Dall’ Isla Santa Cruz a Capraia, dalla Sicilia a Tahuata, dall’Elba alla Corsica. Non manca anche Ischia alla collettiva “Da Monte Isola alla Luna”, che è stata inaugurata oggi pomeriggio e si svolgerà fino 12 giugno, per la terza edizione della rassegna “Percorsi sperimentali”, promossa dall’Amministrazione comunale con il patrocinio della Regione Lombardia e la collaborazione di diversi Enti. La cornice è quella di Monte Isola fra i Borghi più Belli d’Italia e vincitore dell’edizione 2010 del Progetto Eden, Destinazioni Europee d’eccellenza, dedicato al tema del ‘Turismo Acquatico’.
“Allestita nell’Ufficio del Turismo di Peschiera Maraglio, elegante edificio che si affaccia direttamente sul lago d’Iseo, la mostra - spiega il curatore, il critico d’arte Simone Fappanni – offre una riflessione sul concetto di isola a trecentosessanta gradi”. “Si possono apprezzare – continua Pietro Giuseppe Ziliani, Sindaco di Monte Isola - l’estro e la creatività di artisti che provengono da diverse parti d’Italia, coloro che hanno offerto il loro generoso contributo ispirandosi agli scorci dei nostri luoghi e a quelli di altre isole, italiane ed estere, lasciandosi guidare a volte anche solo dall’immaginazione”.
Anche Ischia dunque è rappresentata solare e verdeggiante nel dipinto “All’orizzonte il Castello Aragonese” della pittrice Mara Corfini www.maracorfini.com.
Fiorentina, ma ischitana d’adozione, Mara è affezionata ai colori e agli scorci dell’isola verde, quelli che ha impresso su tela nei suoi acquerelli e portata con se ai vernissage, a Parigi alla Galerie la Thuillier, come al Translucent Threads Broadway Gallery, a Tehran alla Galleria Hoor, a Cremona e a Firenze. Dopo questo appuntamento, infatti, dal 4 al 10 giugno sarà al Centro Culturale Città di Cremona, importante spazio espositivo nel centro storico della città, con una rassegna d’arte contemporanea “Artisti europei a Cremona” e ad agosto volerà a New York per una nuova mostra. Presto sentiremo parlare ancora di lei.
"Il suo acquerello – commenta Fappanni nell’ ampio volume che accompagna la rassegna espositiva - scivola dolcemente sull’acqua tracciando accordi cromatici dinamici e suadenti, lirici ed espressivi, come in questa suggestiva opera che rappresenta uno scorcio ischitano con una forza evocativa che riesce a coinvolgere ed emozionare profondamente l’osservatore”.
In fondo, con Mara molti artisti si sono innamorati di Ischia scegliendola come Musa e continuando a preferire questa rotta come rifugio. Questo mi riporta alla mente i tempi d’oro, quelli che ahimé non ho vissuto, ma che sopravvivono nei ricordi di molti come nel libro “Un irresistibile soffio di luce. Artisti a Ischia da Böklin agli anni del Bar Internazionale” di Massimo Ileasi (Editore Imagaenaria), che immortala e racconta delle grandi personalità artistiche che hanno soggiornato a Ischia tra la fine dell'Ottocento e buona parte del Novecento. Da Arnold Böcklin autore del famoso dipinto L'isola dei morti a Emil Nolde, capofila degli artisti ‘degenerati’ che a Ischia trovarono un provvisorio o definitivo rifugio dall'intolleranza nazista, Levy, Gilles e Bargheer per citarne solo alcuni, ad Hans Purrmann, fondatore della Scuola di Parigi, fino agli anni splendidi del Bar Internazionale di Forio. Anni in cui i personaggi, perfettamente inseriti in uno "spazio sociale che resisteva senza saperlo all'imminente modernità seriale del turismo", rispondevano, tra gli altri, ai nomi di Auden e Chester Kallman, Truman Capote, Christopher Isherwood, Leonardo Cremonini, Leonor Fini, Carlyle Brown, Herbert List, Hans W. Henze, William Walton, Igor Stravinsky.
“Da Monte Isola alla Luna” dà spazio anche alla fantasia. Un allestimento del vernissage infatti è dedicato ai dipinti di isole immaginarie. Mentre nella prima sezione, vengono proposte le traduzioni pittoriche delle isole del lago d’Iseo, ovvero Montisola, San Paolo e Loreto e nella seconda sono inserite opere relative a diverse isole italiane accanto ad alcune straniere, territori che gli artisti hanno riscoperto lasciando l’osservatore di fronte a scenari naturali che paiono incontaminati, l’ultima sezione ospita i dipinti dell’isole nate dalla creatività degli artisti, oppure ispirate da grandi capolavori letterari o epici. “Abbiamo voluto dar spazio – racconta Fappanni - non solo a rappresentazioni strettamente figurative, ma anche a quelle di carattere astratto-informali. Stefano Cozzaglio raffigura l’isola del Tesoro narrata nel celebre romanzo di Robert L. Stevenson, Valeria Pontoglio dà un numero anziché un nome, 125733, alla sua isola dipinta, Mario Tambalotti è autore di un acquerello dove il mesto peregrinare di un uomo solitario ricorda le pagine del Robinson Crusoe di Daniel Dafoe, Giovanni Conti dipinge Avalon, un’isola che compare nei racconti legati a Re Artù, mentre Antonella Agnello ed Ermanno Peviani isole che appartengono al sogno e all’immaginario”.
Continueremo a seguire la pittrice Mara Corfini, che ringraziamo per l'amore e la visibilità che ha dato alla nostra isola, con l'augurio di vederla presto dipingere su questi lidi.