Ischia News ed Eventi - “Cabaret Terezìn” Un racconto degli Uomini di Mondo per la Giornata della Memoria Venerdì

“Cabaret Terezìn” Un racconto degli Uomini di Mondo per la Giornata della Memoria Venerdì

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27 gennaio alle ore 17.00 alla Biblioteca Antoniana gli Uomini di Mondo metteranno in scena "Cabaret Terezìn" in occasione della Giornata della Memoria. 

Ischia. La Biblioteca Antoniana come è bella e doverosa tradizione, ha sviluppato il programma della "Giornata della Memoria", un evento che il Comune di Ischia attraverso l'assessorato alla Cultura, ha inteso promuovere e appoggiare, in collaborazione con l'IPS "V. Telese" e la compagnia teatrale "Uomini di Mondo".

L'appuntamento è per venerdì 27 gennaio a partire dalle 17.00. Sono anni che la Biblioteca Antoniana si fa carico di essere un presidio della memoria, "per non dimenticare" e per raccontare alle nuove generazioni le terribili vicende legate all'Olocausto.

Quest'anno il progamma della giornata si articola in due momenti: alle 17.00 "Cabaret Terezìn" a cura degli Uomini di mondo, e a seguire, dalle 18 alle 19, la degustazione di bevande e dolci tipici della tradizione ebraica a cura degli studenti dell'Istituto Professionale di Stato Vincenzo Telese, che cureranno anche l'accoglienza e l'assistenza degli ospiti.

Prosegue, quindi, la collaborazione tra la compagnia Uomini di Mondo e la Biblioteca Antoniana. Dopo il grande riscontro di "Succede Casamicciola", ecco "Cabaret Terezìn", un reading performativo, un racconto in versi e parole della vicenda tutta particolare del ghetto di Terezìn, a circa 100 km da Praga, Theresienstadt per i tedeschi.

La grande fortezza di Terezìn nasce come ghetto per ebrei anziani tedeschi, per lo più medagliati della Grande Guerra, ma nel 1942 diventa un campo per artisti, per bambini, per musicisti. In questo spettacolo si racconta della storia singolare di Terezìn, di come l'arte, la musica, il teatro, il disegno e la poesia hanno tenuto in vita le persone, le hanno aiutate a restare esseri umani.

La leggerezza nelle loro voci, le loro speranze sono uno sguardo diverso sull’Olocausto. “Si può fare tutto, basta la buona volontà. Diamoci la mano e sulle rovine di questo ‎ghetto un giorno noi rideremo”‎ è il ritornello della Marcia di Terezìn, una canzone composta dai deportati, un modo di farsi coraggio, di superare le avversità senza perdere dignità e buonumore.Una lezione che vale ancora oggi.

In scena Alessandra Criscuolo, Valentina Lucilla Di Genio, Pierpaolo Mandl, Bruno Granito e Corrado Visone