Mancata consegna della Pec: casella inibita alla ricezione perché piena. La notifica è
ugualmente valida?
Immagina di aver subito un pignoramento per una cartella esattoriale o per un decreto ingiuntivo che ritieni di non aver mai ricevuto. Il creditore invece ti mostra la prova della notifica effettuata sulla tua casella di posta elettronica certificata (Pec).
Il messaggio emesso dal gestore della Pec dice però che non è stato possibile consegnarti la mail perché la casella è inibita alla ricezione in quanto piena. A tuo avviso questa è la dimostrazione della irregolarità del procedimento di notifica e anche del pignoramento.
Di diverso avviso, ovviamente, il creditore secondo cui se davvero così fosse si potrebbe fraudolentemente evitare di scaricare la posta dalla propria casella per non ricevere più notifiche. Resti tuttavia della tua opinione: sopra di tutto viene il diritto alla difesa, il quale implica una effettiva conoscenza dell’atto. Chi ha ragione. In caso di Casella pec piena, che succede? Sul punto è intervenuta ieri la Cassazione [1]. Ecco cosa hanno detto i giudici.
Non succede di rado che chi, per legge, è obbligato ad avere una Pec dimentica di controllare la propria casella e le eventuali notifiche che su di essa vengono inviate da parte della pubblica amministrazione o dei privati. Sulla Pec può essere notificata non solo una multa o un accertamento fiscale dell’Agenzia delle Entrate ma anche una cartella di pagamento o un atto giudiziario come una citazione, un decreto ingiuntivo, un atto di precetto, una sentenza di condanna.
Chiaramente il destinatario dovrebbe avere tutto l’interesse a verificare giornalmente se, sul proprio account certificato, sono arrivate email importanti. Eppure c’è chi preferisce fare come lo struzzo e non vedere.
Questo ovviamente non lo mette al riparo dalle conseguenze legali. Ma per il troppo disinteresse verso la propria Pec può capire di esaurire lo spazio a disposizione (i “giga” che concede il gestore) e di non poter più ricevere altre Pec.
Se, pertanto, qualcuno dovesse inviare una Pec in una casella già piena e ricevere così il messaggio che conferma l’impossibilità a consegnare l’email tale notifica sarebbe da ritenersi valida? Cosa stabilisce la legge in caso di casella Pec piena?
Secondo la Cassazione, la notificazione a mezzo Pec (posta elettronica certificata) si ha pereseguita nel caso in cui la mancanza di diligenza del destinatario abbia impedito il regolare completamento del procedimento di consegna del messaggio.
Il che succede proprio quando la casella di posta è piena. come già chiarito in passato dalla stessa Cassazione [2] il titolare dell’account di posta ha infatti il dovere di assicurarsi il corretto funzionamento della casella postale, attraverso l’uso di dispositivi di vigilanza adeguati ed un controllo costante e prudente della posta in arrivo, compresa quella classificata dal programma gestionale come posta indesiderata.
Quindi non è possibile opporre scuse (peraltro ormai abbastanza consuete come):
- ho perso le chiavi di accesso alla mia casella Pec (bisogna sempre conservare a memoria o in un luogo sicuro la password o l’indirizzo dell’email; in ogni caso sono sempre previste delle procedure per consentire agli smemorati di recuperare le chiavi di accesso);
- ho affidato al mio commercialista l’incarico di aprire e gestire la casella Pec ma lui non mi ha mai detto nulla (ciascuno è responsabile della propria Pec, anche se ne affida a terzi la gestione);
- ho ricevuto la notifica della Pec nella casella dello spam, per cui non ne ho potuto prendere visione (il titolare della Pec deve controllare giornalmente anche nella casella della posta indesiderata);
- il computer era in assistenza e non ho potuto controllare la posta certificata (si può controllare la Pec da qualsiasi computer e ora anche da smartphone);
- per un guasto alla luce sono rimasto senza elettricità in casa per tre giorni e mi è sfuggita la scadenza (anche in questo caso ci sono tante possibilità di collegarsi alla propria Pec da qualsiasi luogo e dispositivo);
- ho ricevuto, nella stessa giornata, un messaggio di posta elettronica certificata particolarmente pesante da occupare tutti i giga. Per cui non ho avuto neanche il tempo di andare a cancellare la posta arrivata e poter ricevere le altre email (non bisogna mai ridursi all’ultimo minuto e lasciare sempre spazio a sufficienza nell’account per non rimanere completamente privi di giga);
- non sapevo come si libera lo spazio dalla casella di Pec (ciascuno deve curare in modo diligente la propria Pec andando a cancellare i messaggi vecchi, anche giornalmente).
note
[1] Cass. sent. n. 12451/18 del 21.05.2018.
[2] cfr. Cass. sent. n. 31/17, n. 23650/16, n. 13917/16.