In un Seminario tenutosi il 17 settembre a Lacco Ameno è emersa la diffusa volontà di unire le forze istituzionali, economiche, culturali e sociali per reagire alla crisi che, pure sull'Isola d'Ischia, sta generando effettti di declino economico e sociale. Bene.
C'è una forte "domanda" di coesione. Se si riuscirà a raccoglierla e ad organizzarla adeguatamente, non mancheranno risultati positivi.
In campo economico-produttivo questa domanda di coesione trova un potente "luogo" di riferimento nel Distretto Turistico. Con la guida esperta di Benedetto Valentino, si può esser fiduciosi che il tessuto produttivo di Ischia troverà le giuste motivazioni per "fare rete", aggredire le criticità del settore e rilanciare progetti che valorizzeranno adeguatamente e pienamente le potenzialità di sviluppo dell' "Isola verde".
In campo istituzionale, la partecipazione qualificata dei sei Comuni e gli interventi consapevoli dei Sindaci Carmine Monti, Arnaldo Ferrandino e Giuseppe Ferrandino, hanno testimoniato la volontà di aprire una nuova stagione di cooperazione e collaborazione, tra essi e con il tessuto culturale e associativo dell'Isola. Altro segnale incoraggiante è il vitalismo, la competenza e lo spirito propositivo con cui il tessuto associativo ha partecipato alla discussione. Basti qui richiamare i contributi di Giuseppe Mazzella, Franco Borgogna, Caterina Iacono del Comitato Colibrì, Rosa Di Iorio del Forum del Terzo Settore.
Non era scontata la raccolta di tutte queste volontà a "Fare coesione" sull'isola d'Ischia. È un fatto inedito ed è una preziosa premessa da consolidare e coltivare ben oltre l'occasionalità e l'episodicità di un convegno.
COME FARE?
Il neonato Distretto turistico è un punto di forza in una strategia "operativa di coesione" in campo economico-produttivo. È opinione diffusa, tuttavia, che da solo non basti. L'attrattività turistica, infatti, è data dalla qualità complessiva del contesto territoriale e dei servizi pubblici locali (trasporti, sanità, sicurezza, qualità dell'ambiente, fruibilità dei luoghi, ...). Su tutte queste materie la titolarità di azione è del sistema pubblico, dunque dei Comuni e della Regione.
Sarebbe proficuo se il sistema istituzionale costituisse un "luogo" in cui possa essere accolto il "vitalismo propositivo" del tessuto associativo locale. Abbiamo avuto contezza che nel tessuto associativo diffuso sono depositate competenze di elevata qualità. Sono "saperi di contesto" che meritano di essere ascoltati dai decisori pubblici affinchè si adottino scelte in massima sintonia con le aspirazioni e i bisogni di sviluppo delle comunità residenti.
Il "luogo" da costituire è un "Partenariato istituzionale, economico e sociale dell'Isola d'Ischia". Nel solco di collaudate esperienze applicative delle culture comunitarie, è possibile creare un luogo in cui tutte le energie istituzionali e sociali dell'Isola possano convergere verso esiti coesivi e competitivi, superando l'antica e dannosa tendenza a conflitti individualistici e dispersivi. Favorire la comunicazione e l'interazione, fare coesione per competere, valorizzare le risorse endogene -a partire dal Capitale umano- è l'unica strada per contrastare gli effetti di una crisi di sistema in cui tutti hanno capito l'importanza di rilanciare "l'economia dei luoghi".
Si tratta di elaborare e tradurre in progetti sostenibili un "Programma Integrato di Sviluppo dell'Isola d'Ischia", concertato e condiviso nella società locale.
Un'opportunità in tal senso è offerta dall'Unione Europea, con strumenti finanziari e procedurali ben formalizzati nei documenti di programmazione comunitaria 2014-2020. La Regione Campania, per essa l'Assessorato agli EELL e Turismo, ha concepito un'azione di sistema per accompagnare i Comuni nello sforzo di innovazione e adeguamento organizzativo che occorre per cogliere le opportunità offerte dalla nuova programmazione.
Ci sono tutte le condizioni per procedere con successo. Occorre solo tradurre la volontà emersa di fare coesione in atti amministrativi e scelte coerenti.
Osvaldo Cammarota
Coordinatore BRI – Banca Risorse Immateriali