Su sollecitazione del Vice Sindaco Salvatore Pace, è stata approvata una delibera di Giunta che predispone un piano di esecuzione delle misure da adottare a sostegno delle attività per il contrasto e la lotta al bracconaggio.
Sono stati così accolti, dall'Ente di Piazza Matteotti, gli appelli delle principali associazioni di protezione degli animali per sostenere le azioni antibracconaggio nel territorio della città metropolitana, soprattutto per le specie protette dalla normativa internazionale e nazionale. Le associazioni hanno infatti chiesto ed ottenuto che la città Metropolitana agisse immediatamente con una propria azione per garantire l'attuazione nella provincia di Napoli del Piano d’azione nazionale.
Nel Piano esecutivo approvato oggi la Città Metropolitana ha previsto:
> 1) il potenziamento del contrasto diretto alle attività illegali contro gli uccelli selvatici;
> 2) il potenziamento del contrasto indiretto;
> 3) la prevenzione;
> 4) il monitoraggio dell’attuazione del piano;
> 5)l'avvio di attività di comunicazione volte a favorire la cultura della protezione dell'ambiente e delle specie protette.
La Città metropolitana darà ulteriore incarico alla propria Polizia di reprimere gli illeciti contro la fauna attraverso iniziative concrete per far sì che l’azione di contrasto dei reati contro la fauna si rafforzi nel prossimo futuro.
Previsti interventi mirati, che favoriscano la sinergia tra i diversi corpi di vigilanza, inclusi i nuclei di guardie volontarie.
Soddisfazione è stata espressa del Vice Sindaco Metropolitano Pace per il consenso generale ricevuto da tutte le forze politiche presenti in Consiglio.
"Siamo i primi in italia - ha ricordato Pace - a dare attuazione consapevoli anche della particolare collocazione che abbiamo grazie al cosiddetto canale di Procida che rappresenta il percorso privilegiato nel nostro paese per i flussi migratori.
Ringraziamo tutte le associazioni ambientaliste che hanno offerto il loro contributo e sostegno alla predisposizione del nostro piano di azione".
NOTA
Si ricorda che in Campania vengono individuate aree in cui il bracconaggio risulta particolarmente intenso, le coste, le isole del Golfo di Napoli ed il litorale domitio, dove soprattutto nel periodo migratorio vengono compiute vere e proprie stragi di animali protetti ad opera di bracconieri spesso contigui alla criminalità. In Campania è anche ancora molto diffusa l’usanza di detenere in gabbia cardellini e altri fringillidi alimentando forme di prelievo e traffici illegali in parte gestiti dalla criminalità organizzata”.
Più in generale si ritiene che un diffuso malcostume venatorio, l’insofferenza alle regole ed anche interessi economici alla base, ad esempio, della cattura e commercio billegali di fauna selvatica rappresentano i fattori che determinano in tutta la Campania un alto tasso di bracconaggio. Lungo il litorale domitio, ad esempio, il prelievo illegale degli uccelli acquatici viene praticato su terreni sotto il controllo di famiglie riconducibili a clan camorristici. Inoltre, i sequestri di armi clandestine con matricola abrasa di origine furtiva testimoniano il forte interesse della criminalità organizzata su alcune attività illecite contro gli uccelli selvatici.
Che cos'è Il PIANO DI AZIONE PER IL CONTRASTO DEGLI ILLECITI CONTRO GLI UCCELLI SELVATICI
Il 30 marzo 2017 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato con l’Accordo 37/CSR il Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici. Il Piano è stato pubblicato in G.U. Serie Generale n.120 del 25 maggio 2017. Si tratta di una necessaria e concreta risposta al preoccupante fenomeno del bracconaggio ai danni degli uccelli selvatici, anche tenuto conto degli impegni assunti in sede comunitaria ed internazionale. Il Piano è frutto di un lungo lavoro di concertazione con tutte le parti coinvolte: amministrazioni pubbliche, portatori d’interesse e comunità scientifica.
Il Piano delinea le azioni che Ministeri, Regioni, Organi di vigilanza, ISPRA e portatori d’interesse si impegnano ad attuare per il contrasto agli illeciti contro gli uccelli selvatici e più in generale il patrimonio faunistico. Il Piano è articolato in 32 azioni, ripartite in cinque aree di intervento: contrasto diretto (11), contrasto indiretto (9), prevenzione (5), monitoraggio (5) e cabina di regia (2). Particolare rilevanza assumono l’impegno a un maggiore coordinamento degli interventi, il rafforzamento dei controlli da parte dei Carabinieri Forestali e dei Corpi di Polizia Provinciali, un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.