Ischia News ed Eventi - Il Maturo ed il Marcio

Il Maturo ed il Marcio

Giuseppe Mazzella - giornalista

Politica
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Sconcertante – ma è dire poco – il panorama politico di questa campagna elettorale per l’ elezione del presidente e del consiglio regionale della Campania. I due schieramenti fondamentali sono – quello cosiddetto di “ centrosinistra” guidato dall’ ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e quello di “ centrodestra” guidato dal presidente in carica ,che il linguaggio politichese chiama “ governatore” per la grande valenza che ha acquistato ormai il novello “ cesarismo” italiano, Stefano Caldoro, figlio d’ arte perché il padre Antonio fu esponente politico nazionale del PSI dalla fine degli anni ‘ 60 fino al 1992 cioè fino alla dissoluzione del PSI ed alla successiva diaspora dei socialisti che nella seconda repubblica se ne sono andati molti a “ destra” e qualcuno è rimasto a “ sinistra”.

Ma sono due schieramenti – per numero di liste e per qualità dei personaggi – sostanzialmente identici e perfettamente omologati. I commenti severissimi sulla qualità dello schieramento di De Luca che ha imbarcato ex- berlusconiani ed ex-fascisti o neofascisti fino agli ex-democristiani o neodemocristiani del vecchio Ciriaco De Mita ex –presidente del consiglio ed attualmente a 87 anni ancora sindaco di Nusco hanno riempito pagine dei giornali nazionali soprattutto dopo l’ intervento dell’ autore di “ Gomorra” lo scrittore Saviano.

De Luca aveva iniziato la sua lunga campagna elettorale con promesse di rinnovamento largamente condivise prefigurando un Paradiso in Campania ma alla fine le esigenze dei pacchetti di voti hanno prevalso e così si trova ad avere un equipaggio” programmaticamente disomogeneo” perché i suoi candidati diranno fra di loro cose opposte ed il paradosso è che lo schieramento di Stefano Caldoro è programmaticamente più omogeneo di quello di Vincenzo De Luca il quale è arrivato perfino a promettere un terzo condono edilizio o a rivedere la legge regionale che non estende il terzo condono del 2003 alle zone di interesse ambientale come Ischia.

Alla fine i programmi saranno pezzi di carta e le promesse quelle dei marinai alle donne dei porti.

E’ ancora più sconcertante il quadro politico locale perché i candidati isolani non hanno alcuna probabilità di elezione mentre il dibattito sulle cose da fare è estremamente modesto.

Si candida per l’ ennesima volta l’ exdemocristiano Gaetano Colella in una lista civica che sostiene il candidato-presidente di centrosinistra De Luca ed ancora una volta con una massiccia presenza su Facebook Gaetano Colella difende l’ autonomia amministrativa dei sei Comuni dell’ isola d’ Ischia dichiarandosi ostile all’ unificazione amministrativa in sol Comune.

Contrarissimo al Comune Unico si dichiara anche l’ exeurodeputato foriano Franco Iacono con una lunga nota che è apparsa su “ Il Dispari” del 29 aprile e sulle pagine napoletane de “ La Repubblica” in perfetta copia   venerdì 8 maggio 2015.

Gaetano Colella ha 70 anni. Franco Iacono 72 anni. Ambedue sono foriani. Per oltre trent’anni si sono trovati su sponde opposte della politica ma in senilità quando ormai “ hanno più scia di poppa che acqua di prua”, come direbbe l’ ammiraglio Proto, nella loro navigazione della vita si trovano d’ accordo sulla necessità di difendere l’ autonomia dei sei Comuni ed ambedue usano toni apocalittici naturalmente con il loro stile.

Gaetano personalmente non mi stupisce perché tutto il suo lungo percorso politico è stato improntato sulla più ampia “liberalizzazione dell’ economia” ( ma questo è naturalmente un eufemismo!) quello che mi amareggia è la posizione di Franco Iacono per la frequentazione politica che ho avuto con lui almeno per 15 anni cioè dal 1968, quando entrai nel PSI, fino al 1983, quando ne uscii. Nel PSI vivemmo alla fine degli anni ‘ 70 una bella stagione di “ progettualità” sia a livello nazionale che locale. Nel 1978 aderimmo – con Franco Borgogna ed altri giovani compagni – al “ Progetto Socialista per gli anni ‘ 80”, il corposo documento di programmazione di Giorgio Ruffolo e sul finire del 1979 tenemmo un convegno al Regina Palace di Ischia con l’ urbanista Marcello Vittorini che riuscimmo a fare candidare nel nostro collegio elettorale al Senato dove discutemmo del progetto di legge Aniasi-Bassanini sulla riforma degli enti locali dove avvertimmo l’ esigenza di una semplificazione amministrativa dell’ isola d’ Ischia superando la divisione in sei Comuni proprio per poter dare attuazione alla “ Politica di Programmazione Economica e di Pianificazione Territoriale”. Ricordo che non solo partecipai con convinzione a quel convegno ma feci un’inchiesta in tre puntate sul “ Roma” al quale collaboravo come corrispondente dall’ isola d’ Ischia sotto la nuova direzione di Antonio Spinosa.

Il percorso politico o la carriera politica di Franco Iacono a livello provinciale, regionale e continentale - è stato per lui molto importante: consigliere ed assessore provinciale dal 1980 al 1984 e presidente della Provincia di Napoli dal 1984 al 1985, consigliere ed assessore regionale dal 1985 al 1990, eurodeputato dal 1990 al 1995. Quindici anni ad altissimo livello e francamente qualcosa di quel “ Progetto Socialista” si sarebbe potuto attuare. Rimase un libro dei sogni. Ma io c’ho creduto mentre evidentemente Franco Iacono no.

Il livello a cui è giunta l’ urbanistica in Campania è efficacemente espresso da Giuseppe Guida su “ La Repubblica” di sabato 9 maggio 2015 nell’ articolo “ Gli enti locali contro l’ urbanistica” dove Guida citando il libro di Franco La Cecia “ Contro l’ urbanistica” afferma che “ la Regione Campania chiude la legislatura senza aver approvato il piano paesaggistico e senza aver modificato la legge urbanistica anche a causa della quale dei 550 Comuni della Campania solo una ventina hanno finora approvato il nuovo strumento urbanistico comunale”.

L’ incommensurabile confusione istituzionale che esiste nella neo-nata Città Metropolitana di Napoli in luogo dell’ ex-Provincia con una “ Commissione per lo Statuto” è espressa in un articolo-saggio dell’ avv. Prof. Tammaro Chiacchio apparso sul “ Roma” del 17 aprile dal titolo “ la Città Metropolitana di Napoli: notazioni a margine della bozza di statuto” dove Chiaccio sottolinea fra l’ altra “ l’ opacità definitoria delle funzioni conferite alla Città Metropolitana” ed i “ limiti funzionali e contenutistici nella definizione e prefigurazione del piano strategico del territorio metropolitano” ed ancora l “ evanescenza del contenuto cui deve conformarsi la pianificazione territoriale generale” mentre c’è una “ sovrapposizione di quattro strumenti di programmazione-pianificazione”.

Invito a leggere questi due articoli che meritano una compiuta ed attenta disamina perché se non si costruisce un sistema istituzionale decente non può svilupparsi un decente dibattito programmatico.

E’ di questi giorni il commissariamento del Consorzio dei sette Comuni per l’ Area Marina Protetta “ Regno di Nettuno” mentre dovrebbe essere nota la situazione finanziaria del Comune di Lacco Ameno ed ancora non si conosce l’ esatta situazione finanziaria della Fondazione La Colombaia di Forio mentre almeno 5 società pubbliche o “ partecipate” da Lacco Ameno a Serrara passando per Casamicciola e Forio sono in “ liquidazione” mentre il più importante consorzio – quello dell’ acquedotto e le fognature attraverso una “ società per azioni” è da anni in liquidazione e non conosce l’ enorme deficit finanziario a carico dei Comuni. Non è questo uno sfascio istituzionale insopportabile per una economia cosiddetta “ matura”?

Alcuni giorni fa per iniziativa del Lions Club isola d’ Ischia presieduto dal manager alberghiero Camillo Iacono si è tenuto presso l’ aula magna dell’ istituto “ Mattei” di Casamicciola un convegno su “ Ambiente e Territorio-. Il futuro nell’ ambiente” dove ripetendo i dati sulla

Economia dell’ isola d’ Ischia ho sostenuto che un simile sviluppo non può consolidarsi ed espandersi ulteriormente ( ci sono nell’ isola d’ Ischia 3mila imprese e 14mila lavoratori iscritti al collocamento e 3200 giovani delle scuole superiori) senza Pianificazione Territoriale e senza Programmazione Economica e sia per l’ una che per l’ altra,che sono due aspetti di una stessa medaglia ,’è bisogno di una AUTORITA’ di sviluppo locale che vedo SOLO in un UNICO Comune.

Alla luce proprio della mancata Pianificazione in 45 anni da parte della Regione Campania, della confusione istituzionale determinata dalla Città Metropolitana con almeno

15 anni perduti dalla Provincia di Napoli per il “ Piano Territoriale di Coordinamento” ed ancora tutto quell’ inutile dibattito sulle “ deleghe dalla Regione alla Provincia” di cui Franco Iacono alluvionò la stampa locale negli anni ‘ 80.

La considerazione finale è che il filo che divide il Maturo dal Marcio è molto sottile. Credo che alla luce del percorso civile degli ultimi 40 anni è necessario un nuovo e più efficiente assetto istituzionale dell’ isola d’ Ischia che è un unico Comune e che bisogna comunque amministrare i sei Comuni nell’ ottica dell’ unità o della intercomunalità. Occorre una nuova classe dirigente soprattutto a livello locale. Poiché anagraficamente non è possibile affidare il futuro ai vecchi bisogna puntare sui giovani capaci di “ fare luce sui posti dove andremo” nella nostra navigazione poiché abbiamo un’ età dove siamo il fanalino di coda di una barca che illumina i posti dove siamo stati ma che è capace di fare tesoro degli errori e di veder realizzato qualcosa prima di terminare questa traversata.

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