“Pio Monte della Misericordia, il Comitato “passa la palla al Comune”. L’articolo è apparso nell’edizione di giovedì 8 novembre 2012 con il quale giornale pubblica un’ampia sintesi della proposta di “fattibilità giuridica” indirizzata – prima di tutto al sindaco ed al presidente del consiglio comunale di Casamicciola.
Desidero sottolineare – comprendendo benissimo il lavoro ingrato del titolista che deve sintetizzare in poche righe un lunghissimo pezzo – che il Comitato Promotore per il recupero del complesso Pio Monte della Misericordia di Casamicciola e del progetto “I Percorsi delle Therme”, il quale aderisce alla campagna del FAI (Fondo Ambiente Italiano) per il VI Censimento dei “Luoghi del Cuore”, non passa la mano al Comune ma “chiede la mano” al Comune, Ente Autarchico Territoriale di Diritto Pubblico che può andare in dissesto finanziario, non ha soldi, ma non può essere dichiarato fallito, per questo il Comune – come per Legge – svolge un ruolo fondamentale, decisivo, insostituibile.
Il Comitato si ritiene un “attore sociale” come direbbe il Presidente del CENSIS, Giuseppe De Rita, che intende concorrere per il bene collettivo alla risoluzione di un problema che si trascina da 40 anni e che è indispensabile risolvere per il recupero della Memoria Storica, per lo Sviluppo Economico non solo di Casamicciola ma dell’intera isola d’Ischia, per dare una speranza di Sviluppo Sociale ai giovani dell’isola d’Ischia che chiedono un lavoro. Il Comitato è costituito da persone che vogliono proporre un percorso non per se stessi ed il loro tornaconto personale ma solo per l’avvenire dei propri figli e dei figli dell’isola. Non è assolutamente retorica ma sano realismo.
E’il primo Comitato per risolvere un problema concreto dell’isola, vista nella sua unità , che è “intercomunale” - tre componenti sono “casamicciolesi-lacchesi”, due sono “isclani-mandraiuli” ed uno è “foriano-panzese” – e tutti hanno diverse opinioni politiche e diversi studi universitari. E’un Comitato pluridisciplinare di persone che hanno fatto esperienze – di vita e di professione – fuori dall’isola d’Ischia ma sono rimasti attaccati all’isola – della quale hanno tentato di conoscere tutto dalle rocce ai dialetti – come le cozze agli scogli. E’un esempio di quello che si vuole “praticare” con il Comune Unico dell’isola d’Ischia.
Il Comitato non “passa la palla al Comune”. Il Comune di Casamicciola da solo non può risolvere il problema che è diventato talmente complesso da un punto di vista giuridico e finanziario (occorre un investimento pubblico e privato dai 25 ai 50 milioni di euro e di che tipo? E come si inserisce nello sviluppo ipermaturo dell’isola? Ed in questa intricata situazione giudiziaria chi ci mette mano? ) che bisogna impegnare più Enti Pubblici e più Enti Privati. Ma il Comune deve avviare la Società di Trasformazione Urbana prevista dall’art.120 del Testo Unico degli Enti Locali e deve chiedere il concorso di altri Enti nell’applicazione vera del principio di “sussidiarietà” sul quale è impostata l’Unione Europea. Il Comitato è un “attore sociale” non “politico” né “economico-finanziario” ma chiede, anzi, la partecipazione al progetto degli altri attori sociali – l’intera galassia del cosiddetto “Terzo Settore” e delle categorie produttive che si sono date una rappresentanza come la Federalberghi, la Federterme, l’Ascom, la Confesercenti, la Confartigianato ed il Sindacato CGIL-CISL-UIL- UGL.
Se gli “attori sociali” e le organizzazioni “ rappresentative” intendono svolgere un ruolo debbono manifestarlo. Il Comitato intende stimolare le forze economiche e sociali “endogene” dell’isola prima di ricercare oltre il mare quelle “esogene”. Bisogna verificare se sul piano locale ci sono risparmiatori disposti ad investire i propri risparmi nell’economia isolana quasi a progettare una “pubblic company” cioè una società a capitale diffuso.
Ma la metafora calcistica del titolista del “Golfo”, quel “passare la palla”, è illuminante ed efficace. Non si deve “passare la palla” a nessun altro ente perché non deve sembrare una semplice denuncia ed uno scaricare sugli altri la propria responsabilità. Forse è tempo per tutti dopo 40 anni di discussioni o di affari mancati che hanno determinato anche tragedie familiari mettere “la palla al centro”. Ricominciare la partita. Ma dirige il Comune, il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale, i Consiglieri Comunali, in un percorso lineare in piena trasparenza.
La proposta inviata al sindaco ed al presidente del consiglio comunale di Casamicciola per avviare – cominciando dallo stanziamento nel bilancio 2012 ed in quello triennale - la Società di Trasformazione Urbana con la parziale ricostruzione dei fatti svoltosi negli ultimi 40 anni soprattutto negli studi notarli e nell’aule giudiziarie tende a mettere finalmente “una palla al centro”. A ricominciare una partita dove fino ad ora hanno perso tutti: L’Ente antichissimo del Pio Monte della Misericordia, il Comune di Casamicciola, almeno due o tre generazioni di Casamicciola e perfino chi dentro o fuori dell’isola e da Casamicciola voleva fare un “affare” edilizio o commerciale e purtroppo non l’ha fatto rimettendoci soldi e forse anche la vita.
Mettere la palla al centro ci pare – senza rimproveri retrospettivi perché come ammoniva Pietro Nenni “le idee camminano sulle gambe degli uomini ” – l’unica soluzione ragionevole.
Siamo partiti da uno studio di “fattibilità giuridica” e cioè abbiamo evidenziato che allo stato è IMPOSSSIBILE recuperare il complesso e tutto quanto vi fa da corollario. Dobbiamo prima di tutto rendere agibili gli investimenti pubblici e privati e dopo proseguire nel cammino con la “fattibilità economica e finanziaria” alla quale stiamo già lavorando.
Ma senza il Comune – o meglio ancora i Comuni dell’isola – questa sarà l’ennesima battaglia perduta non solo per un gruppo di “giovani da oltre trent’anni”, quali siamo, ma per “i giovani all’anagrafe “, cosa che non siamo, che su questa battaglia sentiamo di impegnarli per il loro avvenire.
P.S. si può votare per il Pio Monte della Misericordia di Casamicciola sul sito http://www.iluoghidelcuore.it" www.iluoghidelcuore.it per il VI Censimento nazionale. Il nostro “luogo del cuore” è tra i primi 50 dei 9mila segnalati in tutta Italia.