Ischia News ed Eventi - Casa D'Ambra viticoltori sull'isola d'Ischia

Casa D'Ambra viticoltori sull'isola d'Ischia

Cucina e Tradizione
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La storia e il destino del vino di Ischia sono indissolubilmente legati al mare: dal commercio e trasporto verso i principali porti italiani a bordo delle vinaccere, alle viti abbarbicate sul tufo verde, caratteristica pietra di formazione marina. E di tufo verde sono pure i muri a secco, detti parracine, che da secoli come lunghe braccia ossute, delimitano i lembi di terra entro i quali si snodano i vigneti ischitani: monumenti e testimonianze di un continuo dialogo con le nostre tradizioni. La sopravvivenza del patrimonio enoico di Casa D’Ambra è dovuta oggi a passione, dedizione e tenacia. Solo grazie a queste qualità, che si muovono spesso su binari opposti a quelli economici, è possibile mantenere in vita il carico di memorie del nostro passato e l’umanità che scaturisce dal nostro legame con la terra.

Così traboccante di uve e vigneti, Ischia fu già in epoca antica uno dei principali luoghi di produzione di vino del Mediterraneo. Diverse furono pure le definizioni connesse all’attività vitivinicola dell’isola: La chiamarono ad esempio Oenaria, parola latina, che secondo storici deriva dal greco oinaria “luogo della vite e del vino”, oppure Inarim, che per Virgilio e Ovidio era la vite. Al di là dei legami con la coltivazione della vite suggeriti dalla toponomastica, resta certo il dato di una viticoltura di origini millenarie.

Significativa testimonianza di ciò è la coppa di Nestore, con un’iscrizione che esalta il vino locale, ritrovata durante gli scavi a Lacco Ameno: questa, oltre ad essere una delle prime tracce di greco scritto, è una prova che gli Eubei, antico popolo greco, producevano vino nell’isola d’Ischia già nell’VIII secolo a.C. Di quel retaggio greco, cosi lontano nel tempo, ancora oggi rimangono tracce nel sapiente modo di coltivare la vite: varietà selezionate, vigneti con forma di allevamento bassa, numero elevato di ceppi per ettaro e potatura corta. Gli Eubei mai potevano immaginare che i loro vigneti resistessero, a distanza di oltre duemila anni. L’attuale conformazione di Ischia è stata determinata da un’imponente attività vulcanica nel corso dei secoli. Il clima dell’isola è mediterraneo tendente al temperato caldo asciutto.

I terreni sono sciolti e di medio impasto. E’ comunque il tufo verde a connotare maggiormente il territorio ischitano: si tratta di una pietra di formazione subacquea la cui tipica colorazione proviene in parte dall’ambiente marino.

Una viticoltura eroica

Tutto ciò che è circondato dal mare vive in condizioni climatiche e storico-culturali uniche. Le problematiche della viticoltura ischitana trascendono la dimensione prettamente agronomica per assumere significati storici, geografici e socio-economici.

La presenza della viticoltura sull’Isola d’Ischia non riveste importanza solo produttiva, ma assume connotazione di tutela paesaggistica e di salvaguardia etnico-culturale. Costi di produzione altissimi e tenacia appassionata della conduzione della vigna in situazioni orografiche difficili hanno determinato l’aggettivo di “angeli matti” da parte di giornalisti del settore.

Oltre un secolo di dedizione al vino

Il fondatore è Francesco D’Ambra, ovvero Don Ciccio, nato nel 1863 da una famiglia di viticoltori locali, che si dedica, fin da giovanissimo, al commercio del vino d’Ischia, che è apprezzato e consumato sul mercato della Napoli di fine secolo.

Gli affari prosperano così da avviare e sviluppare una grande azienda ad Ischia nell’antica Villa Garavini, che diventa così la sede dell’azienda. La vendita è estesa ai maggiori mercati regionali per allargarsi poi verso l’estero. Ischia produce allora 250.000 ettolitri di vino. A Francesco D’Ambra succedono, nel 1952, i figli Mario, Michele e Salvatore. La ditta Francesco D’Ambra si trasforma in D’Ambra Vini d’Ischia S.p.A. e inizia una serie di trasformazioni che ne fanno oggi un’azienda vitivinicola modello.

Si vinificano e imbottigliano le uve Biancolella, Forastera e Per’ ‘e palummo, con impianti moderni; si acquistano vigneti nelle zone più rinomate dell’isola, reimpiantando soltanto varietà locali; si costruisce infine un nuovo stabilimento enologico a Panza d’Ischia, una delle zone vinicole più importanti dell’isola.

Nel 1984 Mario D’Ambra, divenuto unico proprietario della D’Ambra Vini, riconduce l’azienda ad una nuova conquista di mercati nazionali ed esteri.

Alla morte di Mario D’Ambra, succedono i tre nipoti, Riccardo, Andrea e Corrado che continuano l’attività ispirandosi ai principi di una maggiore selezione delle vigne e a prodotti sempre più caratteristici. Nel 2000 la proprietà passa all’enologo Andrea D’Ambra, il più giovane dei nipoti di Mario, che prende la fila di una tradizione di famiglia, iniziata nel 1888 dal nonno Francesco, e che dura ancora oggi dopo più di 100 anni.

L’etichetta di Casa d’Ambra

L’etichetta D’Ambra, ha due padri d’eccezione: monsieur Chandon per la forma, e Luchino Visconti per il contenuto. Il produttore francese diede il consenso a Mario D’Ambra, casualmente incontrato in un bar di Napoli, di utilizzare per i suoi vini il caratteristico scudetto dello champagne.

Il regista invece suggerì il disegno e la sua esecuzione: “...una cosa lineare – quasi vuota – in cui campeggi la vostra casa – il cielo, il mare di Ischia e le scritte necessarie...”

E difatti il marchio eseguito a partire da una litografia dell’artista ischitano Aniellantonio Mascolo riproduce i suggerimenti di Visconti. Sullo sfondo la vecchia casa madre dell’azienda, la ex Villa Garavini, poi la palma e in primo piano i carrati di vino pronti a partire.

Le vigne e le varietà

Casa D’Ambra acquista ogni anno circa 5.000 quintali di uva da 150 viticoltori ischitani. I vigneti di proprietà dell’azienda sono di quattro ettari in località Frassitelli, un ettaro in località Montecorvo e sette ettari in Calitto. Inoltre Casa D’Ambra ha in conduzione – assieme a viticoltori locali - 6 ettari nelle zone più vocate dell’isola.

L’azienda punta decisamente sui vitigni locali: biancolella, forastera, uvarilla (bianchi) e il piedirosso e guarnaccia (rossi). Inoltre, a testimonianza di un’attenzione verso il miglioramento della qualità delle uve e di omologazione delle vecchie varietà, è stato istituito nel 1995 un campo sperimentale, una sorta di banca genetica per la ripresa delle varietà scomparse, impiantato nella tenuta Frassitelli. Così Guarnaccia e Guarnaccello, la Coda Cavallo e Streppa rossa, Rillottola e il Don Lunardo, e poi la Catalanesca, l’Uva romana, l’Uva procidana, e l’Uva coglionara, potranno tornare a vivere nel panorama viticolo ischitano.

La vendemmia inizia verso il 20 settembre e si protrae fino al 10 ottobre: in ragione delle differenze delle qualità dei vigneti e della loro collocazione i periodi di maturazione variano, ma ciò non impedisce di ottenere vini equilibrati ogni anno.

La raccolta delle uve è manuale e – per garantirne l’integrità - viene trasportata in piccole casse. Le operazioni di produzione, dal vigneto all’imbottigliamento, sono seguite personalmente dall’enologo e attuale proprietario Andrea D’Ambra.

Il vino D’Ambra

Gli attuali processi di vinificazione e affinamento hanno contribuito ad esaltare le due caratteristiche dei vini

D’Ambra: la delicatezza dei profumi e il gusto da sempre definito “ammandorlato”.

Dal 1966 i vini d’Ischia sono stati riconosciuti (grazie all’iniziativa dei fratelli Mario, Michele, Salvatore) vini a denominazione d’origine controllata.

Successivamente, le nuove denominazioni hanno esteso la protezione ai vitigni più diffusi, cioè Biancolella, Forastera e Per’’e Palummo.

La cantina

La cantina, un edificio incastonato in un anfiteatro naturale alle pendici del Monte Epomeo, si sviluppa su una superficie di 3500 mq. All’interno si articolano tutte le fasi della produzione: la vinificazione, a cantina con serbatoi di acciaio, le botti piccole e grandi per l’affinamento del vino rosso, l’imbottigliamento e il magazzino dei prodotti finiti. E’ condizionata con temperatura ottimale dei vini. La capacità lavorativa delle uve è di 800 quintali al giorno per le bianche e 250 quintali per le rosse. La capacità di cantina è di 10.000 ettolitri in acciaio e 300 hl in legno. La linea di imbottigliamento consente una produzione oraria di 3000 bottiglie.

Via Mario D’Ambra, 16
80075 Forio d’Ischia · Na · Italy
Tel +39 081907246 · Fax +39 081908190
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. · www.dambravini.com

CASA D’AMBRA I 1888

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