Ischia Street Art, il primo modello di galleria d’arte interattiva e sociale al mondo per la creatività urbana, non smentisce la sua natura trasgressiva ed il senso della sua comunicazione d’impatto anche quando quest’impatto si trasforma in colluttazione, aggressione e danneggiamento ai danni di Salvatore Iacono che, da straordinario fantasista, riesce a ribaltare la situazione trasformando in positivo e creativo un episodio al limite fra il dramma grottesco e la baruffa, tra esposti ai carabinieri e divulgato come notizia di cronaca sui giornali.
Il temperamento “esuberante” e “irruente” della street artist romana Alessia Babrow, alla quale era stata commissionata un’opera “sociale” da realizzarsi su una delle pareti esterne della singolare galleria di via Costantino (centro storico) a Forio, si è manifestato di fronte alle ripetute raccomandazioni di Salvatore Iacono di prestare la massima attenzione alle più semplici norme di sicurezza e di proseguire i lavori di realizzazione del “muro parlante” con la scritta “ARE U HAPPY” rispettando i tempi di consegna dell’opera che si erano protratti a dismisura.
L’artista di strada ha reagito con stizza e puntiglio ignorando i pressanti inviti a lavorare con un adeguato criterio tanto che il “patron” dell’innovativo spazio per espressioni “parietali” l’ha invitata a sospendere i lavori ed a fare i bagagli. Furiosa la reazione della Babrow che ha tentato di imbrattare e distruggere la bozza dell’opera esterna e finanche il lavoro iconografico da lei stessa realizzato con una serie di poster art all’interno della galleria.
Salvatore Iacono ha tentato di fermarla ma la “gentile signora” ha tentato più volte di strappargli i capelli facendogli addirittura cadere gli occhiali; la situazione è andata degenerando e l’impavido “street art manager “ non riusciva a bloccare la donna perchè tenuto in una presa da lotta corpo a corpo da un amico dell’artista che l’aveva appositamente accompagnata.Il quadretto si è chiuso con l’entrata in scena dei carabinieri che hanno tentato di mettere ordine alla faccenda.
Dopo alcuni giorni dall’episodio il geniale gallerista ha pensato bene di dare una svolta positiva ad un progetto rimasto sospeso e interrotosi in malo modo pensando di completare l'opera personalmente secondo il suo punto di vista creativo e realizzando così un’interazione totale tra artista e gallerista e tra galleria e pubblico.
Sicuramente quest’atto che apparentemente può apparire trasgressivo o sferzante nei confronti della Babrow si rivela rappresentativo della totale libertà espressiva e comunicativa che incarna il senso stesso di questa singolare “galleria” che galleria non è e che ha un estremo valore innovativo e di unicità.
Il risultato finale potrete andarlo ad ammirare voi stessi e semmai taggare sulle pareti dello spazio riservato agli artisti di strada una vostra impressione, un vostro segno di passaggio, un disegno od un commento. L’opera “Are U Happy” sicuramente si è caricata di più significati, il suo messaggio si è arricchito e sarà sempre accompagnato da un aneddoto che se non altro farà sorridere e renderà “Happy” gli appassionati di storia e di storielle sull’arte e sugli artisti.