Ischia News ed Eventi - Festa del delfino 2011

Festa del delfino 2011

Animali e natura
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“Si nasce soli e si muore soli, a questo mondo, ma nel grande viaggio che è la vita la gente che incontriamo e gli amici che ci facciamo sembrano candele che rischiarano l’oscurità e ci guidano dove ne abbiamo più bisogno. Durante la mia visita in Europa uno degli inviti che ho subito accettato è stato quello di Delphis, un’organizzazione che protegge i delfini e le balene che abitano le acque intorno alla magnifica terra d’Ischia, a un’ora di traghetto dal porto di Napoli”.

Sergio Bambarén, lo scrittore australiano di origine peruviana, esperto surfista, sensibile alle battaglie ecologiste per la salvaguardia dei mari, dedica un intero capitolo ad Ischia nel suo libro “Fratello Mare” (Sperling & Kupfer), un viaggio nella terra umbra e lungo la Costiera Amalfitana seguendo l'esempio di san Francesco d'Assisi, colui che ha rinunciato a tutto per seguire la voce del cuore. Le pagine dei suoi scritti sono accompagnati dal suono del mare, da orizzonti infiniti e da cieli azzurri in cui è facile perdersi. Il primo romanzo "Il Delfino", ispirato dall’incontro con un delfino solitario nel corso di un viaggio in Portogallo, in Australia ha venduto più di sessantamila copie ed è stato tradotto in più di venticinque lingue.

Approdato sull’isola verde, grazie a Katia Massaro, presidente onorario di Oceanomare-Delphis Onlus, Bambarén ha incontrato la ricercatrice Barbara Mussi e Angelo Miragliuolo comandante di Jean Gab, il veliero laboratorio di Studiomare, che descrive come “guardiani dei delfini e dei capodogli del braccio di mare al largo di Ischia, due persone meravigliose che hanno dedicato la loro vita alla salvaguardia delle magnifiche creature marine, i veri ‘proprietari’ dei fondali dell’isola”.

Non occorre volare verso terre lontane e solcare mari ancora sconosciuti per avvistare la Stenella striata, il Grampo, il Delfino comune, il Tursiope, il Globicefalo, il Capodoglio e la Balenottera comune. Le acque di Ischia custodiscono una particolare biodiversità, un habitat importante per i mammiferi marini del Mediterraneo, dunque non deve meravigliarci la loro presenza, anche se l’apparizione improvvisa genera sempre tanta sorpresa.

Il canyon di Cuma, infatti, una profonda ed ampia valle sottomarina che parte dalle aree prossime ai Campi Flegrei raggiungendo una profondità massima di ottocento metri tra le isole di Ischia e di Ventotene, è un sito di alimentazione e riproduzione per diverse specie di cetacei e zona transiente per gruppi sociali di capodoglio.

Il lavoro di ricerca e monitoraggio di questo ambiente marino viene condotto da Oceanomare-Delphis Onlus, due realtà che si sono fuse in un’unica organizzazione lo scorso anno, creando oltre ad Ischia nuove sedi a Rimini e Roma. Ricercatori ed appassionati, in più di dieci anni hanno svolto un lavoro encomiabile, sensibilizzando l’opinione pubblica per evitare l’estinzione e la distruzione degli ecosistemi naturali. Non è un caso che Daniela Silvia Pace, presidente di Oceanomare-Delphis Onlus, il 26 e il 27 aprile scorso abbia rappresentato l’Italia come relatore al Museo Oceanografico di Monaco, fondato dal Principe Alberto I, per una due giorni di laboratori e meeting sulla “Conoscenza e conservazione dei canyon sottomarini del Mediterraneo”. Una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di scienziati, esperti in diritto dei mari, rappresentanti di organizzazioni internazionali, amministratori e incaricati della conservazione marina e gestione della pesca provenienti da tutto il mondo, dalla Tunisia, alla Francia, con Canada, Grecia, Turchia, Spagna e Marocco.

Quella di Oceanomare-Delphis Onlus è una realtà in continua crescita che raccoglie ormai oltre duecento soci, numerose pubblicazioni scientifiche, apparizioni televisive, conferenze scientifiche e divulgative e una sezione cetacei inaugurata nel 2006 al Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno, che conserva tra i reperti lo scheletro completo di un giovane delfino comune (Delphinus delphis) spiaggiatosi ad Ischia nel novembre del 2003.

Il 12 maggio, alle ore 16.30, questa sezione ospiterà la mostra fotografica “Incontro con i giganti del mare” di Giuseppe Farace, ma le iniziative che si tingono di blu cominceranno nella stessa giornata dalle 9.30, nell’incantevole parco idrotermale Negombo, dove si svolgerà la nona edizione della Festa del Delfino.

Ottocento ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado prenderanno parte al concorso fotografico “La biodiversità marina e costiera!”, un’iniziativa rivolta alle scuole per sensibilizzare i giovani alla conoscenza e al rispetto della vita marina.

Un comitato, formato da esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti tv e stampa, giudicherà e selezionerà i lavori presentati da oltre 400 studenti e premierà l’originalità, la ricchezza del messaggio e l’espressività dell’immagine. Tutte le fotografie saranno esposte al pubblico per tutta la durata della manifestazione, che sarà rallegrata dall’intervento musicale degli alunni della Scuola Media S. Caterina da Siena di Forio, diretti da Anna Buonocore con la presentazione dell’antologia di Bruno Mancini “Ischia Mare e poesia” e un gran finale. Gelato per tutti.

Torneremo a solcare questo mare!

www.oceanomaredelphis.org

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