Si rinnova in questi giorni sull’isola di Salina il gemellaggio che il Comune di Ischia ha stretto, nel 2013, con quello di Leni. A unire i due territori la viticultura e la triste vicenda dei fratelli Sanfilippo, tre uomini provenienti dall’isola di Lipari cui si deve la fondamentale introduzione sull’isola d’Ischia dello zolfo come antigrittogamico per la prevenzione e la cura delle malattie della vite.
Era il 1855 e la novità introdotta da questi valenti contadini salvò il raccolto in molte vigne dell’isola, dopo anni di difficoltà crescenti. Tuttavia i contadini di Ischia non retribuirono adeguatamente i fratelli liparioti, pure avendo avuto riscontro positivo sull’efficacia della solforazione.
L’edicola votiva intitolata alla Madonna del Terzito, e situata all’altezza dell’incrocio tra via Quercia e via Nuova dei Conti, testimonia il passaggio dei tre fratelli sull’isola. La storia fu rappresentata, nel 2013, al Piazzale delle Alghe con uno spettacolo dal titolo “Di vino, di mare e di zolfo” che vide Salvatore Ronga autore e regista.
Dopo l’ultima visita dei liparioti nel 2016, accolta dal Sindaco Riccardo Gullo, la delegazione ischitana guidata dal Vice Sindaco Luigi Di Vaia e formata dagli assessori Carolina Monti e Paolo Ferrandino e dal Comandante dei Vigili Chiara Boccanfuso, ospite del Comune di Leni, sta partecipando alla tre giorni organizzata dall’Amministrazione che oggi, in occasione della festa di San Gaetano, conferirà la cittadinanza onoraria all’ammiraglio Giovanni Pettorino.
Al Comandante Generale delle Guardia Costiera, accompagnato dallo zio, l’ischitano Giovan Giuseppe Pettorino, è stato dedicato lo spettacolo teatrale della compagnia Piccolo borgo antico che ha portato in scena le “Donne di Samo” nel suggestivo anfiteatro di Punta Megna. «Abbiamo accolto con piacere l’invito dell’Amministrazione comunale di Leni, in modo particolare perché l’idea del conferimento della cittadinanza all’Ammiraglio, è nata a seguito del gemellaggio tra le due comunità, oggi ancora più vicine nel nome della famiglia Pettorino». Così il Vice Sindaco Luigi Di Vaia.