Sabato 18 al Polifunzionale di Ischia al via “Flagchain”, il progetto di cooperazione dei FLAG campani: una infrastruttura pubblica accerterà la provenienza dei prodotti. In prima linea lo chef stellato Pasquale Palamaro
La tecnologia della blockchain al servizio della tracciabilità del pescato e della cosidetta blue economy: parte dalla Campania una rivoluzione fondamentale per la sicurezza del food, tanto più importante in tempi in cui l’origine dei prodotti riveste un’importanza sempre più significativa.
Nell’ambito di un progetto di cooperazione ideato dai Gruppi di azione locale nel settore della pesca (FLAG) “Pesca flegrea”, “Litorale Miglio d’Oro” e “Sviluppo Mare Isole di Ischia e Procida” sarà presentata al Teatro Polifunzionale di Ischia sabato 18 gennaio, alle 10.30, l’idea di Flagchain, un’infrastruttura blockchain pubblica che regoli e organizzi la tracciabilità del pescato locale attraverso l’uso di applicazioni decentralizzate.
L’incontro, rivolto agli stakeholders locali e ai consumatori finali, è il primo step di un progetto ambizioso che fa leva sulla blockchain, la gigantesca banca danti condivisa a cui è possibile aggiungere man mano nuovi blocchi: il suo contenuto non è modificabile e la sua sicurezza è garantita da crittografia.
L’obiettivo primario è dunque quello di coinvolgere gli attori della filiera ittica - pescatori, ristoratori, pescherie - per implementare un sistema di elaborazione dei dati della tracciabilità e rintracciabilità della filiera che consenta di favorire la conoscenza del consumatore sulle caratteristiche del prodotto locale acquistato.
“Il futuro è nella piena tracciabilità di merci, prodotti e persone, nel rispetto inderogabile della privacy e allo scopo di migliorare la logistica e garantire qualità ed efficienze”, spiega Michele D’Ambrosio, rappresentante del progetto di cooperazione e ideatore di COOEVO, il primo protocollo di validazione dati che garantisce l’autenticità delle informazioni inserite in blockchain. “Per la prima volta, proprio in Campania, la tecnologia blockchain – aggiunge - viene utilizzata a supporto non della grande distribuzione ma delle piccole filiere locali: è solo uno degli ambiti di potenziale applicazione di uno strumento in grado di rivoluzionare la gestione dei porti e, in senso lato, del turismo”.
Ad aprire il convegno di sabato 18 il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino: “Il progetto, fortemente caldeggiato dalle amministrazioni presenti nel Flag rappresenta finalmente, insieme ad altre iniziative in cantiere e prossime alla realizzazione, un importante segnale nei confronti della filiera ittica e, più in particolare, dei pescatori ischitani e procidani. Il FEAMP è un’opportunità che va, probabilmente, meglio spiegata ai pescatori per metterli in condizione di capire le sue potenzialità. Pensare alla tracciabilità del prodotto è una priorità e tende alla valorizzazione del pescato locale”.
Sono previsti i contributi di Michele D’Ambrosio, Danilo Guida (direttore del Flag “Pesca Flegrea”), di Salvatore Velotto (presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio) e di Marco Vitale, co-fondatore e amministratore delegato di Foodchain, startup comasca nata nel 2016 proprio con l’obiettivo di tracciare materie e prodotti alimentari lungo tutta la filiera produttiva, rendendo le informazioni accessibili e condivisibili via web e dispositivo mobile a chiunque intenda consultarli, in modo del tutto aperto o con specifiche limitazioni per i soli utenti identificati.
In prima linea anche la consigliera del Comune di Ischia Carmen Criscuolo e lo chef Pasquale Palamaro, una stella Michelin con l’Indaco del Regina Isabella e da sempre attento alla tracciabilità del pescato, al punto da promuovere la partecipazione in prima persona dei pescatori agli eventi del suo ristorante: “Investire su una tecnologia in grado di garantire all’utente finale la certezza della tracciabilità – spiega Palamaro - è sempre più fondamentale. Ischia e la Campania vogliono tracciare una strada e hanno tutte le carte in regola per farlo”. Previsti inoltre gli interventi dell’eurodeputato Giosi Ferrandino e vicepresidente della Commissione per la pesca dell’Unione europea, e Nicola Caputo, consigliere del Presidente della Regione Campania De Luca con deleghe all’agricoltura, affari europei e relazioni internazionali, dei rappresentanti dei FLAG coinvolti e dei sindaci dei Comuni dell’isola d’Ischia.