Il buon senso di Brunetta con i termini giusti/il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, economista, con un passato remoto "socialista" ed una ultra decennale militanza in "forza Italia" con Berlusconi nel "centrodestra", dichiara oggi a "repubblica" che bisogna fare una alleanza europeista fra "popolari socialisti liberali".
Dopo 30 anni brunetta ritorna alle sue origini culturali e politiche ed usa per le denominazioni degli schieramenti i termini propri della teoria politica ed economica dopo l'uso rozzo e propagandistico di nuove denominazioni, da destra a sinistra, come "forza Italia" " fratelli d'italia" "italia viva" "art. 1" e così via. Brunetta ripristina i termini colti:popolari sono i cattolici e protestanti della dottrina sociale delle chiese, liberali sono quelli che si riconoscono da j. Stuart mill a Keynes, socialisti sono quelli che vanno da jaures a turati Nenni de Martino e tanti altri e dove si riconosco i postcomunisti italiani che fin dal 1948 accettarono il "riformismo" e solennemente firmarono la costituzione che reca il nome di umberto terraccini presidente dell'assemblea costituente. L'affermazione di brunetta è di assoluto buon senso e può essere di portata storica come una novella "dichiarazione Balfour". La politica repubblicana è costituzionale deve ritornare in questi tre schieramenti con una nuova legge elettorale proporzionale perché le "coalizioni" sono fisiologiche in una democrazia parlamentare - Germania docet - e sono un segno di maturità e vitalita politica e civile.
Brunetta adesso vada fino in fondo. G. M.