Domenica 6 dicembre al Teatro Polifunzionale la serata finale di Premiazione a ingresso libero.
Allora direttore, come è andata?
«Si dice sempre che organizzare una seconda edizione di un evento che è andato bene sia più difficile, ed è così. Questa seconda edizione di "conferma", è stata lunga e faticosa, ma entusiasmante sotto tanti punti di vista. Adesso il Premio Aenaria è una realtà consolidata nel panorama teatrale e culturale isolano, è molto apprezzata dalle compagnie di terraferma che ammirano l'organizzazione e la struttura teatrale, è guardata con estremo interesse dalla federazione nazionale di teatro amatoriale che non ci fa mai mancare presenza e sostegno, e il Comune di Ischia che appoggia in maniera determinante l'iniziativa. Direi che ci sono tutti i presupposti per poter sempre migliorare di anno in anno».
Sei contento?
«Molto. Entusiasta direi. Certo, ci sono ancora nell'organizzazione alcuni peccati di inesperienza, ma posso solo essere contento di guardare quest'evento crescere, attirare compagnie, portare una ventata, anzi un'aenarianuova, di novità nel mondo teatrale amatoriale italiano. Il Premio Aenaria è energia teatrale che si rinnova di anno in anno. È una cosa bella e di grande qualità, è teatro vero, questo è un merito che nessuno ci può togliere e che divido con tutti coloro che ci hanno aiutato nell'organizzazione».
Ci sono state molte polemiche sulle presenze in sala, cosa ne pensi?
«Sono polemiche totalmente pretestuose. Alcuni polemisti non hanno assolutamente chiara la situazione, soprattutto perché parliamo di gente che a teatro non si è mai vista. Mi sorprende che ci sia una discussione sulla stampa locale in merito al teatro, la maggior parte dei giornalisti che ne parlano, a teatro non ci sono stati mai. Noi continuiamo a proporre cose nuove, sappiamo che la strada imboccata è difficile ma è la strada giusta, è quello che dobbiamo fare. La gente di Ischia deve sapere che esiste in Italia un teatro di qualità e che questo teatro può essere ospitato a Ischia. Questo non significa, come alcuni ritengono, non dare spazio alle filodrammatiche storiche e al loro repertorio, per fortuna di spazio ce n'è per tutti, e il pubblico può vedere ciò che più gli piace. Noi abbiamo portato una proposta teatrale in più, un nuovo modo di vedere le cose».
Parliamo di risultati: gli incassi, la qualità degli spettacoli, le compagnie?
«Gli incassi delle serate del Premio Aenaria sono stati superiori a quelli dell'anno scorso. Questo è il dato. Su un cartellone molto lungo, due mesi e mezzo di programmazione, è del tutto normale e fisiologico che qualche spettacolo abbia avuto meno spettatori, ma gli standard sono alti. La prova è che le compagnie ospiti si sono complimentate con noi, non solo per l'organizzazione ma anche per il pubblico, numeroso e caloroso. Inviterei quelle persone che criticano o che si affacciano in teatro solo per vedere quanta gente c'è, ad andare a farsi un giro nei teatri di Napoli, o dell'intera penisola, scopriranno che come numero di spettatori siamo perfettamente in media rispetto ai teatri similari di terraferma. Le compagnie hanno elogiato anche il teatro, che nulla ha da invidiare agli impianti dove loro normalmente si esibiscono. Questo penso per noi sia la miglior gratificazione. Pensiamo anche che la qualità quest'anno è stata eccellente, tutte le compagnie meriterebbero di vincere, la giuria tecnica sta facendo e ha in gran parte già fatto, un lavoro di selezione e premiazione lungo e notevole e per questo va ringraziata tantissimo, a cominciare dal Presidente di giuria Salvatore Ronga».
Ecco, vuoi ringraziare qualcuno?
«Sì, voglio ringraziare lo staff che ha seguito l'organizzazione fin dai primi giorni, un'organizzazione soprattutto femminile che è l'arma segreta del nostro Premio. Ringrazio Sara Migliaccio e Alessandra Criscuolo per l'aspetto economico, Evanna Oliva per la segreteria, Enrica Buonocore per i rapporti con la giuria tecnica, Valentina Lucilla Di Genio per le meravigliose fotografie che hanno immortalato ogni singolo attimo del festival, il nostro angelo custode Francesco Rando e i suoi collaboratori per la loro opera tecnica come service audio luci. Devo assolutamente ringraziare il Presidente di Amici del Teatro Enzo Boffelli che è l'anima del Polifunzionale e ci ha sostenuto e incoraggiato sempre. Ringrazio Pietro Di Meglio con cui condivido la programmazione degli eventi al Polifunzionale, e col quale ho avuto momenti di confronto, idee e reciproco aiuto, a lui un grande "merda" per l'organizzazione dalla settimana prossima dell'Ischia Teatro Festival».
L'anno prossimo tornerà il Premio Aenaria?
«Assolutamente sì. Stiamo già progettando. Diciamo che il primo anno abbiamo creato il Premio, quest'anno abbiamo sviluppato un grande cartellone, l'anno prossimo cercheremo di portare più spettatori. Sarà un Premio Aenaria sempre più ricco, importante e pieno di novità. A metà gennaio già uscirà il nuovo bando. Lavoriamo davvero tutto l'anno per garantire al pubblico isolano un teatro di qualità. È il nostro modo di fare le cose».