmente firmate dal Sindaco e pubblicate all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune.

Dopo aver ricevuto quest’oggi l’ennesimo rifiuto da parte della segreteria generale del Comune rispetto alla mia richiesta di copia della delibera di Giunta avente ad oggetto la transazione tra il Comune stesso e la società ICE-SNEI s.p.a.. Tale delibera ha ad oggetto l’operazione di permuta immobiliare dell’appartamento Durante più un conguaglio in danaro, a fronte del terreno ove realizzare il Parcheggio di Sant’Alessandro. Un rifiuto che stavolta è stato motivato anche per iscritto dalla Segreteria Generale, che con una nota da me fortemente richiesta, ha espressamente dichiarato che il Sindaco Ferrandino, non avendo ancora firmato la delibera del 26 ottobre scorso, ne ha di fatto impedito la pubblicazione e il conseguente rilascio di copie agli interessati.

Questo comportamento lascia non pochi dubbi sulle modalità di svolgimento dell’operazione con l’ICE SNEI , anche alla luce del fatto che nessuno della maggioranza, nonostante il mio invito, si è preoccupato sinora di sollecitare l’esito dei ricorsi pendenti in Consiglio di Stato e al T.A.R. Campania che secondo gli esperti, potrebbero mutare notevolmente il valore della transazione a vantaggio del Comune di Ischia, che con tutta probabilità si troverebbe ad ottenere in cambio un terreno non più edificabile e, pertanto, di valore estremamente più basso degli 800.000 euro stimati sinora. Non vorrei, in conclusione, che qualcuno voglia chiudere a tutti i costi questa transazione secondo i parametri iniziali per obiettivi e scopi diversi da quelli dell’interesse dell’Ente e della tutela del patrimonio comunale, del cui valore quest’Amministrazione ha dimostrato sinora di non avere grande considerazione, impedendo a tutti i costi a chiunque di impugnare per tempo gli atti amministrativi prodotti. Ecco perché ho appena segnalato la vicenda a S.E. il Prefetto, affinché possa esaminare attentamente tali comportamenti e compiere le valutazioni del caso, in particolar modo rispetto all’impossibilità di un consigliere di minoranza di svolgere correttamente il proprio ruolo di controllo.”