In questi ultimi periodi il fenomeno dei profili falsi su Facebook si è espanso notevolmente: segno, da un lato, che è diminuita l’attenzione e la selettività degli utenti nell’accettare amicizie da parte di estranei; dall’altro, che gli interessi degli approfittatori si stanno ampliando sino a sfruttare economicamente ogni possibile aspetto della vita sui social.
Perché i profili falsi?
Ma perché mai qualcuno dovrebbe avere interesse a creare account falsi o, come si suol dire in gergo tecnico, profili fake?
In alcuni casi, più sporadici, l’obiettivo specifico è proprio la persona stessa cui viene inviata la richiesta di amicizia. Può trattarsi del datore di lavoro, che vuol verificare se il proprio dipendente chatta durante le ore di servizio (una prova di tale tipo è stata ritenuta, dalla giurisprudenza, sufficiente a integrare il licenziamento); può trattarsi del coniuge, spinto dalla gelosia o dall’intenzione di testare la fedeltà dell’altro; può trattarsi di un terzo estraneo che voglia fare qualche dispetto.
Il più delle volte, però, vengono creati profili falsi inviando richieste di amicizia in forma massiva, al fine di ottenere quanti più contatti nella cerchia di “amicizie” di tale profilo. Gli scopi, in questo caso, sono quasi sempre legati a ragioni economiche. Facciamo un esempio per comprendere una delle possibili utilità che un profilo falso su Facebook potrebbe comportare. Viene creato un account rispondente alle sembianze di una bella e giovane ragazza, succintamente vestita. Da questo account vengono spedite richieste di amicizia in modalità random, a una serie indistinta di destinatari. Alcuni di questi, attratti dall’immagine, accettano il contatto senza pensarci due volte. In realtà, il profilo servirà, in futuro, a condividere post di natura commerciale come serate in discoteca, offerte di vacanze in hotel, download di app, servizi di vario genere, ecc. Chi è interessato a sponsorizzare la propria attività, infatti, potrebbe utilizzare tale pubblicità indiretta, a bassissimo costo, che apparirebbe sulle timeline di tutti quanti hanno accettato l’amicizia della bella ragazza, rendendosi inconsapevoli destinatari di spam. Il servizio può essere gestito direttamente dall’azienda interessata alla vendita dei propri beni così come da aziende terze.
Un altro (più triste) utilizzo degli account falsi è quello di richiedere alle ignare vittime (quasi sempre maschietti) un contatto Skype: lì scatta l’esca. Si inizia con un’opera di seduzione che termina sempre con l’invito a spogliarsi reciprocamente davanti alla cam. Il video però viene registrato e il malcapitato subisce il ricatto: per non vedere diffuso il filmato hot su YouTube o Facebook viene invitato a pagare una cospicua somma di denaro (leggi “Spogliarsi su Skype ed essere ricattati”).
Il più delle volte, la creazione di profili falsi su Facebook è rivolta ad intercettare dati personali degli utenti come email, fotografie, date di nascita, ecc.
Come riconoscere un profilo falso su Facebook?
Ecco alcuni suggerimenti per scoprire se l’account dal quale ci viene chiesta l’amicizia è un fake o meno.
Manca l’immagine di copertina
In alcuni casi, la creazione massiva di profili falsi consente solo di inserire l’immagine del profilo, ma i “falsari” dimenticano poi di inserire l’immagine di copertina. Non succede sempre, ma quando avviene c’è una buona possibilità che il profilo sia falso.
L’immagine è troppo provocante
Di norma, nessuno inserisce, come propria immagine profilo, quella più provocante o sensuale: un po’ per vergogna, un po’ per una questione di bon ton. Dunque, diffidate di chi, già dal primo impatto, usa le maniere dirette.
Scorri le immagini
Una caratteristica che contraddistingue i profili falsi è il numero di immagini presenti sul profilo. Una bacheca che si rispetti contiene diverse decine di foto, scattate nei momenti più disparati della vita quotidiana (vacanze, lavoro, uscite con gli amici). Invece, il profilo fake contiene pochissime foto dove, quasi sempre, il soggetto appare da solo o davanti a uno specchio. Inoltre sono sempre foto esteticamente curatissime, ai limiti della perfezione, quando invece chiunque, anche l’attore più noto, ha sempre qualche immagine in cui non è in gran forma.
Guarda i dettagli delle foto
Spesso lo sfondo delle foto dice molto del contesto in cui è avvenuto lo scatto. Se è vero che il proprietario del profilo dice di essere residente in Sicilia che ci fa, allora, alle sue spalle, una mensola in cui le copertine dei libri sono in lingua inglese o russa? A volte, poi, l’arredo di una camera da letto la dice lunga: gli italiani usano poco la carta da parati o il legno bianco per le porte.
Scorri la bacheca e leggi i post
Un altro dettaglio da non sottovalutare è la lunghezza della pagina profilo. Quando un account è falso, la pagina profilo è davvero molto breve. Si possono trovare solo diverse foto (con qualche centinaio di “mi piace”) e qualche condivisione di immagine altrui. Non ci sono però post. Questo perché, molto spesso, i profili fake sono creati all’estero e chi li gestisce non conosce la lingua italiana.
Inoltre, nella bacheca del profilo falso si trovano, a volte, condivisioni di immagini a carattere pubblicitario. Il che dovrebbe dirla lunga.
Il profilo falso non contiene, di norma, immagini scattate con amici, non vi sono tag, né commenti di amici, né registrazioni in luoghi. Insomma, non c’è vita sociale, quando invece Facebook nasce proprio per questo.
Controlla i suoi amici
In Italia Facebook c’è già, a pieno regime, da quasi 10 anni. Chiunque ha ormai creato una vasta rete di amicizie. Un profilo che contenga solo qualche decina di amicizie è verosimilmente falso.
Inoltre leggi i nomi dei suoi amici. Più amici della tua zona avrà questa persona, più sarà probabile che sia un profilo reale. Al contrario, se vedi solo amici da tutto il mondo, inizia a insospettirti. La mancanza di amici locali suggerisce che l’account è falso.
Non in ultimo controlla il sesso dei suoi amici. Per esempio: se il profilo fake è quello di una donna, verosimilmente i suoi amici saranno tutti maschietti, e ciò perché è solo a questi che viene inviata la richiesta di contatto, essendovi più probabilità di essere accettata.
La foto è rubata
I falsari non mettono mai la propria immagine di profilo, ma la rubano da altri profili o da modelli non molto conosciuti. Per scoprire se la foto è stata prelevata dal web bisogna seguire questi passaggi:
– fai click sulla foto con il tasto destro del mouse e salvala sul desktop del tuo computer
– apri il tuo browser per navigare su internet (Explorer, Chrome, Firefox, ecc.);
– fai su Google Images; ti accorgerai di essere nella relativa pagina se, a destra della stringa di ricerca, c’è l’icona grigia di una macchina fotografica;
– trascina la foto profilo nel box di ricerca: si espanderà, come mostrato nell’immagine. Google usa il riconoscimento facciale e altri algoritmi per cercare la foto, e troverà o una corrispondenza esatta (con informazioni come nome, ecc.), o foto simili all’originale.
Ricerca il nome su internet
Un altro metodo, che non sempre però dà risultati, è cercare il loro nome dell’account su Google per verificare i risultati. Questo non sarà molto utile se il nome sarà comune, ma per nomi più insoliti potrebbe essere una buona idea.
Se hanno un nome comune, aggiungi altre informazioni, come indirizzo, età, o ogni altra informazione che puoi trovare sul loro profilo.
Occhio alle informazioni personali
Passate poi a controllare le informazioni personali: dove vive questa persona? Quanti anni ha? Dove e per chi lavora? È ovvio che uno che dice di essere un professore e poi ha una foto profilo di un ragazzino sta mentendo.
Anche la data di nascita può dire molto. Nella fretta di creare uno o più account fake, si presta poca attenzione – e poco impegno – alla scelta della data di nascita. Molti, per non perder troppo tempo, lasciano come data di nascita il 1 gennaio o impostano il 31 dicembre. Se vi si propongono casi come questi e siete incerti sull’identità di chi ha inviato la richiesta, state all’erta. Account falso in vista.
Attività recenti: solo foto
Spulciate il profilo per controllare le ultime attività di chi vi ha chiesto l’amicizia. Le probabilità che si tratti di un account fake, infatti, crescono esponenzialmente nel caso in cui l’utente abbia, di recente, caricato solo proprie fotografie e abbia inviato nuove richieste di amicizia senza compiere alcuna altra azione.
Nel dubbio, meglio non accettare
Se più di uno dei predetti indici corrisponde non avere dubbi: rifiuta la richiesta di amicizia e blocca quel profilo.
Fai click sul loro nome di Facebook, e vai sul loro diario. Sulla destra, sotto la foto di copertina, fai click sulle impostazioni dei messaggi: potrai impedirgli di contattarti, o segnalarli a Facebook se credi che siano una minaccia o siano coinvolti in attività illegali.
Se proprio ti vuoi togliere la curiosità
La curiosità è una delle componenti che, oggi, stanno tenendo in vita molti dei social network. In pochi ne sono immuni. Se, dunque, anche tu ti vuoi togliere la curiosità ed accettare la richiesta di amicizia, prova a vedere, nei successivi giorni, quali attività “sociali” compie il presunto profilo falso. Verifica se scrive post, se ti risponde in chat in modo non sibillino, o se svolge altri tipi di attività. O, diversamente, potresti fare un esperimento: scommettiamo che, se non accetti l’amicizia, tra circa un mese quel profilo non esiste più?