Nei week-end il traffico passeggeri da e per le isole del Golfo di Napoli si moltiplica fino a raggiungere cifre davvero importanti. Gli spazi dedicati alle fasi di imbarco di tali passeggeri sul Molo Beverello non sono spesso attrezzati al meglio per facilitare tali operazioni e spesso capita che gli animi si accendano e si verifichino spiacevoli eventi che non vorremmo mai riportare.
Infatti nella giornata di venerdì 22 giugno, durante le fasi di imbarco della corsa Napoli Beverello – Ischia delle ore 17.20 si sono verificati dei tafferugli culminati nell'aggressione di un marinaio della compagnia di navigazione Alilauro.
Ecco i fatti: il marinaio mentre effettuava le normali procedure di imbarco dei passeggeri ha riscontrato delle irregolarità sul titolo di viaggio di un passeggero. Tale passeggero, ha ben pensato di reagire in modo brusco e violento, malmenando il marinaio.
I controlli effettuati dal personale della Alilauro S.p.A. sono necessari per poter scovare e denunciare le continue frodi di cui è vittima la compagnia stessa.
Oltre a stigmatizzare l'accaduto la compagnia rende noto che adirà le vie legali contro tale episodio e che sono in via di definizione misure per migliorare le fasi di imbarco e sbarco passeggeri al fine di evitare questi incresciosi eventi, nonché la richiesta di un presidio di Polizia sempre presente sul Molo.
Inoltre il Com.te Aniello Di Iorio, Presidente Associazione Categoria Marittimi Partenopei, ha dichiarato: “in seguito ai fatti del 22 giugno, accaduti nel Porto di Napoli, al molo Beverello, presso l’imbarco mezzi veloci, durante i quali è stato aggredito un nostro collega mentre stava svolgendo con diligenza il proprio servizio di controllo all’imbarco del DSC ROSARIA LAURO, per la corsa delle ore 17,20, da Napoli per Ischia, sotto gli occhi del personale della SECURITY dell’Autorità Portuale e del Personale della Capitaneria di Porto di Napoli, dichiaro che la nostra Associazione di Categoria Marittimi Partenopei ( ACMP ) si costituirà parte civile nelle opportune sedi giudiziarie, qualora vengano avviate opportune indagini, in seguito alle denunce della Società Armatrice e del malcapitato marittimo, nei confronti dei responsabili delle strutture di terra e degli organi dello Stato, che non hanno saputo mantenere un adeguato servizio d’ordine all’imbarco ed ancor più perché il malvivente reo dell’aggressione è stato fermato dal personale di bordo ed una volta consegnato nelle mani delle forze dell’ordine è stato fatto allontanare senza averne nemmeno rilevato l’ identità nonostante il palese reato di aggressione.”