De Chirico all’orizzonte. Un’odissea di luce e idee, Di nuovo Ebdòmero si sentì ormeggiato ai crocevia, mentre il dolce sciacquio dell’acqua urtava i blocchi del lungomare. Allora l’eloquenza e qualcosa come una nuova ispirazione romantica gli vennero….Nell’ambito dell’evento “Arte e musica a Villa Arbusto: dal Barocco storico alla Metafisica barocca di Giorgio de Chirico”, organizzato dal Comune di Lacco Ameno con il fondamentale contributo della Regione Campania, dal 5 giugno al 18 luglio, il Complesso Museale di Villa Arbusto, già sede dal 1999 del Museo Civico Archeologico di Pithecusae, ospiterà un’importante mostra di dipinti e sculture del celebre e geniale artista Giorgio de Chirico (Volos - Grecia 1888 – Roma 1978).
La Villetta detta Gingerò metterà in luce ben 33 opere di cui 5 sculture e 28 quadri della collezione Fondazione Giorgio ed Isa de Chirico nelle tre sale espositive. L’organizzazione generale dell’evento è coordinata, per conto dell’ente comunale, dal dott. Gennaro De Siano e della dott.ssa Stefania Iapino, mentre l’allestimento e la realizzazione della mostra sono curati dalla Fondazione Giorgio ed Isa de Chirico e dal prof. Paolo Picozza, Presidente della Fondazione, e dalla dott.ssa Katherine Robinson, responsabile della curatela scientifica. Il titolo dell’esposizione, “De Chirico all’orizzonte. Un’odissea di luce e idee”, focalizza il rapporto di de Chirico con la cultura omerica e greca, e l’ambito fisico del Mediterraneo, costellato di isole e di rive rocciose, di viaggi e di scoperte, grande bacino di storia e cultura che ha esercitato un ruolo decisivo nella formazione e nell’evoluzione spirituale e materiale dell’artista.
L’espressione “all’orizzonte” richiama l’identità insulare di Ischia e annuncia la mostra come fosse l’arrivo dello stesso de Chirico sull’isola per soggiornarci e raccontare “l’odissea” della sua arte attraverso le opere in mostra. Una sorprendente memoria del mondo antico, i luoghi luminosi della natura e la geniale intuizione del Pictor Optimus danno vita ai Cavalli in riva al mare, Le bagnanti, Le vite silenti e i quadri della stagione Neometafisica degli anni 1960-70, che identificano non solo il forte legame con il mondo mediterraneo, ma anche il punto di osservazione dell’artista sul mare come simbolo dell’ignoto e del viaggio. Piazze e palcoscenici teatrali, come prue di nave all’avanscoperta, si affacciano su mari e orizzonti aperti. Gli Interni metafisici, stanze intime colme di strumenti di misurazione, righe, squadre e telai, hanno finestre che guardano lontano e rendono lo spazio pura elaborazione poetica. Il mondo immaginario del pittore è abitato dai suoi famosi manichini e archeologi, e dai cavalli, nobili creature il cui forte pathos si armonizza nel paesaggio, in riva al mare. La bellezza della natura colta attraverso la sensibilità visiva dell’artista é esemplificata attraverso le sue Vite silenti, che sono, nelle sue parole: “un’esistenza che si esprime per mezzo del volume, della forma, della plasticità.” Con le sue Bagnanti viene esplorato il forte interesse di de Chirico per la tradizione di temi pittorici classici e barocchi e la ricerca sulla “bella materia pittorica”. Queste opere sono il risultato di una ricerca costante di perfezione tecnica attraverso lo studio dei grandi maestri del passato: Raffaello, Michelangelo, Dürer, Guido Reni, Tiziano, Delacroix, Van Dyck. Sono proprio i molteplici percorsi di ricerca a rendere affascinante e rivoluzionaria la produzione artistica del pittore: l’invenzione della pittura metafisica nel 1910, il ritorno ad una figurazione classica nel 1919, la nascita del mito mediterraneo della luce a metà degli anni ‘20, poi ancora la svolta e l’apertura la naturalismo nel 1930 parallela all’invenzione del sorprendente mondo immaginario de I bagni misteriosi, la svolta barocca negli anni 1940 ed infine, negli anni 1960-70, il ritorno ai temi a lui cari della prima Metafisica.
Rielaborati alla luce delle nuove conoscenze pittoriche e delle esperienze vissute, questi soggetti danno via ad un periodo di straordinaria ricerca conosciuto come la Neometafisica nel quale, attraverso colori più accesi e più giocosi, ci indica il suo sereno rapporto con il Tempo. Giorgio de Chirico fu anche autore di scritti critici e teorici illuminanti sull’arte antica, e riflessioni profonde sull’arte moderna. Il romanzo Ebdòmero, uscito nel 1929, fu una vera e propria opera letteraria. Il tema della mostra sarà ulteriormente sviluppato attraverso un’attenta lettura di alcuni brani scelti dal romanzo. Il visitatore sarà accompagnato dal pensiero del Maestro, coinvolto in una riflessione più intima nella visione delle opere, un percorso artistico-culturale, da esplorare e godere appieno.
Complesso Museale di Villa Arbusto in Lacco Ameno- Ischia (Na)
Lacco Ameno - isola d’Ischia. Mostra “De Chirico all’orizzonte. Un’odissea di luci e idee” dal 5 giugno al 18 luglio