Il colore del paradiso, ciascuno può immaginarselo come vuole. Certo, identificando, di solito, il paradiso con un giardino,; la tessitura cromatica di base del paradiso viene a essere, inevitabilmente, il verde.
In Europa, il verde è il colore preferito di una persona su sei, mentre il 10% della popolazione europea detesta il verde, o crede che porti sfortuna.
Pur essendo la tinta più abbondante in natura, a causa della vegetazione, il verde è stato a lungo lontano dalle tavolozze dei manufatti umani, perché difficile sia da produrre, sia da fissare.
Quest’instabilità chimica ha fatto associare il verde a ciò che è mutevole, effimero e volubile: infanzia, amore, fortuna, speranza, caso, gioco, denaro. Solo a partire dal Romanticismo, il verde viene identificato definitivamente come il colore della Natura, e quindi della salute, della pulizia, della libertà, dello sport, dell’ecologia, tanto che ai giorni nostri, questa tinta si vede investita addirittura della “mission impossible di salvare il pianeta.
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