Entra nel vivo con i laboratori l’Ischia and Naples International Festival of Philosophy: nelle taverne e nelle boutique si parla di sesso e rapporto con il proprio corpo
Con buona pace di Sigmund Freud, i proverbiali totem diventano totani – in ossequio alla tradizione marinara di Ischia – e il laboratorio si intitola “Totani e tabù”: è uno dei due appuntamenti in programma oggi con l’obiettivo di portare la filosofia e la psicologia tra la gente, nelle boutique e nelle botteghe del pensiero. Alle 18, la Taverna Antonio della rive droite ospita lo psicosessuologo Giorgio Espugnatore, che – insieme all’attore Leonardo Bilardi – interagirà con il pubblico muovendosi a partire dai grandi tabù che ancora insistono nella psiche umana, da quelli più ancestrali a quelli moderni, non senza qualche comprensibile momento di imbarazzo.
Entra così nel vivo la quinta edizione di “La Filosofia, il Castello e la Torre”, l’Ischia and Naples International Festival of Philosophy che si svilupperà fino a domenica 29 settembre attorno al tema di Dio, con una serie di lectio magistralis, conferenze, mostre, concerti e laboratori gratuiti e aperti al pubblico.
Non meno intrigante è l’altro laboratorio in programma oggi, martedì 24 settembre, alla boutique ‘A putechella di Ischia Ponte: a condurlo, a partire dalle 19.30, lo psicologo Francesco Impagliazzo, il titolo è “I sette vizi capitali: l’abito non fa la monaca”. Con lui, l’attrice Lucianna De Falco. Tra serio e faceto, religione, psicanalisi e teatro si intrecceranno sottolineando il rapporto tra corpo e desiderio, un rapporto messo in tensione – per antonomasia – dai vizi capitali.
Tra gli appuntamenti più importanti del festival, le lectio magistralis di Giulio Giorello (Università di Milano) sul corpo di Dio (27 settembre, ore 20.30, Castello aragonese) e di Peppe Barra (29 settembre, ore 20.30, Castello aragonese) sulle ispirazioni divine.
“La quinta edizione – spiega il direttore scientifico Raffaele Mirelli - si presenta rinnovata e dinamica. Oltre agli eventi principali, abbiamo un cuore pulsante di oltre cento conferenze aperte al pubblico. La filosofia smette di essere un tabù, legata alla credenza che chi ama essere critico sia solo un ‘soggetto’. Anzi, nel marasma di informazioni che riceviamo continuamente, riferendomi alle azioni politiche fatte sui social per puro egocentrismo e agli inutili opinionismi del saggio di turno, la filosofia si contrappone con la sua lucidità critica. Ecco perché questo festival è un piccolo miracolo, un servizio per coloro che mano esercitare corpo e animo alla vita di tutti i giorni”.