Pozzuoli, 4 febbraio 2014 - Oltre 1000 medici attivi nei 33 Comuni collocati nell’area a nord di Napoli, al confine con la provincia di Caserta, sono stati coinvolti dalla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria e dal Dipartimento di Prevenzione in un’indagine sugli stili di vita dei pazienti oncologici.
Lo studio, basato su un questionario articolato in 24 domande, intende raccogliere informazioni circa le potenziali cause di correlazione tra lo sviluppo della patologia oncologica, il contesto ambientale e le abitudini di vita dei pazienti.
Vicinanza alle discariche, tipo di lavoro, titolo di studio, abitudini al fumo o all’alcol sono alcune delle tematiche oggetto dell’indagine che, se sarà supportata in modo adeguato da parte dei medici coinvolti, potrà fornire prime importanti risposte già nei prossimi mesi.
Dice Giancarlo D’Orsi, Responsabile del Registro Tumori dell’ASL Napoli 2 Nord: “Da tempo, da più parti sui nostri territori si indica nel degrado ambientale e nello smaltimento illecito dei rifiuti la causa delle patologie oncologiche. A tutt’oggi non esiste una prova scientificamente valida che i tumori che si sviluppano sul nostro territorio siano direttamente riconducibili al degrado ambientale, inoltre non abbiamo una banca dati delle abitudini e degli stili di vita dei pazienti oncologici. Lo studio che stiamo proponendo intende rispondere esattamente a tale mancanza, assicurando una maggiore conoscenza di quali possono essere le cause che determinano l’insorgere di una patologia oncologica in un dato paziente.”
I medici cui è stato chiesto di collaborare sono gli oltre 900 Medici e Pediatri di Famiglia del territorio dell’ASL Napoli 2 Nord, gli Specialisti Ambulatoriali e i medici dipendenti dell’ASL attivi presso i Distretti Sanitari e gli Ospedali di Ischia, Procida, Pozzuoli, Giugliano e Frattamaggiore.
“Abbiamo dato il via al Registro Tumori dell’ASL Napoli 2 nord già nello scorso luglio, prendendo atto dei Decreti del Presidente della Regione e articolando in scelte organizzative le linee guida del Commissario ad Acta. - Dice Giuseppe Ferraro, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord – Il Dipartimento di Prevenzione ha chiesto da 2 mesi la collaborazione di tutti i medici per raccogliere informazioni sugli stili di vita dei pazienti oncologici, così da qualificare il Registro Tumori in fase di strutturazione. Nei giorni scorsi ho voluto sollecitare personalmente con una mia lettera la collaborazione dei sanitari, perché ritengo che sia responsabilità di chiunque lavora nella Sanità Pubblica contribuire a fare chiarezza sulla reale incidenza e prevalenza delle patologie oncologiche sul nostro territorio. Sono certo che la risposta dei sanitari sarà positiva.”
Nel processo di raccolta delle informazioni sono state coinvolte anche le strutture partner dell’Azienda (laboratori convenzionati, cliniche private) affinché segnalino i casi sin dalla loro insorgenza. In tal modo le segnalazioni diventeranno utili non solo per alimentare il sistema del Registro Tumori, ma anche per permettere alle nostre strutture un’adeguata presa in carico del paziente.