Il cantante e attore aveva esaltato la piazzetta domenica sera con un concerto, poi la partecipazione al rito e allo spettacolo: “Evento di caratura nazionale”
Ha voluto assistere ai momenti più importanti della Festa di San Michele Arcangelo, trattenendosi nel borgo di Sant’Angelo d’Ischia ben oltre il suo straordinario successo di domenica sera e viaggiando a bordo dell’imbarcazione del Santo durante la tradizionale processione via mare. Il cantante e attore Peppe Barra è diventato così un convinto testimonial dell’evento e, a 24 ore dopo, confessa con candido entusiasmo di essere stato letteralmente stregato dalla Festa: “Una meraviglia, un evento elegante e popolare che contribuisce in modo significativo ad assegnare a Ischia il primato simbolico in fatto di tradizioni e feste patronali”. Barra ha osservato con curiosità “l’entusiasmo del popolo, isolani e turisti, al passaggio della statua, un momento di sincero amore e profonda devozione”. Quindi, ha assistito allo spettacolo piromusicale, “un momento splendido e coinvolgente”.
“Sono molto legato a San Michele – ha ricordato Barra – e in ogni angolo della mia casa c’è una statua o un quadro che rappresenta la sua vittoriosa lotta contro il male”. Agli ischitani che lo hanno calorosamente salutato, ha detto: "Continuate sempre così, con la poesia della tradizione e non permettete mai a nessuno di cambiare quello che sentite dentro di voi. La bellezza della nostra cultura sta in quello che voi siete e nella storia che custodite”.
Nel suo concerto di domenica sera, inserito nel cartellone del progetto “Dal Monte Epomeo al borgo marinaro di Sant’Angelo. Un viaggio tra arte, musica, cultura e tradizioni”, organizzato dal Comune di Serrara Fontana con la direzione artistica di Giuseppe Iacono Divina e il sostegno della Regione Campania, Barra si era esibito davanti a una piazza stracolma. Oltre a brani ormai classici del suo repertorio, come “Trapanarella” e “Tammurriata nera”, aveva presentato al pubblico anche omaggi a cantautori come Giorgio Gaber (“Lo shampoo”), Enzo Gragnaniello (“Vasame”) e Pino Daniele (“Cammina cammina”); senza abbandonare il gioco e la follia - interpretando brani come "Papaveri e papere" e "La pansé” – aveva poi proposto capolavori rielaborati, come "Canzone arrabbiata" di Nino Rota e "No woman no cry" di Bob Marley, ribattezzata “Nun chiagnere cchiù”.
“Il suo affetto e il suo apprezzamento per il borgo di Sant’Angelo, per la Festa di San Michele e per l’isola d’Ischia ci inorgogliscono”, sottolineano il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, e l’assessore al turismo, Emilio Giuseppe Di Meglio.