Dedicare la sala stampa dello Stadio “ Enzo Mazzella” al giornalista Mario Cioffi “ Ciomar” (1930-2002), pioniere della Stampa Sportiva nell’ isola d’ Ischia
In questo rinnovato clima di entusiasmo – che mi auguro continui perché questa è un’ isola dai facili entusiasmi e dai facili oblii – per le vicende sportive dell’ Ischia Calcio, la più antica e nobile espressione calcistica dell’ isola d’Ischia, che deve mantenere il suo posto nella Lega Pro sia per il suo glorioso retaggio sia per consolidare ed accrescere l’ immagine turistica dell’ isola d’ Ischia, la più importante località della Campania per ricettività e per numero di presenze oltre che di straordinarie particolarità, mi permetto rivolgere un appello affinché la Società – e se occorre di concerto con il Comune di Ischia - deliberi di dedicare la sala stampa dello Stadio dedicato ad Enzo Mazzella (1937-1990), il più importante Sindaco d’ Ischia della Grande Espansione degli anni ‘ 80, quello delle Grandi Opere Pubbliche che hanno cambiato (e salvato!) il volto del più importante Comune dell’ isola e l’ unico che abbia il titolo repubblicano di “ Città”, alla Memoria del giornalista Mario Cioffi (1930-2002).
Mario Cioffi - la firma era “ Ciomar” - è stato il principale protagonista della nascita e dell’ affermazione della Stampa Sportiva nell’ isola d’ Ischia fondando nel 1970 la “ Tribuna Sportiva dell’ isola d’ Ischia” dalla quale è uscita una fondamentale generazione di giornalisti locali che hanno poi intrapreso altre strade sia nella stampa locale – dedicandosi al costume ed al giornalismo politico o altre professioni - sia a Napoli soprattutto chi scrive questa nota.
Cominciò negli anni ‘ 50 – quest’impiegato delle poste – a fare il “ corrispondente” del “ Corriere dello Sport” e poi di altri quotidiani ad occuparsi di giornalismo sportivo con le sue cronache appassionate contenute in 20 o 30 righe sia dell’ Ischia, la squadra della “ Capitale” che militava in Promozione Dilettanti e che solo negli anni ‘ 60 si affacciò alla serie “ D”, sia della “ concorrente” sull’ altro versante dell’ isola, a Forio e Lacco Ameno, che si chiamò prima” Ischiaterme” e poi l’ “ Aenaria”. Abbiamo storici locali di grande spessore sulle vicende isolane come Pietro Ferrandino, Antonio Schiazzano e Luigi Cioffi, figlio di Mario, oltre a Raffaele Castagna che danno un quadro possente della passione degli ischitani.
Mario partecipò – sempre presente con il suo taccuino e la sua penna a biro - a tutte le partite dell’ Ischia, dell’ Aenaria, del Forio ed anche delle piccole squadre prima al campo sportivo “ Rispoli” e poi al “ Mazzella” ogni domenica per scrivere la sua cronaca puntuale e metterci un tocco di poesia come quella volta che scrisse:” Giornata stupenda, sole alto, bel gioco, due squadre corrette ma è mancato il protagonista: il gol!” ( cito a memoria dal suo racconto).
Poi negli anni ‘ 70 ebbe l’ intuizione che dovesse nascere ma consolidarsi ( era già nata ma non si era consolidata ed era episodica !) una Stampa Locale Sportiva perché diceva “ lo Sport unisce e la Politica divide”.
La “ Tribuna Sportiva dell’ isola d’ Ischia” ebbe vita breve. Soli tre anni. Ma dalla Tribuna nacque DEFINITIVAMENTE la Stampa Locale nell’ isola d’ Ischia che ebbe protagonisti come Franco Conte, Franco Postiglione e soprattutto Domenico Di Meglio e noi altri come partecipanti.
Faccio questa proposta come decano della stampa locale. Decano per anzianità di iscrizione all’ Ordine dei Giornalisti ( 1972) ma come convinto sostenitore del LAVORO REMUNERATO del giornalista “ locale” trattato malissimo dagli editori e spesso mortificato nella sua dignità professionale.
Mario Cioffi fu anche tenace professionista dell’ informazione nel suo rivendicare i diritti del contratto di lavoro giornalistico per i “ corrispondenti”. In tempo di estrema precarizzazione del lavoro giornalistico e di crisi profonda dell’ informazione scritta un esempio del genere merita di essere anche sottolineato.
Credo che Mario Cioffi rappresenti il lungo cammino del Calcio isolano nel corso di 50 anni con le sue luci e ombre, vittorie e sconfitte, ma con la forza di rialzarsi e di non dichiararsi mai vinto.