Omaggio a Giacomo Leopardi nel bicentenario de “L’Infinito”
Il Centro d’Iniziativa degli Insegnanti dell’isola d’Ischia d’intesa con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Cristofaro Mennella” rendono omaggio a Giacomo Leopardi nel bicentenario de “L’Infinito” con una “Lectio magistralis” che si terrà venerdì 24 maggio alle ore 16 presso la sede di Via M. Mazzella 113 di Ischia dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Cristofaro Mennella”.
Abbiamo raggiunto il prof. Alberto Granese dell’Università di Salerno che terrà la lezione “Dai “Piccoli idilli” a “La Ginestra”: la nascita della poesia moderna in Italia”.
Professore, qual è la 'forza' de "L'Infinito"?
Di questo celeberrimo Idillio sono state date nel tempo due interpretazioni completamente opposte. Una, quella romantica, vi lesse una potente tensione religiosa, un'altra, quella novecentesca, un sensitivo piacere dell'immaginazione. La mia ipotesi è, invece, che la sua 'forza', vale a dire il suo fascino immortale, consiste nella contemporanea presenza di queste due componenti arcanamente in osmosi poetica per grandezza di genio creativo.
Cosa rappresenta per i giovani di oggi?
Rappresenta l'invito, da parte del poeta, a non restare nascosti dietro la 'siepe' simbolica, ma, come lui, che ha immaginato spazi infiniti, a sapere andare oltre, a osare l'impossibile, a rompere i limiti imposti da oppressive frontiere, a esplorare nuovi orizzonti, ad ampliare, sempre e in qualsiasi momento le proprie conoscenze.
In che consiste la Modernità di Leopardi?.
Leopardi, pur essendo un profondo conoscitore del passato e un attento osservatore del suo tempo, ha saputo anticipare il futuro, ossia il nostro presente, toccandone con acume tutti gli aspetti più significativi. Inoltre, la sua poesia, dove mirabilmente si fondono immaginazione e pensiero, si colloca alla stessa altezza della grande poesia europea, da Goethe a Baudelaire, con cui inizia nei temi e nelle forme la modernità poetica vera e propria.
La seconda parte sarà affidata alla dott.ssa Assunta Tufano che interverrà su “Leopardi e i giovani la nascita della poesia moderna in Italia”.
Dottoressa Tufano, l’Infinito sta per compiere 200 anni. Qual’ è la sua forza?
La forza del testo risiede nella tensione non rimossa tra il finito(questo colle e questa siepe) e L’oltre a cui il cuore prima che il pensiero sono chiamati.L’intera sua produzione ruota attorno a questa tensione tra i limiti dell’uomo (unico essere consapevole della sua mortalità) e lo slancio del cuore verso qualcosa che li superi.
Cosa rappresenta “la siepe”oggi?
Il coraggio di accettare che siamo radicati in uno spazio e tempo che ci limitano ma contemporaneamente ci invitano a superare tale limite.
Gli abstract degli interventi sono consultabili su www.ischiacidi.it.
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