Ischia News ed Eventi - Vincenzo Mennella, quel professore di latino che se ne intendeva di bilanci

Vincenzo Mennella, quel professore di latino che se ne intendeva di bilanci

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L’Istituto Comprensivo “Enrico Ibsen” di Casamicciola  diretto dalla preside, dott.ssa Lucia Mattera Fralliciardi, ha organizzato dal 16 al 18 aprile la  XVIII Edizione del Concorso Nazionale di Musica per studenti delle scuole secondarie di 1° grado ad indirizzo musicale dedicato alla memoria del prof. Vincenzo Mennella (1923-1995) che fu preside, docente ed amministratore pubblico, che volle nel 1988 sperimentare nella sua scuola media lo studio della musica per i giovani allievi come valore aggiunto per la loro formazione.

Dopo la sua morte – avvenuta  solo due anni dopo aver lasciato la  presidenza della scuola – per iniziativa dell’allora corpo docente fu istituito questo concorso nazionale che non solo è  stato continuato dalla comunità scolastica, dirigenza e corpo docente ed amministrativo, dell’“Ibsen” ma si è accresciuto riscuotendo il consenso di molte scuole italiane con il medesimo indirizzo musicale. A questa diciottesima edizione hanno preso parte 20 scuole, circa 400 studenti delle ex-medie, provenienti da molte parti d’Italia. Il premio ex-aequo è andato alle scuole  di Gela, in provincia di Caltanisetta e di Tivoli in provincia di Roma.

Al piccolo Daniel Arion, 11 anni,romeno di Avellino, bravissimo pianista, è andata la borsa di studio del Comune di Lacco Ameno. Daniel – nel corso della giornata conclusiva dopo la sua perfetta esecuzione di un pezzo di Chopin – ha ringraziato emozionato dicendo che “la musica esprime tutti i sentimenti e quelli che amano e suonano la musica sono i migliori”.

Vincenzo Mennella è stata una delle personalità più alte che l’isola d’Ischia ha avuto nel XX secolo. Questa altezza morale Mennella l’ha testimoniata  in due campi fondamentali per la convivenza civile ed il miglioramento della qualità della vita: la scuola e la politica.
Si era laureato in lettere e filosofia a soli 23 anni nel 1946 ed a soli 23  anni cominciò ad insegnare italiano, latino e storia alla scuola media di Ischia, l’unica di tutta l’isola, la prima pubblica non essendo la media allora obbligatoria tanto da prevedere un esame di “ammissione”, diretta dall’indimenticabile preside, Anna Di Meglio  Baldino, di cui divenne dopo alcuni anni vice preside.
Ed a soli 23 anni divenne sindaco di Lacco Ameno e lo  è stato per oltre trent’anni, tranne una breve interruzione e l’ultima fase della sua vita in cui perse le elezioni morendo come “consigliere di minoranza”. I due impegni pubblici – la scuola e la politica con la carica di amministratore locale – non furono mai alternativi ma  inscindibili dando prova concreta che si può e si deve essere un buon professionista  e nello stesso tempo un buon amministratore locale.
Ma Mennella non solo fu un amministratore lungimirante – a lui si deve l’intuizione di favorire gli investimenti del Cavaliere del lavoro Angelo Rizzoli a Lacco Ameno negli anni ‘50  che trasformarono un villaggio di pescatori in una delle località turistiche più famose nel mondo determinando anche il cambiamento totale dell’economica dell’isola d’Ischia  - fu anche  un uomo politico a servizio di tutta l’isola intervenendo – con competenza e passione – in tutta la problematica civile dello sviluppo. Fu un ottimo giornalista con “l’uso pubblico della sua Ragione” espresso in centinaia di interventi sulla stampa locale.
Assolutamente convinto dell’impegno dei cattolici in politica  - aderì alla FUCI, la Federazione Universitaria dei Cattolici, ed alla Democrazia Cristiana – interpretò e visse il cattolicesimo in politica nell’autentico insegnamento di Alcide De Gasperi cioè  vide la DC come “il centro che guarda a sinistra”  tanto che dopo la dissoluzione del sistema dei partiti della prima repubblica aderì al  Partito Popolare ed alla coalizione dell’Ulivo. Nel suo impegno politico c’è una assoluta coerenza  favorita da un carattere deciso ma estremamente tollerante incredibilmente rispettoso delle intemperanze della gioventù poiché egli conosceva, amava e capiva la gioventù per quello che denunciava e per quello che annunciava.
Fu  un convinto Democratico perché praticava la Democrazia e non solo la predicava. Partecipava al dibattito sulla bontà delle leggi e cercava di dire la sua e di applicarle, soprattutto per i Comuni, nelle luci e non nelle ombre. Lacco Ameno fu il primo Comune dell’isola ad avere un Piano Regolare Generale e  Mennella fu l’unico sindaco negli anni ‘70 – quelli del boom edilizio – ad avere il coraggio di consentire la “demolizione e ricostruzione”  con le licenze edilizie per “ristrutturazione”.
Fu l’unico sindaco che partecipò al dibattito sulla necessaria unità amministrativa dell’isola  - già avviato negli anni ‘80 -  con  motivazioni profonde imperniate sulla necessità preliminare di avviare una “cultura del Comune Unico” cioè una presa di coscienza culturale prima che politica collettiva per i far sentire a tutti gli isolani-ischitani Ischia patrimonio di tutti nella sua unità,unicità e bellezza. Fu sindaco di Lacco Ameno ma fu amministratore di tutta l’isola d’Ischia ed avrebbe meritato di essere eletto in Parlamento dove fu candidato nel 1968 nella lista DC per la Camera.
Il confronto con lui – di altra parte politica – è stato per me di eccezionale valore e ne ho ricavato alcuni insegnamenti fondamentali come quell’ammonimento costante: “il mare ci unisce pure al Continente non solo ci separa” insegnandomi a confrontarmi con il Continente  ed a portare dal Continente (ho lavorato per 26 anni all’ufficio stampa della Provincia )  quanto riuscivo a vedere e capire. Era un uomo tenace. Dove si è manifestata la sua determinazione e la perfetta fusione tra uomo di scuola ed uomo delle istituzioni politiche è l’acquisizione al patrimonio pubblico di Villa Arbusto per farne il Museo Archeologico della Magna Grecia dell’isola d’Ischia. Mennella riuscì nell’impresa di far acquisire al patrimonio di Lacco Ameno Villa Arbusto senza che il piccolo Comune cacciasse una lira coinvolgendo i due enti locali superiori – la Regione  Campania e la Provincia di Napoli con l’impegno finanziario per l’acquisto della Villa  – indipendentemente dalle formule politiche di governo dei due enti. Lottò tutta la vita per completare il progetto ma dopo l’acquisizione dovettero passare anni per gli intralci burocratici terminati solo nel 1999  cioè  22 anni dopo  l’avvio del progetto. Mennella conosceva la macchina amministrativa che sapeva usare senza timore perché agiva con assoluta onestà. Viveva solo del suo stipendio.
Negli anni ‘50 quando Rizzoli mandò la giovane Oriana Fallacci a scrivere per l’“Europeo”, il più importante giornale del gruppo, un pezzo sulle terme e gli alberghi di Lacco Ameno, Oriana definì il sindaco  Mennella “quel professore di latino che se ne intende di bilanci”. E’la migliore definizione di un Maestro di  Scuola e di Vita  il cui insegnamento continua  forte e dolce come le note  di  una meravigliosa orchestra di ragazzini.

Casamicciola, 19 aprile 2013

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Vincenzo Mennella