Ischia News ed Eventi - Lettera aperta all’On. Domenico De Siano

Lettera aperta all’On. Domenico De Siano

Porto di Ischia - navi Caremar in manovra

Cronaca
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E’ con stima che saluto la Sua persona nel ruolo nuovo che L’attende e, se mi consente il tono confidenziale, anche con affetto che deriva certamente dalla comune origine isolana e dalle frequentazioni maturate nel tempo, ma anche e soprattutto dalla consolidata amicizia che lega le esistenze degli uomini quando le diversità ideologiche vengono vissute come valori, come è stato ed è nel nostro caso.

Auguri, pertanto, di tutto cuore da un ischitano, da un politico lealmente “ contro” e da tutti noi dell’Autmare che guardiamo a Lei con vera simpatia perché riponiamo in Lei e nella sua quotidiana futura azione una speranza per la vita delle isole in termini di programmazione e di discontinuità con il recente passato; perché possa contribuire a raggiungere, nello specifico settore dei trasporti marittimi ma non solo, quegli obiettivi di democrazia, di trasparenza e di partecipazionenegati dalla passata legislatura.

Si tratta di un grande compito il Suo che, arricchito di metodo e di adeguati contenuti, sicuramente saprà affermare nella IX legislatura che, però, ad avviso dello scrivente ha iniziato male quando si è voluto, da parte del Presidente Caldoro e del Suo Assessore ai Trasporti, riproporre in modo acritico l’esperienza del metrò del mare che oltretutto continua ad ignorare le isole Ischia e Procida. A tale proposito sarebbe importante che Lei si facesse proponitore di un metrò del mare flegreo, dai contenuti tutti da definire, intrecciato con quello campano, onde garantire una mobilità per i diritti, oggi negata agli isolani ed ai pendolari flegrei, e per lo sviluppo di un flusso turistico interflegreo di grande interesse economico e culturale. Vogliamo lavorare insieme in tal senso?

Lei, On. De Siano, ha la possibilità di “dettare “ regole nuove, non penalizzanti e non discriminatorie, a sostegno dei diritti, della qualità e dello sviluppo e di indicare a chi decide la via maestra da seguire che non è certamente nell’assecondare la consuetudine, nei privati atti di sottomissione, nel raggiro della legge regionale; Lei ha la possibilità, la capacità ed il ruolo giusto per far capire a tutti, dal politico al funzionario, dall’Assessore all’armamento pubblico o privato che sia l’assegnazione che la gestione delle linee e dei servizi sono in funzione delle esigenze e della crescita che si vuole dare ad un territorio e non per far fare cassa a qualcuno.

In questa ottica mi permetto di ricordarLe che oggi, come ieri fu dello Stato, è compito della Regione garantire i servizi marittimi minimi essenziali in una visione intermodale e che essi, per i tempi che corrono, dovranno incidere il minimo possibile sulle casse regionali. E’ necessario, pertanto, che essi vengano ridefiniti all’interno di un più vasto piano dei servizi OSP, caratterizzato da scadenze stagionali, dove le assegnazioni delle linee siano nel rispetto della concorrenza, dell’efficacia, della qualità e delle tariffe e siano tali da superare l’attuale spartizione degli accosti.

Un ultima considerazione mi sia consentita sull’Unico Terra-Mare e sulle politiche tariffarie che attendono risposte non più eludibili dal momento che esse si ripercuotono in modo determinante sul sociale e sul turismo. La mancanza dell’Unico terra-mare e l’attuale arbitrio tariffario oltre a creare ingiustificate condizioni di disparità di diritti tra cittadini e cittadini della Regione mettono a dura prova la tenuta turistica delle isole già fortemente segnate dalla generale scadente accoglienza dei nostri porti, con punte di negatività al Beverello ed a Pozzuoli, e da una scarsa politica di ammodernamento della flotta.

Grazie per l’attenzione, cordialmente

Nicola Lamonica