Ischia News ed Eventi - Daniele Papuli. Ule, Carte Visionarie - Scultografie, installazioni, video

Daniele Papuli. Ule, Carte Visionarie - Scultografie, installazioni, video

Arte
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L'incontro di Daniele Papuli con il Castello Aragonese d’Ischia inizia in modo del tutto casuale e forse, proprio per questo, per chi crede nelle pieghe del destino, non lo è in fondo per nulla: più di 10 anni fa, sfogliando una rivista d’arte, mi imbattei nelle sue creazioni e riconobbi in quel linguaggio fatto di carta tagliata, ripiegata, arrotolata, la leggerezza del tempo che passa e la caducità della materia viva sensibile alla luce, al soffio dell’aria, all’umidità, qualcosa che - paradossalmente, per contrasto - mi fece pensare alle spesse mura del luogo sospeso nel tempo che la mia famiglia abita, vive, annusa e respira ogni giorno da ormai quattro generazioni.


Lo contattai. Ci parlammo. Ci incontrammo. Ci riconoscemmo.
Quando, tempo dopo, Daniele realizzò la sua prima, gigantesca, stupefacente installazione con centinaia di moduli di carta bianco ghiaccio che facevano pensare a un gelido mare, a un’immensa distesa di panna lavorata da un sapiente pasticcere, nell’altrettanto bianca Chiesa dell’Immacolata, ci parve di aver portato in porto una nave che per lungo tempo aveva vagato in mezzo al mare: l'incastro era perfetto, non solo con lo spazio ma con tutti noi, abitanti del Castello e dell'isola che avevamo partecipato a quell’impresa.

La bianca opera di Daniele aveva il sapore dell’artigianato e del design ma in quell'occasione espose anche dei blocchi cartacei immersi nell'inchiostro nero, resi ruvidi dalla china seccata, a ricordare la natura lavica della nostra terra.

Ora quel nero torna al Castello e riesplode in una forma nuova: non più solo carta piegata, lavorata, stropicciata ma l’evidente necessità pittorica di vedere oltre, di immaginare con gli occhi dell’artista mondi “altri”, di ricrearne le sensazioni, i profumi, i suoni. Il linguaggio è cambiato e mi piace pensare che il seme di questo passaggio, di questa mutazione dello sguardo, sia stato piantato qui, nel nostro Castello. Il cerchio si chiude, ed è bellissimo che avvenga qui. A casa.

Vernissage venerdì 29 giugno 2018, ore 21