L’Osservatorio sui fenomeni Socio-Economici dell’isola d’Ischia (OSIS) presieduto da Franco Borgogna ha dato vita circa un anno fa al Comitato Colibrì costituito con l’arch. Caterina Iacono, che lo presiede, l’ing. Angelo D’Abbundo, la geologa Lucilla Monti, il prof. Gianni Vuoso, chi scrive questa nota e l’operatore di sviluppo territoriale, Osvaldo Cammarota, il più convinto sostenitore dello “Sviluppo Locale” promosso da un partenariato sociale (cittadini,sindacati, associazioni) per una “economia sociale di mercato” con un lunghissimo impegno a Napoli e nell’area metropolitana su questi temi.
Il Comitato Colibrì ha promosso lo scorso anno la sottoscrizione popolare per l’inserimento del recupero del monumentale complesso del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola (secoli XVIII e XIX) nei “Luoghi del cuore” del FAI – Fondo Ambiente Italiano raccogliendo circa 700 firme in poco più di un mese ed ha predisposto un progetto di “finanza di territorio” e di “marketing territoriale” non solo per il recupero di quel complesso del quale centinaia o migliaia di turisti chiedono: “ma come mai un complesso del genere è in queste condizioni di degrado? Chi è il proprietario? Perché il Comune non interviene? Ma come fate a sopportare una vergogna del genere? Uno spettacolo di degrado ed abbandono di questo genere offende la storia, la bellezza, il vostro stesso turismo?”.
Ed allora il Comitato Colibrì – dal nome dell’uccellino dal becco lungo che con una goccia d’acqua voleva spegnere l’incendio della foresta - ha proposto un “progetto di massima di trasformazione urbana” di Casamicciola, inserito in un nuovo modello di sviluppo dell’isola d’Ischia, ed ha predisposto un “piano di fattibilità giuridica” dell’intero progetto.
Si è assunto, cioè, un compito che in condizioni normali appartiene all’Ufficio Tecnico del Comune su indicazioni di un Sindaco e di una maggioranza politica. Su questo aspetto la situazione politica di Casamicciola è talmente disarmante che non è possibile un commento: da oltre un anno Casamicciola è l’unico Comune dell’isola a non avere una giunta e con una situazione finanziaria disastrosa e non ha più nemmeno un segretario Comunale, il funzionario statale che deve essere il Notaio di un Comune nella Repubblica italiana ed in tempo di Unione Europea.
Ed allora il Comitato Colibrì non solo parla, promuove, propone, “concretamente” ma agisce “concretamente”.
Il progetto di “Finanza di territorio” (che significa che il territorio investe su stesso) si chiama “I Percorsi delle Therme” e quello di “marketing territoriale” (che significa trovare investitori pubblici e privati oltre il territorio) si chiama “Casamicciola dove l’Acqua è vita”.
Il DOVERE del Comune di Casamicciola è rendere “giuridicamente agibili” gli investimenti. E questo è il punto ESSENZIALE.
Nessuno dei 16 interventi proposti è “giuridicamente agibile” perché su ogni punto sotto c’è una lite giudiziaria civile e penale che impedisce l’intervento sia del pubblico che del privato. Ecco perché i fondi europei e regionali nell’ultimo decennio sono stati richiesti e spesi su strade, piazze,immobili, nel “possesso” del Comune cioè dove erano “giuridicamente” agibili e NON su progetti “inagibili” dove il Comune non ne aveva né la proprietà né il possesso..
Il Comitato Colibrì ha proposte azioni nell’ambito della LEGGE. Il quadro normativo è il testo unico sugli enti locali ed il Comitato ha proposto l’utilizzazione dell’art.120 del testo unico che prevede la Società di Trasformazione Urbana che ha il potere di ESPROPRIO degli immobili dismessi e primo fra tutti il complesso Pio Monte della Misericordia. Come trovare i soldi per il capitale sociale o di rischio? Il Comitato ha proposto l’istituzione di un “Tavolo di concertazione permanente” costituito dal Ministero della Coesione Territoriale che dovrà gestire i fondi europei 20014-2020 per le risorse destinate ai luoghi; dalla Regione Campania che dovrà “cofinanziare” qualsiasi progetto di intervento europeo; la Provincia di Napoli che è un Ente Locale che ancora esiste e che dovrebbe fare qualcosa, per esempio, è l’ente proprietario di tutta la Litoranea Ischia-Casamicciola- Lacco- Forio e quindi tutti gli interventi, anche di parcheggi, sono o dovrebbero essere di sua esclusiva competenza “sentiti” i tre Comuni e ciascuno non dovrebbe danneggiare l’altro con un intervento come un parcheggio per una pompa di benzina; la società pubblica Italinvest che è l’Agenzia Pubblica del Ministero dell’Economia che deve intervenire nelle società pubbliche per lo sviluppo con propri capitali e propri mezzi cioè, per essere chiari, dovrà dare l’avvio di un vasto progetto di riqualificazione con investimenti in ASSOLUTA PERDITA nella fase iniziale. Si pensi ai costi del personale di muratori, pulitori, custodi delle “rovine del Pio Monte” le cui pinete sono in “detenzione” al Comune di Casamicciola ed il sindaco ne è responsabile civilmente e penalmente cioè se crolla un pino secolare, come avvenuto a Napoli di recente con la morte di una donna, la Responsabilità è del sindaco di Casamicciola; la Soprintendenza ai Monumenti che deve dare le autorizzazioni per le opere di “trasformazione urbana” in linea con il Piano Urbanistico Territoriale in vigore; l’Ente Pio Monte della Misericordia per i suoi titoli di “proprietà” sugli immobili e per il ruolo storico svolto nel Paese.
Da questo tavolo “istituzionale” deve uscire il progetto definitivo di attuazione in modo tale che la “responsabilità” di ogni ente pubblico non sia una “responsabilità collegiale e definita” e non una “irresponsabilità collettiva” perché l’impegno di spesa è di circa 100 milioni di euro, l’area “costruita” da recuperare è di circa 100 mila mc., il riflesso sull’occupazione è di circa 500 addetto; i tempi di attuazione non sono brevi; il modello di sviluppo è quello di una economia sociale di mercato per tutta l’isola d’Ischia NON solo per Casamicciola.
Ognuno dei 16 punti merita un lunga e faticosa descrizione con un’altrettanto noiosa descrizione delle “competenze”.
E’un lungo cammino “burocratico” che è necessario avviare. L’alternativa? È l’immobilismo o la “storia fermata” che penalizza ancora una volta il più povero rispetto al più ricco , il più furbo rispetto al meno intelligente, e prima o poi la mela marcia farà marcire tutto il cesto.
Casamicciola, 13 giugno 13