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Il roccocò nella tradizione napoletana

Cucina e Tradizione
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La ricorrenza dell’8 dicembre è particolarmente sentita in Campania dove si festeggia con processioni, fuochi a mare, messe cantate. In questo senso, un luogo molto suggestivo è Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, dove si svolgono due eventi della tradizione popolare tra folklore e religione: la voce di ”Fratièlle e surèlle” e gli emozionanti “fuocaracchi”.

A Torre del Greco, dal 1862, si festeggia con una processione il ricordo di un evento miracoloso: l’eruzione del Vesuvio sconvolse la città, in quell’occasione i torresi fecero un voto alla Madonna, la lava arrestò improvvisamente e prestando fede alla promessa fu costruito un grande carro con la statua dell’Immacolata Concezione che, ancora oggi, viene portato in processione per le vie del centro storico.

A Napoli il culto dell’Immacolata Concezione è stato sempre molto vivo, ne è l’esempio l’obelisco in marmo di Piazza del Gesù a lei dedicato. Si svolge, infatti, in questo giorno una tradizionale cerimonia che omaggia con un fascio di fiori.

La Tradizione del Roccocò
Credenti o meno, il giorno dell’Immacolata rappresenta un’occasione per scoprire le tradizioni e i festeggiamenti, dove la fede e l’arte si fondono nello scenario natalizio partenopeo, ed è proprio in questo scenario che s’insinua una fervida tradizione culinaria, la quale vede protagonista di questa festività un dolce molto amato dalle famiglie napoletane: il roccocò!

Forse non tutti sanno che il roccocò è il dolce che chiude il pranzo delle famiglie napoletane in occasione dell’8 dicembre -e che poi- accompagna tutto il periodo delle feste natalizie.

Vengono spesso venduti insieme a raffiuoli, mustaccioli e susamielli, altri dolci tipici della tradizione gastronomica natalizia partenopea. I roccocò sono dolci tipici napoletani cotti al forno, caratterizzati dalla presenza delle mandorle e di spezie varie, le quali conferiscono un sapore unico.

La prima ricetta dei roccocò, risale al 1320. Furono le monache del Real Convento della Maddalena a prepararli in primis.

Il termine roccocò deriva dal francese “roccaille” ed è stato attribuito in relazione alla forma barocca che ricorda una conchiglia arrotondata e per tradizione, l’8 dicembre vengono consumati di norma alla fine del pranzo dell’Immacolata.

È un biscotto particolarmente duro quindi può essere ammorbidito bagnandolo nel vermouth, nello spumante, nel vino bianco o nel Marsala. Mangiato da solo, può essere accompagnato ad un buonissimo passito.