Questa Forio, osannata dagli amanti del viver bene, tra sole e mare,spiagge e incantesimi naturali è la terra che ha dato i natali a tanti artisti. Giusto per ricordarne alcuni citiamo Giovanni Maltese, ambasciatore del Regno delle due Sicilie a Parigi, che tornato a Forio, ci ha beneficiato delle sue opere custodite nel Museo civico del Torrione; Bolivar Patalano, impressionista di drammatica forza espressiva; Michele Petroni, da tutti conosciuto come Peperone, autodidatta recentemente scomparso, che ha condiviso nei suoi quadri naif una immagine gioiosa e rarefatta di una Forio di tempi austeri ma felici, una Forio che toccava con mano la Cultura con la presenza dei vari Bargheer,Gilles,Sir William Walton,Tennessee William,Capote, Auden, Guttuso,Moravia,Elsa morante, Pasolini, Maraini, Pagliacci e tanti altri. Peperone,Gino Coppa, e Mariolino Capuano sono figli di questo clima.
Gino Coppa trasfonde i motivi etno antropologici e rituali della cultura africana e medio orientali appresi nei suoi viaggi giovanili nella realtà foriana caratterizzando le sue opere di un cromatismo acceso con scene di rituali magici,tuareg nei loro barracani, donne e guerrieri Masai. Forio è terra di migranti , ma anche d’esportatori d’Arte come Gian Luigi Verde, acquerellista di notevole prestigio e di Mariolino Capuano . Nelle opere di Mariolino, eseguite con colori acrilici, una vena surrealista, metafisica ed iperrealista convive con una inclinazione concettuale.
L'icona ricorrente, quasi onnipresente, è il pupazzo di Pinocchio, che può considerarsi il simbolo stesso dell'arte di Mariolino, ironicamente giocata sulla dialettica tra realtà e finzione, essere e apparire, verità e inganno. Pinocchio, figura metamorfica, ibrida e ambigua, burattino di legno, asino, bambino-uomo, dunque personaggio vegetale, animale e umano, se da una parte rappresenta l'ambiguità, l'incertezza, la doppiezza insite nel reale, dall'altra simboleggia la libertà, lo spirito ribelle all'autorità. "Il legno da cui è intagliato Pinocchio è l'umanità", recita una frase di Benedetto Croce citata dall’artista foriano. Pinocchio dunque è l'essere umano, la vita con tutta la sua complessità e labilità, con le sue potenzialità, le sue possibili forme, sia positive che negative. Per la sua carriera artistica dedicata alla marionetta collodiana, Mariolino è stato coinvolto nel progetto dei festeggiamenti che il comune di Avise, presso Courmayeur, Valle d’Aosta, ha indetto per inaugurare, dopo la ristrutturazione, il castello quattrocentesco costruito da Bonifacio d’Avise.
Dal prossimo 7 luglio fino al 26 agosto il nostro illustre concittadino esporrà una sua personale dedicata a Pinocchio. Il tema,sarà sviluppato anche in musica e teatro dall’Orchestre de Chambre della Valle d’Aosta da famosi musicisti italiani e francesi. Il personaggio di Pinocchio ha sempre affascinato adulti e bambini, tanto da essere tradotto in quasi tutte le lingue del mondo,rappresentato al cinema e a teatro. Mariolino, da decenni, esalta nelle sue opere il latente burattino che vive in ciascuno di noi e sta preparando, per il grande pubblico, una versione inedita di Pinocchio ambientata a Forio e scritta in vernacolo foriano. Un lavoro di grande impegno che richiede una mente fertile di cui il nostro Capuano è ben dotato, e per il quale ci auguriamo che arridi un grande successo. Ci auguriamo che questo invito a portare alto il nome di Forio in contrade lontane, sproni tutti i concittadini ad impegnarsi per corroborare la nutrita schiera di artisti che ci ha dato tanto lustro.