Flash mob nel borgo per rilanciare l’antico baratto tra contadini e pescatori
Riscoprire le tradizioni, rilanciare le pratiche d’un tempo: così la lunga vigilia della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, evento-clou nell’estate dell’isola d’Ischia, è partita nel segno di “Acala ‘o panaro”, un allegro e variopinto flash mob che ha animato il borgo storico di Ischia Ponte richiamando l’antica pratica del baratto tra contadini e pescatori, interpreti delle due anime dell’isola, che attraverso il celebre “cala cala” si scambiavano i prodotti in eccedenza.
Domenica sera, dalle 21, grandi e piccini si sono così dotati dei cesti intrecciati a mano, prodotti d’artigianato che sopravvivono energicamente all’era del “made in China”, esponendoli ai balconi o portandoli per mano nel dedalo di vie dell’antico borgo di Celsa.
L’evento, a cura della Borsa Verde 3.0 (una community fondata da Luciana Morgera che, attraverso il baratto “a cattiveria zero” promuove sull’isola scambi intelligenti di ortaggi, frutta e pane fatto in casa) e in collaborazione con la comunità di Ischia Ponte, ha coinvolto centinaia di persone. “E’ stata una grande festa della tradizione, che ha saputo esaltare l’identità dell’isola, filo conduttore della nostra Festa”, spiega il direttore artistico Pietro Di Meglio.
La Festa prosegue con concerti, eventi di sensibilizzazione ambientale con l’area marina protetta, conferenze e laboratori per bambini, in attesa naturalmente della serata del 26 luglio, quando ci saranno la sfilata delle cinque barche allegoriche, raccontate dall’attore Giancarlo Giannini, e l’attesissimo spettacolo dell’incendio del Castello aragonese.