Il bianco delle pareti con il riverbero del sole che si fonde con il blu del mare! Non sono i versi di una poesia, ma sicuramente un qualcosa di poetico avvolge la storia della Chiesa del Soccorso. Pochi sono i posti che riescono ad emozionare l’anima :il Soccorso è sicuramente uno di questi.
Arrivando da Ischia Porto dopo la discesa di Cavallaro questo capolavoro non rimane inosservato, e se siete fortunati ad essere li quando il sole si adagia nel mare preparatevi ad un emozione da ricordare: il matrimonio tra sole e mare!
A picco sul mare interamente bianca, dedicata a Santa Maria della Neve, unitamente al Torrione, la chiesa del Soccorso e' il simbolo della cittadina di Forio e d’uno dei più singolari risultati architettonici dell'isola d’Ischia. Ricostruita dopo il terremoto del 1883, la chiesa in origine era un antico convento agostiniano, poi soppresso da Papa Innocenzo X.
La sua posizione ed il suo fascino sono stati immortalati da tantissimi pittori che hanno fatto conoscere Forio in tutto il mondo. Non sono tanti i posti dove si coniugano cosi armonicamente arte e profano: posso ricordare sicuramente la Chiesa di Nossa Señora d'Ajuda ad Arrajal ,in Brasile, che ho avuto la fortuna di ammirare , ma con il mio caro amico Salvatore ci trovammo d’accordo che il Soccorso è unico, sicuramente l’angolo più bello di Forio, dove si respira un atmosfera magica: Punta Imperatore da un lato, Punta Caruso dall'altro e davanti il blu senza confini che disegnano la chiesa come la prua di una nave che ,maestosa, domina l’immenso del mare
Alle prime luci dell’alba si possono ammirare i pescatori che lasciano il porticciolo con i loro gozzi e prendono il largo, tradizione vuole che all’altezza della chiesa lo sguardo vada all’insù per un saluto di buon auspicio, perché tra i pescatori e la chiesetta vi è un legame particolare.
La storia narra di un racconto leggendario secondo cui il Crocifisso ligneo fu portato nella chiesa da marinai costretti da una forte tempesta ad ancorare nella baia sottostante la loro nave diretta in Sardegna. Quando il mare si calmò, i marinai tornarono a riprendere la scultura, ma non riuscendo ad uscire dalla chiesa dopo tre tentativi si arresero e la lasciarono lì.
Oggi questo angolo magico è meta di turisti che ammirano estasiati la moltitudine di colori che vengono esaltati dal sole e dal mare , dalla sinuosità delle onde che con quel movimento a fisarmonica accarezzano i massi giganti che la proteggono dalla base . Ogni anno la Chiesa del Soccorso viene scelto dai giovani sposi per il SI più bello, un luogo che unisce gli innamorati che si giurano amore eterno seduti sui tipici sedili di pietra rivestiti di piastrelle maiolicate e sull’esempio di Ponte Milvio a Roma “chiudono” i lucchetti dell’amore accarezzati dalla brezza del mare lanciando le chiavi il più lontano possibile.
Il Piazzale è meta di importanti appuntamenti culturali durante l’anno ma la manifestazione più emozionante di sempre è stata sicuramente quella del 5 Maggio 2002 quando Papa Giovanni Paolo II celebrò la Santa Messa durante la sua visita sull’isola. Un giorno che in tutti gli ischitani evoca ancora una grande commozione, e per ricordare questo storico appuntamento un maestoso ulivo centenario fu piantato con la solenne benedizione dell’indimenticabile Pontefice
A tutti i turisti oltre al caloroso benvenuto sulla nostra isola il consiglio è quello di concedersi del tempo da dedicare a quest’angolo di paradiso e lasciare che lo sguardo percepisca quello che questa penna non può trasmettere perché come diceva Lucio Battisti ,che la Chiesa del Soccorso la visitò da sconosciuto,
Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi… emozioni…