Ischia News ed Eventi - I VAS chiedono al Sindaco trasparenza, chiarezza e rispetto della identità di “Bene Comune”

I VAS chiedono al Sindaco trasparenza, chiarezza e rispetto della identità di “Bene Comune”

Porto Fiorito - Marina di Vigliena

Cronaca
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Porto Fiorito - Marina di Vigliena

Con la consegna da parte del Sindaco e del Presidente dell'Autorità Portuale di Napoli del cantiere della vasta area del litorale di S. Giovanni a Teduccio che va oggi sotto il nome di Porto Fiorito - Marina di Vigliena, si chiude una prima fase di una più che decennale operazione di intervento e di gestione del territorio e del "Bene Comune", da parte dell'Amministrazione Comunale di Napoli e dei Sindaci Bassolino e Iervolino, non certo esemplare:

- viene acquistato (giustamente) l"ex stabilimento metallurgico Corradini" per sede universitaria (giugno 1999); non passano neanche sei mesi (dicembre 99) che si prende atto che essa non è utilizzata dall'Università Federico II sì da inserirla nel contesto della cessione a privati della intera area;

- vengono fatte prima le scelte per l'area e poi vengono adeguati ad esse gli strumenti urbanistici, superati poi ulteriormente da "Accordo di Programma":

- l'originaria idea di una gara per "Porto Turistico" diventa gara per la cessione a "privati" di un intero vastissimo e bellissimo comparto territoriale.

Se dunque l'ACEN ha oggi ottimi motivi per gioire, sicuramente le forze ecologiste e democratiche - quelle che guardano al "Bene Comune", di cui la stessa Amministrazione Comunale con il Sindaco in primo luogo si è dichiarato forte sostenitore - hanno necessità di trasparenza, chiarezza, garanzie su quanto avvenuto e su quanto avverrà.

Partiamo dalla bonifica: per gli insediamenti preesistenti l'area in questione era fortemente inquinata con la rilevante presenza di amianto; la bonifica era a carico della Porto Fiorito (delibera di giunta n. 2903 del 30 luglio 2003 di modifica della deliberazione n. 1525); è stata fatta tale bonifica? Se SI', si renda pubblica ed accessibile la relazione, fatta dagli organi istituzionali preposti, di bonifica correttamente effettuata ed ogni informazione sul corretto smaltimento dei rifiuti altamente tossici e nocivi.

I suoli, gli edifici, il mare appartengono al Comune ed al Demanio: sono perciò "Bene Pubblico, Bene Comune". Sia nelle scelte della realizzazione - a partire dal restauro degli eccezionali edifici di archeologia industriale e dalle funzioni di essi - che nella gestione, come viene mantenuta la identità di "Bene Comune" sia pure in un corretto rapporto ed equilibrio (per la realtà economica di oggi) con chi mette le risorse finanziarie per i lavori? E' la domanda centrale che poniamo al Sindaco e che non può essere elusa in termini vaghi e generici.

Ancora: E' possibile programmare e realizzare un intervento di tale portata in maniera totalmente aliena dal contesto del territorio e dei suoi valori? Guardiamo ed invitiamo il Sindaco a guardare un poco, molto poco, fuori dall'area della consegna del cantiere: da una parte non vi è alcuna ipotesi di riqualificazione e di recupero a partire dall'eccezionale testimonianza del "Forte Vigliena", che sta a poche centinaia di metri dall'area dell'intervento ed è sempre più tristemente - per chi ama la storia e la memoria della propria città – abbandonato e degradato; dall'altra per la presenza del fascio di binari della vecchia linea ferroviaria per il Sud vi è il totale isolamento anche fisico dell'area intervento dal Centro e dal Corso di San Giovanni (in linea d'aria distante meno di cento metri). E' possibile programmare interventi sul territorio in tal modo? Saremmo a Napoli veramente inguaiati per sempre se dovessimo ascoltare il Presidente della Porto Fiorito che indica nell'ACEN "la forza motrice del nuovo corso della città." E siamo certi che il Sindaco prenderà netta distanza da posizioni e soprattutto indirizzi come questi.

Non siamo certo contrari che in continuità con il Porto commerciale, nell'area di "Vigliena" (a S. Giovanni a Teduccio) - espressione di grandi valori, storici, culturali ed ambientali ma sicuramente incompatibili con il recupero dal punto di vista naturalistica della linea di costa - si realizzi un "porto turistico", ma chiediamo con forza al Sindaco ed all'Amministrazione Comunale, con il diritto di chi l'ha sostenuto alla luce del Sole, chiarezza e scelte fatte nell'interesse della Città , nella filosofia e nella tutela della Identità di Bene Comune.