Come ogni estate torna APPRODI D’AUTORE, la kermesse ideata e prodotta ormai da ben undici anni dall’intraprendente e sempre poliedrica casa editrice partenopea: dopo il vernissage caprese del mese di giugno, eccola sbarcare sulla nostra isola. Domenica 1 luglio alle ore 18.30 presso la terrazza del cafè letterario della Villa LA COLOMBAIA di Luchino Visconti si aprirà l’edizione 2012 (è uno degli eventi più amati da turisti e residenti tra quelli estivi all’ombra del Torrione e per l’occasione si potrà usufruire della navetta-bus che dal porto di Forio accompagna alla Villa).
Pietro Graus ha dimostrato una versatilità che è stata nel tempo una delle armi vincenti della sua casa editrice. E’ uscito dai moderni uffici del superbo e bellissimo Palazzo Sansevero nel cuore di San Domenico Maggiore a Napoli e si è aperto a tutte le realtà che lo circondavano. Autori campani naturalmente, ma non solo: da tutta Italia moltissimi esordienti sanno che un manoscritto su cui punti l’interesse la Graus è degno davvero di attenzione e magari vedranno realizzare il proprio sogno di pubblicazione. APPRODI è tutto questo: un proscenio, una kermesse dove parlare di libri e di cultura in un modo informale che superi i soliti grigi appuntamenti per addetti ai lavori, dando spazio al comune sentire degli autori (esordienti ma non solo) e ancora spettacolo: eventi musicali e di intrattenimento. Insomma un evento che da 11 anni riesce a parlare di libri ma con leggerezza, uno stile vincente di cui anche l’Isolaverde deve essere grata. E’ ormai noto quanto l’editore napoletano abbia puntato su Ischia nell’ultimo anno: è andato a caccia dei talenti ischitani, di stili e tipologie diverse: inutile nascondersi, il bilancio dopo un anno è davvero positivo.
La Graus Editore ha vinto la sua scommessa: romanzi e non solo (prestigiosissimo il catalogo sulla mostra di Dechirico a Roma) piccole perle editoriali che – senza esagerare ma con un pizzico di orgoglio ischitano – oggi possiamo trovare nelle migliori librerie nazionali (Mondadori e Feltrinelli su tutte) poiché stanno facendo il giro d’Italia. Domenica pomeriggio, dopo il saluto di rito del sindaco Franco Regine, presidente della Fondazione, saranno 4 gli autori che discuteranno, insieme al moderatore Gaetano Ferrandino, delle loro opere e dei progetti futuri. Ma non solo, in un momento nel quale la crisi economica colpisce con forza anche l’editoria, si discuterà del ruolo fondamentale della cultura come volano di crescita sociale.
Conosciamo i protagonisti:
IVANO FIORENTINO:
UN’OPERA D’ESORDIO CHE ESALTA LA RICERCA STORICA E LA MEMORIA DEI PROPRI AVI.
Ivano Fiorentino, ischitano di Forio, Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza sull’isola; a diciotto anni ha intrapreso la carriera militare: dopo l’Accademia Militare, la formazione e la specializzazione in Ufficiale di Artiglieria, ha prestato servizio in diverse città italiane ed in diversi contesti internazionali (Bosnia ed Afghanistan). Nel corso degli ultimi anni invece è presso l’Ufficio Pianificazione dello Stato Maggiore dell’Esercito. Sposato con Anna e padre di Ottavio, vive tra Forio, Procida e Roma. Le sue eterogenee esperienze non lo hanno mai definitivamente allontanato dal paese natale, dalla cultura e dalle tradizioni dell’isola d’Ischia, delle quali rimane geloso custode. La deriva continentale della sua esistenza ha oltremodo irrobustito il legame con la propria terra, alla quale fa ritorno non solo per ritemprarsi, ma per rinvigorirne l’appartenenza. Ivano coltiva la sua terra e porta sempre con sè il sapore, i frutti e i profumi unici della sua isola. Il Patalano del titolo è stato suo avo: un “arcobaleno”, attraverso il suo paradigma di vita ha saputo filtrarne la luce scomponendola in una miriade di colori, tonalità e sfumature.
Una policromia fatta di tinte calde e vive che, armoniosamente disposte sullo sfondo unico e irripetibile della costa occidua dell’Isola, ispirarono all’azione le generazioni del suo tempo. Una semplice “scatola di cartone” può custodire un tesoro: appunti, vecchi giornali, manoscritti, bozze di discorsi, articoli, lettere. Ed è proprio attraverso una scatola che Luigi Patalano — poeta-giornalista e politico di formazione democratico-repubblicana — preserva e tramanda alle generazioni future il proprio pensiero e i suoi valori. Facendo propria la massima del maestro Bovio, “l’utopia di oggi rappresenta la realtà di domani”, Patalano dedica la propria esistenza alla realizzazione della sua utopia ischitana, una società pacifica dove la cultura domina e regola l’agire umano, rendendo così Ischia simile all’isola-regno descritta da Thomas More. Ponendo a servizio di tutti il suo impegno giornalistico, culturale e politico, il Patalano, il “venerando amico di tutti, il saggio consigliere di tutti, il gentiluomo per istinto e per tradizione di casato”, come un “arcobaleno”, ha vegliato per circa un secolo su Forio, soprattutto nei momenti più difficili, tanto da costituire una “guida speciale” per la popolazione. Ma oltre a questa scatola, alle generazioni future ha lasciato anche un simbolo, un monumento per la civiltà: la Torre della “Colombaia”, arroccata sul promontorio di Zaro. Bianca, con un inconfondibile stile neogotico, una “fiaccola della democrazia” volta ad illuminare i popoli lungo il sentiero del rispetto comune.
MIRO JAFISCO: “HO BISOGNO DI ASCOLTARE IL MARE”, IL SUO ROMANZO D’ESORDIO.
Scrittore e documentarista romano, è un esperto subacqueo con alle spalle innumerevoli immersioni in tutti i mari del mondo. Dalla passione per il mare, in tutte le sue forme, nascono i suoi numerosi reportage e documentari dedicati alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente marino. La sua opera d’esordio è testimonianza tangibile di questa esperienza di vita, un mix sapiente della potenza evocativa delle emozioni e della delicata poesia delle immagini che il suo scritto riesce ad accompagnare dalla nostra mente ai nostri occhi. Il poggiare l’ansiosa sfera sulla carta, pronta ad accogliere i messaggi dello spirito, è come lasciar scivolare un dito nell’acqua di uno stagno perfetto e primordiale, dove le onde che si propagano aprono la porta dell’irreale, regalando un ipnotico sguardo. Da leggere d’un fiato.
ANDREA ESPOSITO:
RIVELAZIONE “NOIR” DEL 2011, A DICEMBRE L’ATTESISSIMO SECONDO ROMANZO.
Autore de “Il Paese Nasconde”, primo noir ambientato interamente sulla nostra Isola (nella sua Forio) che in pochi mesi è diventato una piccola rivelazione editoriale. Migliaia di copie vendute in tutta Italia, finalista in 5 concorsi letterari nazionali, premiato a Torino al Salone Internazionale del Libro 2011 e inserito nel prestigioso catalogo Feltrinelli che consiglia gli acquisti. Ha riavvicinato tanti amanti di Ischia in giro per l’Italia facendo della sua storia anche un volano di promozione culturale: l’isola nei suoi aspetti contraddittori, un exscursus nei luoghi di maggior fascino che fanno da sfondo alle cupe e coinvolgenti gesta dell’ormai famoso commissario Senese (qualcuno l’ha ribattezzato il “Montalbano di Ischia”, facendo sobbalzare l’autore foriano che ama Camilleri e ha subito rimesso a posto le giuste proporzioni). Alla Colombaia Esposito parlerà del lavoro che ha appena ultimato e che vedrà la pubblicazione probabilmente per il Natale prossimo, sempre per Graus Editore. Inutile dire che il nuovo romanzo è attesissimo. Non sarà un noir classico, o almeno non solo questo: sarà uno dipinto a tinte forti della società odierna con personaggi che ne rappresentano impietosamente gli stereotipi, ma dove non mancherà il Male nelle vesti di un sadico e manipolatore burattinaio assassino e l’indagine dell’Unità per i Crimini Seriali nella quale, come nella migliore tradizione di chi è cresciuto con le opere di Joe Lansdale sul comodino, nulla è come sembra.
GILDA CORTESE: “LA MIA VENDETTA E’ L’AMORE” SPLENDIDA SOPRESA DEL 2011
E’ stata già definita la “Kinsella ischitana”: ha stupito i lettori per il realismo con il quale ha saputo raccontare l’amore, quello vero che non è solo rosa ma di mille sfumatore di colore, l’amore che non sempre fa volare alto ma spesso fa sprofondare in abissi di dolore dai quali si risale solo con la piena consapevolezza di se stessi. La Cortese nasce a Napoli nel 1986 e vive a Ischia. Studia Economia presso l'Università degli Studi di Napoli "Parthenope". Da sempre la lettura è la sua passione. Il libro che le ha lasciato un segno indelebile è Piccole donne di Louisa May Alcott, ma le autrici che oggi la entusiasmano sono Sveva Casati Modignani e proprio Sophie Kinsella. Gestisce un blog molto seguito (“Un tocco di penna”) che descrive con la semplicità e la passione che la contraddistingue: “L'idea del blog nasce con lo scopo di comunicare, di scambiare opinioni. Vuole essere una raccolta di idee, di racconti, di poesie, di storie. E spero che possa soprattutto essere una finestra nuova nel mondo della scrittura”. I protagonisti della sua storia, a metà tra il romanzo di formazione e quello d’amore, sono Giorgia e Sandro, divenuti delle icone del rapporto di coppia moderno: si incontrano, si conoscono e s'innamorano. Entrambi studiano Giurisprudenza a Napoli e vengono dall'isola di Ischia. Il loro amore, come tanti, cresce di giorno in giorno, tanto che nell'aria si respira già il profumo di un imminente primavera. A volte, però, anche il più odoroso bocciolo di fior d'arancio, se sorpreso da un inaspettata gelata, può essere distrutto. La bellezza paradisiaca di Ischia si trasforma, così, in una selva infernale di ricordi da cui fuggire. L'amore vince veramente tutto?