Il Piedirosso è un vino campano che sta riscuotendo molto successo. Sulla scia ‘modaiola’ dei rossi leggeri, ecco che il Piedirosso torna in auge, pronto a sfoderare a tavola raffinatezza e attitudine agli abbinamenti cibo-vino più arditi. Al passo con la planetaria tendenza all’alleggerimento in cucina, il Piedirosso si dimostra all’altezza della situazione, dando vita a vini immediati e piacevoli.
Il suo nome dialettale, Per’ e palummo, deriva da una peculiarità morfologica del rachide: il colore rosso dei pedicelli legati agli acini ricorda, infatti, la tinta della zampa dei colombi. Il Piedirosso ha origini antichissime ed era già noto ai tempi della Campania felix di Orazio e viene decantato nel Naturalis Historiae di Plinio.
Dopo l’Aglianico, è il vitigno a bacca rossa più diffuso in Campania, coltivato in diversi areali regionali, come nel Sannio beneventano, nella provincia di Caserta e in quella di Napoli con una notevole espressività nella denominazione Vesuvio e in quella Campi Flegrei. Ed è proprio nell’areale flegreo che trova un’ottimale produttività, sia in termini numerici, sia in termini di caratterizzazione. Vitigno potenzialmente elegante e dai tannini poco evidenti, si trova vinificato in purezza o in uvaggio con altri vitigni locali, più ribelli come l’Aglianico (in passato il blend tipico campano era proprio l’unione tra due vini, utilizzato ancora oggi in alcune denominazioni).
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Il Piedirosso è dotato di grande acidità e buon potere alcoligeno, ma la sua principale peculiarità è l’estrema delicatezza dei tannini, caratteristica che gli consente anche di essere abbinato a svariate portate di mare. Data la sua piacevolezza e la sua espressività olfattiva, si presta ad essere servito con una temperatura di servizio anche di 14 gradi, al pari di un bianco molto strutturato.
Il Piedirosso si rivela quindi un vino ‘salvavita’ nell’abbinamento, versatile con piatti che coniugano l’acidità del pomodoro con le note iodate di mare come i Paccheri al Baccalà o Polipetti in Cassuola. Ben si abbina con la delicatezza delle carni bianche. Vincente è la liaison con i legumi, e di conseguenza con piatti tipici della tradizione mediterranea come Pasta e Fagioli oppure Pasta e Fagioli con le Cozze, e perché no, con la Parmigiana di Melanzane, Zuppetta di Mare, ma soprattutto il Baccalà, con il quale va bene ‘in tutte le salse’.