Ischia News ed Eventi - Forio d'Ischia, coinvolta nell'Interrogazione parlamentare sulla raccolta e la gestione dei rifiuti

Forio d'Ischia, coinvolta nell'Interrogazione parlamentare sulla raccolta e la gestione dei rifiuti

La rinomata spiaggia della Chiaia, divenuta luogo di raccolta rifiuti

Ambiente
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È giunta in Parlamento la questione rifiuti di Ischia, precisamente del Comune di Forio, grazie all'interrogazione parlamentare, presentata dall'onorevole Elisabetta Zamparutti e co-firmata da Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci e Maurizio Turco (parlamentari del Partito Democratico, gruppo Radicali) ed inviata all'Onorevole Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; a Gianfranco Galan, Ministro per i Beni e le Attività culturali; a Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo.

Soddisfatto Gennaro Savio, autore dei vari servizi giornalistici su Forio d'Ischia. Secondo le testimonianze raccolte uno dei comuni più verdeggianti dell'isola d'Ischia rischiava di diventare una vera pattumiera a cielo aperto.

Non esistendo un'apposita zona di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, infatti, le operazioni di raccolta avvengono sull'isola, davanti ai numerosi residenti e turisti, nei pressi dell'ex SS 270, tra il campo sportivo di Panza e l'ingresso di Forio, a ridosso della rinomata spiaggia, la Chiaia, meta di quanti soggiornano lì.

L'intera immagine di un comune dalle bellezze naturali e paesaggistiche da tutti riconosciute ne è deteriorata: i camion, infatti, nascondono la vista della singolare Cupola di San Gaetano, del Torrione e della magnifica Chiesa del Soccorso, mentre dal compattatore, non munito delle apposite vasche e griglie di raccolta, fuoriesce un putrido e pericoloso percolato che, rovesciandosi sull'asfalto, peggiora la già grave situazione.

Andando a ritroso nel tempo, si apprende che già nel 2008 l'area di Cavallaro fu posta sotto sequestro da parte della magistratura, per cui la raccolta dei rifiuti avveniva nel parcheggio sovrastante la stupenda spiaggia di Citara, zona notoriamente alberghiera. Successivamente, l'area ad esso destinata divenne quella antistante il cimitero, con numerose proteste dei cittadini, e le relative denunce, che costrinsero la "macchina comunale" a decidere di effettuare la raccolta per le strade, fino a giungere alla situazione sopra esposta. Perfino il porticciolo turistico di Forio d'Ischia, intorno al quale sono sorte numerose attività economiche, dalla ristorazione al commercio, non è stato risparmiato.

Con la speranza che Palazzo Chigi riesca a ridare a Forio d'Ischia il valore che merita, in un territorio dove il turismo, con le attività ad esso correlate, è fortemente sviluppato, e dove il paesaggio è d'incantevole bellezza, come dimostrano le numerose presenze dei visitatori.

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