Il 18 e il 20 giugno due incontri dedicati a Goldoni a cura del regista e scrittore Eduardo Cocciardo
La locanda delle maschere perdute – la Riforma goldoniana
Martedì 18 giugno, ore 21, Torrione, Forio.
Presentazione dello spettacolo teatrale La Locandiera, adattamento da Carlo Goldoni e regia di Eduardo Cocciardo, con gli allievi di Recitazione della Teresa Coppa Academy (Gaia Bagliani, Massimo Di Costanzo, Anna Monti, Roberta Rainone, Mattia Sirabella e con la partecipazione di Claudio Iacono) in scena giovedì 20 giugno 2019 alle ore 21 presso il Palazzo Capuano, in piazza Pontone 5, Forio, con ingresso libero. L’evento del Torrione sarà anche l’occasione per presentare la relazione-studio di Eduardo Cocciardo dal titolo La locanda delle maschere perdute – la Riforma goldoniana, una riflessione sulle straordinarie innovazioni apportate dalla scrittura goldoniana alla storia del teatro e sulla nascita del teatro moderno. La serata darà vita ad un dibattito sulla crisi della cultura e del teatro odierni e sulle possibili prospettive future. Interverranno il regista Salvatore Ronga, il giornalista Pasquale Raicaldo, l’attore Alessandro Palatucci, la cantante Sara Pantalone, la Prof.ssa Fausta Finazzer.
La Locandiera, adattamento da Carlo Goldoni e regia di Eduardo Cocciardo – Giovedì 20 giugno ore 21, Palazzo Capuano, Piazza Pontone n. 5, Forio.
GIOVEDI’ 2O GIUGNO 2019, alle ore 21, presso l’abitazione del pittore Mariolino Capuano, il Palazzo Capuano in Piazza Pontone n. 5, Forio, andrà in scena, con ingresso libero, lo spettacolo teatrale La Locandiera, adattamento da Carlo Goldoni e regia a cura di Eduardo Cocciardo, interpretato dagli allievi di recitazione della Teresa Coppa Academy: Gaia Bagliani, Massimo Di Costanzo, Anna Monti, Roberta Rainone, Mattia Sirabella, e con la partecipazione di Claudio Iacono. L’evento rientra nel progetto Spazi e Scenari, ideato nel 2013 dallo stesso Cocciardo, che intende rivalutare e riqualificare gli spazi urbani e i cortili gentilizi di Forio rendendoli scenari di rappresentazioni teatrali. Il teatro si ritrova così a vivere in strada, fra la gente, laddove diventa quasi impossibile porre una linea di demarcazione fra finzione e realtà. Un modo di riportarlo alle sue origini, non cortigiane e chiuse, ma popolari, collettive e catartiche, andando direttamente dal pubblico, in un’epoca che vede il pubblico faticare ad andare a teatro. La messa in scena de La Locandiera vuole essere un omaggio al Goldoni inventore del teatro contemporaneo, capace di anticipare profonde tematiche psicologiche e sociali, ed allo stesso tempo provare a porre una riflessione sulla “necessità” del fare teatro in un’epoca che sembra avviarsi verso un’inconsolabile deriva culturale.