La lunga intervista rilasciata dal prof.ing. Francesco Luigi Rispoli al direttore de Il Dispari, Gaetano Di Meglio, apparsa nell’ edizione di martedi 2 luglio 2024 sulle “ proposte di rigenerazione urbana” per Casamicciola presentate dallo studio di architettura di Massimiliano Fuksas mi auguro che possa segnare una svolta “ Civile” nel dibattito e nell’ azione per l’ avvio della Pianificazione Territoriale nell’ isola d’ Ischia che non può essere ridotta – per definizione e dignità scientifica di essa medesima - a “ disegni d’ autore”.
La conferenza stampa nel corso della quale sono stati presentati cinque “ disegni” di ampliamento di piazze indetta dal commissario alla ricostruzione , Giovanni Legnini, si è tenuta venerdì 28 giugno in un luogo di lusso ( Regina Isabella) ed in una cornice prestigiosa e solenne cioè la 45sima edizione del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo alla presenza di un folto pubblico – più di interessati alla “ ricostruzione” della propria casa che di giornalisti - poiché ormai le conferenze stampa sono diventate delle “ assemblee popolari” perdendo la loro funzione di esclusiva presenza di giornalisti rappresentanti di testate ed i soli titolati a porre domande. In queste “ assemblee” parlano tutti e tutti vanno fuori tema e per i politici in carica è occasione di propaganda elettorale. E’ l’ apogeo dell’ effimero, dell’ improduttività della Parola, della Mistificazione elevata a Dottrina. Infatti come si può disegnare – nella Repubblica Italiana pur con un complesso Ordinamento Giuridico - un “ Piano Strategico” senza un Piano Urbanistico che la Legge Urbanistica del 1942 chiama “ Piano Regolatore Generale” ? Come si può progettare un’opera pubblica senza uno strumento urbanistico in vigore e cioè “ regole” civili per la civile convivenza? Come si può progettare una “ Ricostruzione” senza scelte di assetto territoriale per la mitigazione dei tre rischi naturali vulcanico, sismico, idrogeologico dopo tre catastrofi in 13 anni per una località colpita da 13 terremoti i in due secoli sempre con lo stesso epicentro? Come si può progettare senza un massiccio intervento di espropri per pubblica utilità di terreni e fabbricati a norma del DPR 327/91 con lo strumento economico e giuridico previsto dall’ art.120 del Testo Unico Enti Locali? Come si può mistificare un “ piano strategico” che non ha nessuna applicabilità poiché non “ imperativo” e “ vincolante” e fra l’ altro mai discusso da un Consiglio Comunale, primo passo per un lungo iter, senza prima avere approvato e messo in esecuzione con “ PIANI ATTUATIVI” un Piano Urbanistico Comunale ( PUC) imposto da una Legge Regionale di 20 anni fa ?
Questo agire sia da parte del Commissario di Governo sia da parte del Sindaco di Casamicciola come organi autocratici arrampicati sugli specchi di una contorta legislazione urbanistica con un sostanziale disprezzo per le serie proposte di una società civile e culturale endogena – intorno alle iniziative de IL CONTINENTE promosse in sette anni con sette numeri - capace di gridare con forza che questa “ Ricostruzione” non solo sarà a macchia di leopardo ma durerà almeno 100 anni affossando completamente l’ economica turistica “ matura” poiché la mela marcia farà marcire tutto il canestro ritarderà sine die una necessaria e praticabile Programmazione Territoriale ed Economica. Tanto è confermato dalla ASSENZA alla conferenza stampa di un rappresentante della Regione Campania – che solitamente era l’ assessore agli enti locali, Fulvio Bonavitacola, anche vice presidente, che da sette anni “ sostituisce” nella presenza ad Ischia l’ assessore regionale all’ urbanistica, Bruno Discepolo, MAI intervento nel confronto civile sulle scelte di rigenerazione urbana non solo per Casamicciola ma per l’ intera isola d’ Ischia. La Regione Campania in uno col Commissariato di Governo aveva annunciato – dopo innumerevoli altri annunci di Pinocchio - che entro il 30 giugno finalmente la Regione – preposta per la legge della Repubblica a redigere ed approvare un “ Piano di Ricostruzione” vincolante per tutti come da Essa Stessa rivendicato ed ottenuto – avrebbe approvato questo strumento urbanistico GENERALE E VINCOLANTE senza il quale NON è possibile – in logica elementare nello Stato di Diritto - una “ ricostruzione omogenea” e non è possibile nemmeno rendere applicabile l’ ordinanza speciale n.8 del Commissario che si aggiunge ad una alluvione di ordinanze, studi, ricerche, protocolli di intesa, prodotti da oltre due anni dal Commissario Legnini per la quale è necessario costituire un attrezzato “ Centro Studi e Ricerche” per rispondere punto per punto. Quelli dello studio Fuksas sono “ disegni d’ autore” – presumiamo molto costosi - che non hanno alcuna probabilità di essere messi in opera poiché non sono indicati né le leggi di riferimento né le risorse finanziarie né le opere pubbliche “ strutturali” fondamentali - come le scuole, il municipio, i parchi, l’ edilizia residenziale pubblica o meglio “ economica e popolare” per bandire gli eufemismi, gli auditorium e quanto altro – intorno alle quali può e deve “ Ri-nascere” un nuovo sistema economico e sociale che abbiamo chiamato la “ Quinta Economia” ( IL Continente – n.1/2023). Sono disegni perfino in aperta contraddizione con “ protocolli di intesa” dello stesso Commissario e dello stesso sindaco sottoscritti un anno fa con l’ Ente Pio Monte della Misericordia che allo stato delle “ carte pubbliche” deve ancora ritirarsi un “ permesso a costruire” autorizzato oltre tre anni fa dalla amministrazione del sindaco G.B. Castagna MAI revocato nella stessa forma giuridica e approvato dal Consiglio Comunali MAI convocato per una aperto dibattito sul futuro assetto urbanistico ed economico della Cittadina e della Cittadinanza che ha perso con terremoto ed alluvione di fatto circa 2mila abitanti con la desertificazione – oltre che di Piazza Majo inferrata col tunnel di lamiere di via Spezieria dall’ eterno senso alternato - della Piazza dei Bagni del Gurgitello cui si accede da via Pio Monte della Misericordia con l’ avviso di “ caduta massi” dalla incompiuta ed orrida imbracatura della scarpata dell’ ex-Hotel Elma mentre Piazza della Marina è oggetto di un “ restauro” con enormi palme senza prevedere l’ esproprio di un metro cubo di terreno e l’ immediato restauro dell’ ex-Capricho de Calise da destinare a Circolo Nautico Internazionale proprio per simboleggiare e mettere in atto la “ Quinta Economia”.
Casamicciola allo stato attuale è l’ UNICO COMUNE DELL’ISOLA a NON avere una struttura culturale PUBBLICA per conservare la sua Storia ed ha una “ Storia Negata” – per rispondere all’ osservazione dell’ avv. Carmine Bernardo la cui famiglia gestisce l’ antico stabilimento Belliazzi l’ Unica ed Ultima struttura della Memoria del suo termalismo – ed è caduto nel vuoto l’ appello, al Commissario Legnini ed al Sindaco Ferrandino anche con una sottoscrizione di 170 cittadini dal mese di gennaio 2024, per acquisire e ristrutturare l’ ex-Centro per l’ Impiego come “ Casa della Storia” poiché villa del dottor Giuseppe Mennella ( 1867-1949) il più grande bibliografo dell’ isola d’ Ischia.
Infine desidero manifestare la mia PROFONDA PROTESTA – come Cittadino Storico di Casamicciola con la rabbia e l’ orgoglio dei Precursori - per questa “ accademia di forestieri” che disegna e amministra il mio Paese con superficialità e supponenza facendo sentire me ed i miei concittadini come i contadini lucani di Carlo Levi nel suo “ Cristo si è fermato ad Eboli” “ toccando questa terra come un conquistatore o un nemico o un visitatore incomprensivo”. Occorre per Casamicciola avviare il “ Risveglio del Mezzogiorno” come indicano Giuseppe Coco e Amedeo Lepore ( Editore Laterza 2023) per “ identificare una strategia di politica economica e industriale adeguata alle nuove sfide sulla base di un’ampia ricostruzione storica”.
E’ quello che faremo finché avremo forza e cervello.