Ischia News ed Eventi - Il caro estinto m’ha fatto fesso

Il caro estinto m’ha fatto fesso

Il caro estinto mi ha fatto fesso

Teatro
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I Divini Commedianti in scena il 19 e 20 marzo alle ore 21:00 al Teatro Polifunzionale Ischia nell’ambito della Rassegna del Teatro Isolano.

“Il caro estinto m'ha fatto fesso” è una spassosa commedia in due atti di Umberto Castaldi che noi Divini Commedianti porteremo in scena il 19 e 20 marzo prossimi al polifunzionale, nell'ambito della rassegna delle compagnie teatrali isolane.
L'autore ci descrive in modo ironico uno dei mali più attuali della nostra società: l'attaccamento incondizionato ed ingiustificato al denaro! Cosa che il più delle volte accompagna gli uomini sull'orlo del baratro.
Ci sono tanti e diversi personaggi in questa rappresentazione che si intrecciano e si muovono in sintonia, seppur fortemente diversi tra loro! C'è il ricco buono a nulla povero di spirito, la diabolica macchinatrice, la focosa di turno, il giovane dai sani principi, frutto insperato di una famiglia piena di vizi.. E c'è perfino chi si finge pazzo per poter vivere tranquillo in un mondo di pazzi!
Insomma gli ingredienti sono tanti, per raccontare una storia semplice di eredi mancati ed eredità svanite!
La storia si svolge a Napoli, è ambientata ai nostri giorni e racconta la vita di una ricca famiglia di marchesi costretti, per via di una mancata eredità, a rivoluzionare le loro priorità ed il loro stile di vita.. Il marchese Eustorgio muore accudito ed assistito dall'unica persona che gli abbia mai voluto bene, la giovane Ermentina,, che, dietro sua volontà informa la famiglia dell'evento luttuoso solo a tumulazione avvenuta. La lettura del testamento di Eustorgio avverrà in casa del nipote Eusebio che farà di tutto per ritornare in possesso della sua eredità.. Il caro zio infatti lascerà tutti i suoi averi alla giovane badante..Ma le cose non sono mai come sembrano, infatti il finale sarà ricco di colpi di scena! Il tutto sarà ovviamente condito con tanta ironia e comicità!
Proveremo a raccontarvi la pochezza di spirito e la superficialità, l'amore per l'effimero sul baratro della follia, ma lo faremo col sorriso sulle labbra.