Il convegno sulla “depurazione ad Ischia ed in Campania. Quali prospettive”svoltosi martedì 8 novembre 2011 dalle 10 alle 14.30 a S. Angelo d’Ischia nella bella sala congressi del parco termale Tropical dei germani Di Iorio per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Serrara-Fontana è stato di enorme interesse sotto diversi punti di vista ed è un vero peccato che di questo convegno non verranno mai fatti e stampati gli “atti” perché una ricostruzione fedele di tutti gli interventi avrebbe rappresentato un Testo Unico fondamentale per capire in che condizioni si trova oggi la politica e il suo compito di guidare la Comunità e di risolverne i problemi; per avere una idea compiuta con dati, progetti, protagonisti, del tempo perduto nell’affrontare un problema ESIZIALE per l’isola d’Ischia che ha ormai una economia dove il turismo è attività PRIMARIA come un tempo lo era l’agricoltura e tutto il resto è indotto anche con l’agricoltura che si rinnova e diventa di qualità – come abbiamo spiegato con il nostro magazine dedicato a VINISCHIA; per capire ed avere contezza del compito IMMANE che attende chi governa oggi i nostri sei Comuni e la nostra Regione Campania mentre appare sempre più inutile il ruolo della Provincia i cui amministratori attuali ne stanno effettuando un doloroso “suicidio politico”.
Ha colpito soprattutto l’intervento finale dell’assessore regionale all’ambiente,Giovanni Romano, un salernitano che – ha dichiarato – era la prima volta in vita sua che metteva piede nell’isola d’Ischia, che ha ascoltato tutti gli interventi riscuotendo l’apprezzamento del magistrato Federico Bisceglia, un calabrese, proprio per la sua attenzione a tutti gli interventi e non ha fatto come quasi tutti i politici che fanno un intervento iniziale di rito e poi lasciano il convegno per “altri improrogabili impegni”come hanno fatto i consiglieri regionali Gennaro Nocera e Domenico De Siano, quest’ultimo fra l’altro anche ischitano.
Romano ha fatto un intervento a braccio senza avere una relazione scritta ma ha dimostrato di aver studiato con estremo rigore tutta la documentazione di trentotto (38) anni di mancata realizzazione del disinquinamento del Golfo di Napoli e tutta la farraginosa e contraddittoria legislazione in materia ambientale di quest’ultimo trentennio. Alla fine si è assunto la responsabilità di fare annunci programmatici impegnativi non a titolo personale ma a nome della Giunta Regionale e soprattutto del Presidente Stefano Caldoro che conosce bene la realtà sociale, economica e politica dell’isola d’Ischia per tradizione paterna essendo figlio di Antonio, già deputato socialista e legato all’isola tanto da esser stato nominato cittadino onorario di Serrara-Fontana. Adesso ci dobbiamo attendere una risposta da parte dei sei sindaci e dei sei consigli comunali e credo che il modo in cui si sarà questa risposta partecipativa determinerà anche uno scottante argomento delle prossime campagne elettorali per l’elezione amministrativa di Ischia, Casamicciola, Barano e Forio nella primavera dell’anno che verrà.
Entro meno di UN ANNO dovranno essere sistemati alla meglio i rudimentali impianti di trattamento che esistono e le condotte sottomarine gestiti dal CISI_EVI che è una “società in liquidazione” ed i sei Comuni dovrebbe prima di tutto fare CHIAREZZA soprattutto in termini finanziari su questa “società - consorzio”poiché è presumibile che ci sia “sotto” una enorme voragine finanziaria e dal convegno è emerso che la GESTIONE degli impianti è inscindibilmente legata alla COSTRUZIONE degli stessi: più completi, aggiornati, moderni, saranno questi impianti più complessa e costosa sarà la gestione. Nella corposa relazione dell’ing. Trani del CISI_EVI non viene fatto alcun cenno allo stato di funzionamento di questi “impiantini di pre-trattamento” né quanto personale vi è addetto. L’“impiantino” di Casamicciola – ad esempio – appare in abbandono e senza alcuna manutenzione.
Entro UN ANNO dovranno essere pronti i progetti “esecutivi” per i due impianti previsti a Casamicciola ed a Forio e dovranno essere scelti i luoghi di questi impianti ed è probabile che si accenderanno polemiche – soprattutto a Forio – su dove ubicare questi impianti poiché naturalmente tutti vogliono il Palazzo dei Congressi ma NESSUNO ha voluto l’impianto di depurazione a servizio di altri Comuni o l’impianto di incerimento o almeno di stoccaggio dei rifiuti.
La Politica è SCEGLIERE e scegliere richiede coraggio da parte dei Politici. L’assessore regionale Romano ha indicato anche dove e come la Regione Campania attingerà i fondi sia per completare il depuratore di S. Pietro ad Ischia Città sia per la costruzione dei nuovi depuratori ed ha inserito l’imponente progettualità nell’ambito dei “Grandi Progetti” che l’Unione Europea ha chiesto alla Regione Campania per ottenere i finanziamenti. Non c’è stata alcuna demagogia.
In materia di depurazione delle acque reflue così come in quella del ciclo dei rifiuti ed ancora in quella complessiva della PIANIFICAZIONE TERRITORIALE da 38 anni le “classi politiche” locali e regionali NON scelgono e così la Pianificazione è diventato il termine più abusato nel linguaggio politichese fino a diventare come un bambino mai nato.
L’isola d’Ischia NON ha un Piano Regolatore Generale in VIGORE ed ha una economia turistica ipermatura con 3mila imprese ed oltre 40mila posti letto “ingessata” in un Piano Urbanistico Territoriale ministeriale che impedisce qualsiasi nuova costruzione nella legalità. Ed allora per avviare la Programmazione è indispensabile un PIANO DI RECUPERO delle aree dismesse per tutti i sei Comuni attraverso una Società di Trasformazione Urbana (STU) prevista dall’art.120 del Testo Unico sugli Enti Locali.
Ha colpito al convegno l’intervento concreto, aperto, responsabile del magistrato Federico Bisceglia, Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Ambiente che ha suggerito una “Cultura del Territorio in Campania con regole precise così come è stato fatto in Toscana” ed ha detto – testualmente – che “in Regione Campania non ho visto un inizio di Pianificazione Territoriale”.
Forse la recessione economica e finanziaria costringerà la classe politica e quella imprenditoriale ad iniziare la Programmazione e la Pianificazione proprio per regolare il mercato e la circolazione della moneta.
Casamicciola, 9 novembre 2011-11-09