Alle nove in punto di lunedì in Albis 25 aprile sul sagrato della Chiesa Madre di Casamicciola - la Parrocchia di Santa Maria Maddalena costruita nel 1896 dopo il terremoto del 28 luglio 1883 e che dal 1966 è anche Basilica Pontificia - si ritroveranno, accolti dal Parroco, Can Filippo Caputo, il Sindaco di Casamicciola, il Comandante dei Vigili Urbani, il Maresciallo dei Carabinieri ed i due Priori delle Congreghe di Santa Maria della Pietà e di Sant’Anna con una rappresentanza dei loro iscritti. E naturalmente i fedeli.
Staranno lì per iniziare il pellegrinaggio a Lacco Ameno di ringraziamento a Santa Restituta, la Martire Cristiana del IV secolo Patrona dell’isola d’Ischia, per aver liberato l’isola d’Ischia dal colera nel 1837. E’ un pellegrinaggio di ringraziamento, un “voto collettivo” espresso in maniera del tutto informale dalle sei Comunità amministrative dell’isola (Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Barano e Serrara-Fontana) che non trova riscontro negli archivi comunali o in quelli della Diocesi d’Ischia. Un esempio di “tradizione orale” al quale non ha potuto dare una data certa nemmeno il più autorevole storico della Diocesi d’Ischia, Mons. Pasquale Polito (1907-1994) che nel suo libro “Lacco Ameno, il paese, la protettrice, il folklore” (1961) la chiama “la processione di penitenza che il lunedì dopo Pasqua muove da Casamicciola verso Lacco Ameno” e la fa scaturire “da un fatto luttuoso per l’isola. Alcuni si riportano alla peste del 1656 altri al colera o del 1837 o del 1854” ma essendo state le sei Municipalità costituite solo nel 1806 Mons. Polito protende per l’epidemia di colera o del 1837 o del 1854.
“Tutta l’isola si obbligò per voto a compiere ogni anno il pellegrinaggio alla Chiesa di S. Restituta e per l’adempimento i sei Comuni fissarono concordemente la settimana dopo Pasqua. Forse perché in quei giorni era scoppiata o cessata la calamità; forse perché la popolazione allora in gran parte agricola era più libera dai lavori dei campi; forse per altre ragioni non giunte fino a noi” scrive Mons. Polito che sottolinea anche l’ordine di precedenza: lunedì Casamicciola, martedì Ischia, mercoledì Barano, giovedì Serrara-Fontana,venerdì Forio, sabato Lacco Ameno. Poi con il passare del tempo e le difficoltà di compiere a piedi chilometri e chilometri “fecero apparire ai Comuni più lontani assai gravoso l’adempimento del voto” così il voto è stato mantenuto soltanto dai Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno con l’unificazione della data.
“Casamicciola continua a tener fede ai suoi impegni. Ogni anno il lunedì dopo Pasqua piova o faccia bel tempo il voto si adempie. Quando l’inclemenza del tempo impedisce il pellegrinaggio a piedi il Parroco e il Sindaco si portano a Lacco in vettura in rappresentanza del popolo” scrive Mons. Polito che rimarca anche nel suo libro l’amore “di descrivere diffusamente questo secolare pellegrinaggio nella speranza che non venga mai a mancare e che non si apportino innovazioni”. Speranza esaudita finora.
La processione parte dalla Parrocchia di S. Maria Maddalena. Aprono il corteo i gonfaloni delle Confraternite di S. Maria della Pieta e di S. Anna con i rispettivi fratelli in sacco e mozzetta. Quelli della Congrega di S. Maria della Pietà con i loro abiti in azzurro e quelli di S. Anna in verde. Segue il clero, il sindaco, gli amministratori comunali ed i rappresentanti delle forze dell’ordine e poi i fedeli. Il corteo procede per Via Principessa Margherita poi lungo la strada litoranea per recarsi alla Chiesa Parrocchiale di Maria Annunziata in Via Eddomade a Lacco Ameno situata nelle vicinanze dell’Ospedale Anna Rizzoli dove viene accolto dal Sindaco e dal dal Parroco di Lacco Ameno e dai fedeli lacchesi per proseguire insieme per il Santuario di Santa Restituta dove il Parroco di Casamicciola celebra la messa di ringraziamento.
Al termine della messa il corteo oggi si scioglie mentre fino a qualche decennio fa proseguiva per il ritorno a Casamicciola per il viottolo di Via Pendio per raggiungere il Santuario di Maria Immacolata alla Gran Sentinella.
La fedeltà a questo voto di ringraziamento a Santa Restituta è molto sentita nelle due Congreghe di Casamicciola particolarmente dai confratelli della Congrega e Monte di Sant’Anna che ha sede da secoli della Chiesa di San Pasquale Baylon dove si venera anche S. Anna in località San Pasquale in quella che un tempo era la “via Cittadini” di Casamicciola.
Oreste Razzano, l’attuale Priore della Congrega e Nicola Morgera, quest’ultimo discendente del “Parroco Santo” Don Giuseppe Morgera (1844-1898), curano particolarmente la “rappresentanza” della loro Confraternita alla processione del lunedì in Albis anche per ricordare l’importanza storica del loro sodalizio religioso, uno dei più antichi dell’isola risalente al XVII secolo, che custodisce una tela raffigurante San Giovan Giuseppe della Croce, l’altro Patrono dell’isola d’Ischia, del 1734 e che ha bisogno di essere restaurata.
“Ma siamo rimasti in pochi a curare l’amministrazione della Chiesa e della Congrega e non abbiamo i fondi per il restauro della tela che comunque resta al patrimonio inalienabile della nostra chiesa che fu edificata dai discendenti di San Giovan Giuseppe, la famiglia Corbara, mentre il fratello del Parroco Santo Don Giuseppe Morgera, Antonio,ne fece la sede perenne della Confraternita nel 1889” ci dice Nicola Morgera, 74 anni, con l’invito “ai giovani a continuare le tradizioni dei nostri padri”.