Ischia News ed Eventi - Politica

La vicenda del megaparcheggio multipiano di “la Siena” all’entrata di Ischia Ponte o meglio del Borgo di Celsa – come dovrebbe essere chiamato perché un luogo unico al mondo per bellezza naturale e stratificazione storica tanto che è giusto chiederne l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO - può e deve diventare un emblema per una rinnovata partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della loro Comunità; per un amore ritrovato per i Beni Comuni che devono essere difesi dai Cittadini perché patrimonio di TUTTI e non più lasciati all’abbandono o all’indifferenza perché non sono di NESSUNO;

LA PANDEMIA COME RIVOLUZIONE POLITICA
Non tutti i mali vengono per nuocere. L’epidemia del COVID 19 ha rappresentato una “rivoluzione politica, economica sociale” più potente della “rivoluzione d’ ottobre” in Russia del 1917. Una rivoluzione nelle politiche - economica, finanziaria, sociale – in tutti gli Stati del mondo pur in modi differenti.

NAPOLI SENZA PROGETTI
Ci sono molte osservazioni spontanee che nascono dal Forum di “Repubblica” con il neosindaco di Napoli,prof. Gaetano Manfredi, apparso con evidenza nazionale nell’ edizione di giovedì 4 novembre 2021. Tutte sconcertanti. La prima: il sindaco Manfredi afferma: “Il Comune di Napoli non ha presentato alcun progetto per accedere ai fondi del Prrr (il Piano europeo per il rilancio che assegna all’ Italia 209 miliardi di euro da utilizzare in sei anni di cui il 40% al Sud n.d.r.) per le scuole. Non siamo in grado di gestire le risorse che arriveranno e ci troviamo in ritardo su quelle già stanziate. Abbiamo soldi che non riusciamo a spendere”. La seconda: per Bagnoli “quell’ area rappresenta il grande simbolo della città immobile. In trent’anni si è fatto poco o nulla”.

Ho letto con piacere i due ultimi interventi di Luciano venia apparsi su "il golfo" dove venia, un profondo intellettuale della "scienza politica" fondamentale dottrina della omonima facoltà universitaria, fa i conti con sé stesso e con il suo passato di dirigente politico del msi-dn e cerca di trovare un senso al termine "liberale" oggi ritornato di moda dopo un oblio di 30 anni ed un dileggio feroce al tempo della contestazione giovanile del '68.

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