Per il quarto anno consecutivo Ischia, resoconto della manifestazione Velica tenutasi a Forio i primi di ottobre del 2010, scritto da Vincenzo ITA 727.
Mercoledì 29 Settembre, ore 20.00: partenza da Mandello del Lario, con sosta in Brianza per breve cena e imbarco di Pierluca, e poi via, per quasi 900 Km alla volta di Ischia. Mentre scendi, guidando per tutta la notte dopo una giornata di lavoro, facendo due conti su quanto ti costa questa “trasfertina” e poi, a maggior ragione quando ti trovi 8 barche iscritte, di cui 4 che provengono dal tuo stesso lago a 900 Km di distanza, ti chiedi se ne vale la pena o se hai smarrito definitivamente il senno….
Al ritorno, sul traghetto tra Ischia e Pozzuoli, con Karaoke in Napoletano verace e tramonto sull’incantevole paesaggio del Golfo di Napoli, nessuno di noi ha dubbi: ne è valsa la pena!
Ma andiamo con ordine….
Giovedì constatiamo che solo 8 barche sono iscritte: il povero Bovenzi non si da pace per il “pacco” ricevuto da molti…. e come dargli torto, anche se siamo sicuri i motivi sono certamente stati serissimi.
Venerdì il vento si fa attendere e anche una volta arrivato è una bavetta da 3-4 nodi (credo). Decidono di fare un bastone, due giri con arrivo “dritto”, cioè lasciando la boa a destra e la barca comitato a sinistra. Il tutto, naturalmente, non preventivato e quindi utilizzando il buon Cesari come portavoce per tutti gli equipaggi.
Comunque siamo tutti d’accordo e partiamo per due giri che alla fine si sono rivelati persino divertenti. Noi riusciamo a scattare dalla barca giuria, un po’ in ritardo ma appena sopravento a Ferrari e Cesari, che proseguono decisi verso la sinistra del campo.
Dopo un lungo bordo mure a destra, “consigliati” da Lamby viriamo e chiudiamo sul gruppo. Ferrari si allunga un pochino sopravento e gira primo con noi nei timoni…. Bello, va!!
Lasco tranquillo, con qualche strambata per provare a mettere pressione ai primi e, sulla boa, si materializzano Vaccari ed Meoli, che hanno tirato un bordo al largo (scendendo a sinistra) e che hanno riagganciato Ferrari e superato noi: davvero bravi!
Bolina successiva caratterizzata da salti di angolo e di intensità che vede i primi due allungarsi e noi preoccupati dell’arrivo di Cartolari e Raffaelli da dietro.
Alla boa di bolina Ferrari e Cesari girano con un bel vantaggio su Vaccari ed Meoli, e noi che abbiamo recuperato un pochino tanto da pensare di poterli attaccare nel lasco.
Invece sono loro (Carlito ed Ale) che vanno a prendere Ugo e Lamby sfruttando un’ottima velocità e capacità di poggiare. Noi proviamo a sparigliare le carte strambando in anticipo, ma riusciamo solo a ridurre di un bel po’ il distacco da Ferrari e Cesari, senza però impensierirli. Dietro Cartolari e Raffaelli chiudono quarti seguiti da Zucchi ed Maldina (inizio in sordina), Bovenzi e Di Palo, Bragozzi Mattoni e Bortolato con uno dei sui n prodieri (ma quanti ne ha cambiati??).
Secondo giorno, aria sempre latitante. Incredibilmente il comitato da la partenza, davvero con poca aria. Il percorso prevede di raggiungere Pozzuoli, passando per il cancello davanti ad Ischia Porto per poi tornare al punto di partenza passando per un secondo cancello a sud dell’Isola.
Dopo circa un’ora di regata ci troviamo praticamente senza vento, in prossimità della punta a Nord Ovest di Ischia. Solo Vaccari e Meoli si sono allungati verso il largo, mentre Zucchi e Maldina si staccano mantenendosi sulla rotta più breve per il cancello. Quest’ultima si rivela la tattica giusta e noi, che pian piano ci portiamo avanti nel gruppo, li seguiamo giungendo al cancello secondi, tallonati da Bovenzi e Di Palo. Gli altri sono davvero lontani ma in un raid nulla è deciso prima del termine. Al cancello, con comunicazioni volanti, ci segnalano di girare attorno al gozzo che fa da estremità destra del cancello stesso e di tornare verso Forio. Chiaramente anche questa opzione non era minimamente prevista dalle istruzioni, ma ormai abbiamo capito lo spirito.
Perdiamo Bovenzi che vira per non finire contro un traghetto e si porta sottocosta mentre noi ci “addormentiamo” al centro del campo. In poco tempo perdiamo sia su quelli che sono stati a terra che su quelli che sono andati più al largo (Vaccari e Meoli). Forse abbiamo acqua negli scafi? Forse abbiamo un sacchetto sulle derive? No, costateremo poi che siamo semplicemente stati brocchi!!
Sotto costa Ferrari e Cesari imbroccano un bordo davvero magico e recuperano qualcosa come 15 minuti a Zucchi e Maldina che però, con un colpo di reni finale e con i gomiti larghi, riescono a contenerli. Bovenzi e Di Palo chiudono ottimi terzi mentre noi ingaggiamo, perdendolo, un match race con Vaccari ed Meoli, penalizzandone forse la rimonta sui primi.
Seguono Cartolari e Raffaelli, che si sono ingolositi con un improbabile bordo al largo, poi Bagozzi e Mattoni seguiti da Bortolato.
Terzo giorno, è previsto un “bastone costiero”, con partenza, boa di bolina sulla punta a sud, cancelloal punto di partenza, boa di poppa sulla punta a nord ed arrivo al punto di partenza.
Dopo essere stati trainati sulla linea di partenza, tra il pessimismo generale, spunta una brezzolina che, per brevi tratti ci ha messo in due al trapezio regalandoci la regata più ventosa della serie. In partenza ci prendiamo il lato sinistro, che tutti sembravano volere, e cerchiamo di allungarci verso la zona che sembrava più favorevole. Ferrari e Cesari non entrano in linea, poggiano sotto il gruppo partendo mure a sinistra e navigano per un breve tratto verso destra (almeno così mi è parso), così come Zucchi-Maldina, che sono partiti più al centro.
Noi restiamo senza aria mentre loro si allungano un po’. La domanda è: non sono riusciti a prendere la sinistra del campo o hanno visto l’aria un po’ più a destra? Temo che la risposta giusta sia la seconda, anche se sarebbe confortante che fosse la prima!!
Alla boa di bolina, dopo un bordeggio più o meno sulla sinistra del campo, girano primi Ferrari Cesari seguiti da Zucchi Maldina, molto vicini tra loro. Noi arriviamo soli soletti al terzo posto e.... ci stampiamo sulla boa.... ma che polli!!! Faremo poi l’autopenalizzazione, anche se forse un po’ in ritardo....
Nel lasco combattiamo con Vaccari Meoli, che pian piano ci spingono verso i primi due.
Passiamo il cancello di partenza e continuiamo verso la boa sottovento.
Alla boa siamo in quattro piuttosto vicini, e da dietro arrivano pure Bovenzi e Di Palo, non troppo distanti. Noi facciamo la nostra autopenalizzazione e ci troviamo, dopo qualche bordo con poca aria, tra Zucchi, non troppo distante davanti e Bovenzi non troppo lontano dietro.
Vediamo Ferrari che, un po’ più al largo viaggia con più aria, uno al trapezio, mentre noi soffriamo seduti in barca: rischiamo, anche perché sembra esserci un giro a destra che dovrebbe avvantaggiare chi sta più su quel lato. Viriamo e decidiamo di insistere, nel tentativo di guadagnare un paio di posizioni. Purtroppo, oltre a calare di intensità, il vento gira a sinistra, portandoci a perdere la posizione su Bovenzi. Scopriremo poi a terra che gli ultimi quattro hanno saltato il cancello e che quindi siamo riclassificati quarti. Sarebbe stato più bello guadagnarselo “sul campo”.
La classifica finale vede Ferrari Cesari primi, seguiti da Vaccari Meoli che hanno vinto il trofeo dedicato a Pierre Sicouri vincendo la regata del primo giorno. Terzi Zucchi e Maldina, che dopo una partenza un po’ sottotono si sono costantemente giocati le primissime posizioni.
Noi abbiamo provato a inserirci davanti, così come Bovenzi, Cartolari e tutti gli altri.
Conclusione: l’atmosfera di Ischia è sempre unica. L’ospitalità, il clima meraviglioso così come il posto ci spingono ad affrontare una trasferta un po’ “fuori di testa”.
Peccato essere così in pochi e soprattutto le defezioni all’ultimo momento: senza alcuna polemica (anche perchè non ho seguito le “trattative” pre regata), suggerisco a chi ha “paccato” quantomeno di scusarsi con Annibale, e soprattutto di NON PACCARE PIU’!! :)
Indimenticabili: gli aperitivi con Ale e Carlito, con i quali non ci si annoia davvero mai; le chiacchierate con Lamby, che mi piace provocare su argomenti nei quali evidentemente non può che aver ragione, ma che ogni volta lo coinvolgono al punto da farne una questione quasi personale (tipo: no Lamby, non è così che si stramba, dai retta a me!!!!!!!); le discussioni con Pierluca, che si abbatte quando sbaglia (o crede di sbagliare) ma che poi diventa sempre più forte.
La compagnia di tutti, anche se pochi, con i quali abbiamo passato un ultimo spicchio di estate.
Sulla strada del ritorno, ormai a Milano, alle 2 e mezza di notte, comincia a piovere e la temperatura scende verso i 10 °C.....Pierluca urla: ”VOGLIO TORNARE A ISCHIA!!!!!”. Aspetta ancora un anno!
Classifica Generale Finale
REGATA NAZIONALE RAID CLASSE FORMULA 18
Forio d’Ischia 1- 2- 3 ottobre 2010
Pos. N.velico equipaggio prova 1 prova 2 prova 3 totale
1) ITA 400 Ferrari- Cesari 2 2 1 5
2) ITA 007 Vaccari-Meoli 1 4 2 7
3) ITA 12 Zucchi-Maldina 5 1 3 9
4) ITA 727 Necchi-Bertolotti 3 5 4 12
5) ITA 19 Bovenzi-Di Paolo 6 3 9 18
6) ITA 70 Cartolari-Raffaelli 4 6 9 19
7) ITA 18 Bagozzi-Mattoni 7 7 9 23
8) ITA 65 Bortolato-Orofino 8 8 9 25
Il trofeo challenger Pierre Sicouri è stato assegnato come da regolamento ai vincitori della
prima prova.