Un sopralluogo nella “zona rossa” di Casamicciola nella mattinata e, a seguire, le prime lezioni per approfondire la conoscenza dell’isola e in particolare dell’area colpita dal terremoto del 21 agosto 2017.
E’ iniziato oggi il workshop del PIDA, Premio Internazionale di Architettura, che si svolgerà ad Ischia fino al 15 settembre. “Protopia Maio” è il titolo prescelto per questa decima edizione, che ha voluto dedicare il workshop annuale solitamente focalizzato su tematiche locali alla possibile ricostruzione della zona del Maio, epicentro del sisma. Nei prossimi giorni, 32 studenti delle Università di Palermo, “Federico II” di Napoli e di Roma Tor Vergata , divisi in tre gruppi, progetteranno la rinascita urbanistica di tre microaree della zona terremotata. A seguirli in questo percorso sono l’ esperto di fisica della crosta terrestre e ricercatore dell’INGV, Giovanni Iannaccone, e l’urbanista esperto di progettazione partecipata, Corrado Minervini, con la consulenza per la parte ingegneristica della Facoltà di Ingegneria dell’Università “Federico II” di Napoli e dell’Ordine degli Ingegneri e il supporto degli esperti del network Casaclima, che si occupa di progettazione biclimatica-
A coordinare l’attività di tutti i gruppi di lavoro, ospiti dell’accogliente Tenuta Piromallo nel verde della campagna di Forio d’Ischia, è il professor Atsushi Kitagawara, architetto ben noto a livello internazionale, vincitore tra l’altro della medaglia d’oro per la progettazione del padiglione del Giappone all’Expo di Milano, realizzato con criteri antisismici. Sarà lui a tenere la Lectio magitralis sul Castello Aragonese giovedì 13 settembre, nella prima serata delle premiazioni, che vedranno anche quest’anno protagonisti i progetti di alberghi e spa partecipanti al concorso internazionale del PIDA.
“E’ grazie al lavoro svolto in questi primi dieci anni di vita del Premio e alla credibilità che abbiamo acquisito anche negli ambienti accademici – ha dichiarato il fondatore e presidente dell’Associazione PIDA, Giovannangelo De Angelis – oltre che alla riconosciuta capacità attrattiva della nostra isola, che siamo riusciti a riunire a Ischia per il workshop professionalità di così alto profilo interessate e disponibili a progettare la ricostruzione dell’area duramente colpita dal sisma.
Un contributo impagabile, di grande qualità, che mettiamo a diposizione delle amministrazioni locali e degli enti deputati a gestire la fase della ricostruzione. L’obiettivo del nostro workshop annuale, fin dalla prima edizione, è stato di restituire all’architettura il ruolo fondamentale che le appartiene nella pianificazione urbanistica, nello sviluppo dei territori e, dunque, nel promuovere la qualità della vita delle persone. E ci sembra che questa finalità sia quanto mai attuale rispetto al processo di ricostruzione e rinascita dopo il sisma”.