Al Torrione di Forio la presentazione della raccolta inedita di lettere e pensieri dell’eclettico Giovanni Verde a cura della figlia Wanda.
Dopo oltre 60 anni dalla sua morte, la memoria di un personaggio eclettico e imprescindibile dal contesto storico-sociologico dell’isola d’Ischia, è sempre viva e suscita attenzione anche tra le giovani generazioni per il messaggio sempre attuale che l’autore di vari testi di saggistica, poeta, scultore e scrittore foriano lascia, indelebile e corrente nel panorama sociale e politico, non solo isolano ma anche nazionale.
Il nuovo libro dedicato a Giovanni Verde, a cura della figlia Wanda, ne evidenzia soprattutto il carattere battagliero e ardimentoso. Animatore di fervidi scambi culturali, Giovanni, (Forio 1880-1956) non ha bisogno di una presentazione, lo fa da solo, proponendosi serioso e ponderato così come vive la sua intensa vita a cavallo tra le due guerre (partecipa alla prima col grado di Capitano) e dona ai suoi contemporanei e ai posteri un’attenta analisi della vita sociale, cercando tra le righe delle difficoltà degli anni bellici e postbellici la chiave ironica che ne attutisse la durezza. Nella nuova raccolta inedita, la figlia Wanda ha ritrovato nuovi manoscritti e documenti dove viene evidenziata la verve a volte spigolosa e pungente, a volte satirica e umoristica del nostro illustre concittadino, che tra l’altro ebbe l’incarico, raggiunta la quiescenza da professore di scuole tecniche, di dirigere proprio il Museo Civico del Torrione intitolato a Giovanni Maltese, suo primo maestro d’arte e di vita. Già nel 1947 intuendo le potenzialità del giovane museo che la municipalità di Forio aveva avuto in dono dalla moglie di Maltese, Jane Fanny Fayrer, scrive un’accorata lettera all’allora sindaco Giovanni D’Ambra illustrando quanto potesse giovare alla cittadinanza il potenziamento della struttura e la divulgazione delle opere custodite con percorsi mirati alla fruizione non solo delle stesse ma anche, attraverso di esse ripercorrere la storia dell’isola d’Ischia. E se pensate che il turismo, come poi si è sviluppato era ancora lungi dal divenire principale occupazione e fonte di reddito per gli isolani capirete quanto il suo pensiero sia lungimirante.
Nella vasta produzione di un artista a tutto tondo, si possono annoverare diverse raccolte di poesia come I miei versi giocosi; Quando ne imbrocco una e la commedia N’zaurt! rappresentata la prima volta a Forio al cinema Moderno, u’ cinm e Pella Pell. Giovanni, laureato in giurisprudenza, si dedicò maggiormente alla poesia e alle arti figurative; a Napoli frequentò i cenacoli letterari e conobbe numerosi scrittori ed artisti, come D’Annunzio, Di Giacomo, Bovio, Serao. Collaborò ai quotidiani fondati da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao Il Mattino e Il Giorno; diresse i periodici isolani Il Gerone e L’Aquilotto, quest’ultimo da lui stesso fondato nel 1921 Furono da lui composte le epigrafi al Cardinale Luigi Lavitrano (Basilica di S. Maria di Loreto) e all’eroe foriano Luca Balsofiore. Scrisse inoltre il testo per una lapide commemorativa del Torrione che verrà prossimamente apposta in loco. La sua produzione poetica si caratterizza per un’intelligente ironia e autoironia, attraverso la quale coglie gli aspetti genuini della vita foriana. Giovanni Verde amò profondamente Forio e l’Isola. Negli ultimi tempi si dedicò all’istituzione del Gruppo Marinai d’Italia. Ricordiamo il progetto avviato dall’amministrazione del Sindaco Del Deo, con delibera del 13 giugno 2013, di intitolargli il piazzale antistante la sede dei Marinai d’Italia ma non ancora ultimato.
L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Radici, avrà luogo domenica 14 luglio 2019 alle ore 21.00 e, vuole sensibilizzare soprattutto i giovani a una conoscenza della ricchezza del nostro patrimonio storico e culturale e aprirà gratis le porte del Museo Civico Giovanni Maltese.