Dopo la sbornia della recentissima vittoria del Palio di Sant’Anna, l’associazione PIDA Premio Internazionale Ischia di Architettura, ritorna con il suo strumento preferito per immaginare l’isola del futuro, il workshop di progettazione.
La mortale ferita inferta dal terremoto di magnitudo 4.0 con epicentro nella frazione del Maio del Comune di Casamicciola terme dello scorso 21 agosto impone una profonda riflessione nella società civile che chiama in particolare gli architetti a svolgere un ruolo cruciale nel progettare e guidare il cambiamento necessario al fine di restituire nel più breve tempo possibile un futuro in quelle aree capace di trasformare la tragedia in risorsa.
Questo il tema del workshop di progettazione di quest’anno dal titolo “Protopia Maio”, ovvero la ricostruzione delle aree maggiormente colpite dal sisma che impongono l’abbattimento e la ricostruzione degli edifici (nucleo di circa 2ha nella zona rossa del Maio di Casamicciola).
Lo slogan Protopia Maio nasce da un’articolo pubblicato su Repubblica dove si cita la riflessione di Michael Shermer (editore di "Skeptic" e collaboratore di Scientific American) che in un articolo su Quarz intitolato “Le utopie hanno fallito, meglio le protopie” si chiede: "Visto il fallimento delle utopie dimostrato dalla storia dell'ultimo secolo, come possiamo rimpiazzare l'idea di utopia? Una delle risposte può essere trovata in un neologismo: la protopia. Si tratta di una serie di progressivi passi verso il miglioramento, non la perfezione".
Come ha spiegato Kevin Kelly: "Protopia è uno stato che è meglio oggi di ieri, anche se potrebbe essere anche un pochino meglio. La protopia è più difficile da visualizzare (rispetto all'utopia). Perché contiene anche nuovi problemi oltre a nuovi benefici". "Il progresso protopico descrive i giganteschi passi avanti degli ultimi secoli: la riduzione delle guerre, l'abolizione della schiavitù, l'abolizione di tortura e pena di morte, il suffragio universale, la democrazia liberale, i diritti civili e le libertà, i matrimoni omosessuali, i diritti degli animali. Sono tutti successi protopici, nel senso che avvengono un passetto alla volta. Un futuro protopico è realizzabile". La ricerca di risultati protopici e non utopici sono alla base dell’approccio dell’associazione PIDA, capofila nell’organizzazione dell’evento.
Vedrà partecipare 4 gruppi di laureandi selezionati e guidati da docenti della facoltà di Architettura di Napoli Federico II, Roma Tor Vergata, Politecnico di Bari e D’ARCH di Palermo, ai quali si affiancheranno geologi dell’INGV, ingegneri dell’ANIAI esperti nella ricostruzione post-sisma, tecnici bioclimatici del network CasaClima ed esperti in progettazione partecipata. Come risultato si avranno quattro soluzioni progettuali da proporre alla comunità.
La location prevista per lo svolgimento del workshop è il Castello del Piromallo sito nel Comune di Forio dal 10 al 15 settembre.
A dirigerlo sarà appunto l’architetto Atsushi Kitagawara, professore presso l’Università delle Arti di Tokyo. Titolare dello studio Atsushi Kitagawara Architects.
Nasce nel 1951 nella Prefettura di Nagano, nel 1982 Fonda la Atsushi Kitagawara Architects., nel 2007 inaugura la sede europea di Atsushi Kitagawara Architects a Berlino.
Scelto dal comitato organizzatore per le sue grandi doti di progettista e per l’esperienza nella costruzione di edifici ad alta resistenza antisismica (in Giappone si progettano grattacieli che resistono ad una magnitudo maggiore di 7.5). Nella sua carriera internazionale è stato, tra l’altro, produttore architettonico del Padiglione giapponese (tra l’altro antisismico) in occasione dell’EXPO MILANO nel 2015, che si è aggiudicato la medaglia d’oro e il primo posto tra i 120 padiglioni di tutto il mondo. È uno degli architetti più rappresentativi in Giappone e, accanto ai lavori per i propri committenti, ha instaurato numerose partnership sia pubbliche che private.
RICONOSCIMENTI: Diversi premi dell’AIJ (Architectural Institute of Japan), Gold Medal ARCASIA Award, Grand-Prix Kenneth F. Brown Architecture Design Award, Bessie Award, Togo Murano Award, Primo Premio agli IA Awards in Italia, Primo Premio al JIA Grand Prix, Japan Library Architecture Award. Nel 2010 è stato inoltre insignito del Japan Art Academy Prize.
Tra i progetti recenti dello studio Atsushi Kitagawara Architects figurano: il progetto Baselworld MIKIMOTO, Extension of Nakamura Keith Haring Collection Art Museum, Hotel Key Forest Hokuto, Kobuchizawa Station and Plaza, la nuova sede e lo stabilimento di Nakanishi Inc., Tokyo College of Transport Studies. I progetti relativi al grattacielo per la riqualificazione del distretto di Shibuya nel cuore di Tokyo, Osaka Gakuin Daigaku University Campus, il centro di apprendimento della Hosho Gakuen High School sono in corso di realizzazione. In linea con la sua proposta di un nuovo approccio all’architettura urbana, la zona del Parco Ueno, con una superficie di 800,000 m2, inclusi diversi centri culturali come la Tokyo National University of Fine Arts, il National Museum e il Museum of Western Art, è destinata a far nascere a Tokyo un centro urbano delle arti e della cultura di levatura mondiale.
Il portfolio “ATSUSHI KITAGAWARA ARCHITECTS” è stato pubblicato dall’editore tedesco JOVIS nel 2013. Dal 2018, il Centre Pompidou / Musée National d’Art Moderne di Parigi espone 27 opere d’arte (disegni e modelli concettuali) di Atsushi Kitagawara nella sua collezione pubblica.
L’architetto esporrà i suoi lavori in una Lectio Magistralis la sera di venerdi 14 settembre presso la torre del Guevara ad Ischia. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il programma dettagliato delle giornate tra il 13 ed il 15.