Il Comune di Ischia, l'unico fra i sei ad avere il titolo di "Città", si estende per circa 9 Km2 nella parte orientale dell'isola. Conta una popolazione di 18.896 abitanti. L'altitudine media è di 70 metri. Il territorio viene diviso in due toponimi principali: Ischia Porto, anticamente denominato "Villa dei Bagni" per la presenza di diverse terme e Ischia Ponte, l'antico "Borgo di Celsa". Altri quartieri sono S. Michele, S. Antuono, Campagnano, l'Arso, S. Alessandro.
Il Monumento-Simbolo è il Castello Aragonese detto così perché durante la dominazione aragonese (secolo XV) raggiunse il massimo splendore. Il Castello Aragonese con gli scogli di S. Anna è uno dei più bei ambienti naturali del mondo.
Conrad Haller era un mercante svizzero che viveva a Napoli negli anni '20 del 1800 e faceva parte di quella nutrita colonia di commercianti e banchieri svizzeri che caratterizzava l'economia del Regno di Napoli fra i quali i banchieri Meuricoffre ed i commercianti Gutteridge e Caflisch Haller scrisse il suo "Tableau topographique et historique des isles d'Ischia, de Ponza, de Vandotena; du cap de Misène et du mont Pausilipe" nel 1822 e lo firmò "Un Ultramontain" . E'stato sempre citato così fino a quando Paul Buchner (1886-1978) nel suo libro "Gast auf Ischia" (Ospiti ad Ischia) del 1968, la cui prima edizione italiana si deve al prof. Nicola Luongo nel 2002, scopre che si tratta proprio di Haller.
Il "ragguaglio" di Haller è un testo fondamentale per scoprire le isole partenopee e ponziane dal quale emerge che Ischia, la più grande con i suoi 46 Kmq., è la sua preferita perché "è il punto centrale di un paradiso terrestre" (pag.40 dell'edizione in italiano a cura del Circolo Sadoul del 1998).
"Dall'alto del Castello d'Ischia l'isola si presenta sotto un aspetto vario e interessantissimo. La piccola montagna di Campagnano che domina su questo castello e forma l'estremità meridionale dell'isola, è coltivata fin sulla cima ed è ornata da gruppi di abitazioni rurali; questa montagna, in un susseguirsi di piccole colline arrotondate, con i suoi vigneti e frutteti, si riattacca alla declività meridionale dell'Epomeo"
"... La piccola pianura del Borgo d'Ischia, bagnata dal mare e circondata ad occidente dall'alta distesa di lava dell'Arso e da un susseguirsi di colline che la proteggono dalla violenza dei venti, è quanto mai favorevole alla vegetazione di piante assuefatte a un clima caldo, sicché
vi abbondano melegranate, limoni, arance, fichi ed ogni altra specie di frutti..." .
"... Segue il monte e il pendio delle coste, a poca distanza dal mare che, per brevi tratti, gli splenditi vigneti ci nascondono. Sulla sinistra il cammino è fiancheggiato da un'interrotta selva cedua di castagni. Adesso entriamo sul territorio di Casamice o Casamicciola".