La sanità isolana allo sbando, l’Ospedale Rizzoli fermo al palo e ad eventi così drammatici fa da contraltare un silenzio assordante da parte di tutti, politica in testa. Che tristezza!!! Capisco che la classe dirigente della nostra Isola ha ampiamente dimostrato di non riuscire ad occuparsi della nostra salute e non solo, ma almeno dimostri di preoccuparsene. C’è bisogno di un’azione forte che vada nella direzione di richiamare le giuste attenzioni su una questione che rischia di mettere in serio pericolo la vivibilità della nostra Isola.
Senza precari l’Ospedale rischia di “chiudere” e “chiude” per i residenti prima ancora che per i turisti. La nostra Isola diventa sempre più insicura per i nostri bambini, per i nostri anziani, per la nostra gente. Ora vediamo se chi ha avuto ed ha ruoli di responsabilità importanti fino ad essere ancora oggi il rappresentante della nostra Isola presso le strutture direttive dell’ASL avrà il buon senso di farsi da parte non essendo riuscito a rappresentare puntualmente i nostri bisogni ed a prevenire quanto sta accadendo. Ricordo ancora un’intervista rilasciata all’indomani della sua nomina, quanta retorica, quanta demagogia, quanta presunzione. Non è più il tempo né della polemica sterile e men che meno della richiesta di appuntamenti per avere “chiarimenti” è il tempo di pretendere e da subito da chi è in condizione di assumere decisioni di prevedere regole e deroghe specifiche per garantire il funzionamento e la piena efficienza del nostro Ospedale. È una questione di CIVILTÀ.
