Dai matrimoni gay, alla manovra di Tremonti, dalla Coppa America 2011, allo spetteguless del momento. Spunti di riflessione, temi di grande attualità, petizioni di interesse pubblico.
Le notizie si rincorrono a tempo di click, notizie da condividere su Facebook o Twitter. Checché se ne dica infatti, “viviamo on - line da un numero ormai ragguardevole di anni”, come scrive Sergio Maistrello nel suo blog.
Pensare che il web sia la sfida del nuovo millennio ormai è anacronistico. On - line proliferano nuove testate giornalistiche, web tv, blog seguiti da professionisti, persino le aziende investono nell’advertising. Allora si può commentare, segnalare, integrare, diffondere, consultare.
Anticipando questo trend, il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, promosso dalla Fondazione Valentino, ha istituto tre anni fa il Premio Ischia Social Network, raccogliendo le preferenze del popolo della rete.
Diciassette gli autori proposti per il sondaggio che ha premiato coloro che si sono distinti nel corso del 2010 per le migliori news pubblicate, con tempestività, rispetto agli altri media, precisione e attendibilità, venendo ripresi da altri blog, siti internet e dai media tradizionali.
Il premio, che la scorsa edizione andrò a Claudio Messora blogger di Byo Blu, quest’anno verrà consegnato a il Post.it, la testata on - line, nata nel 2009, diretta da Luca Sofri, penna per “Vanity Fair”, “Wired”, “La Gazzetta dello Sport”, che ricorderete alla conduzione di “Otto e mezzo” e “Condor”.
La redazione, che su Facebook raccoglie 10.000 simpatizzanti, è composta da giovani e qualificate penne, come Francesco Costa, classe ’84, laureato in Scienze Politiche e con un passato giornalistico a “l’Unità”, “Internazionale” e “Liberal”. Interessante anche il curriculum della sua collega, Elena Favilli, che dopo aver lavorato a San Francisco con McSweeney's e a New York per la Rai, ha lanciato "Timbuktu" una rivista per bambini su iPad. Interessi e studi pregressi vari, ma utili ad arricchire e rendere vivaci i contenuti del blog.
A tenere testa al sondaggio Agoravox che, riprendendo una dichiarazione di “Oh My News”, ricorda “Every Citizen is a Reporter”, “Ogni cittadino è un reporter”. Tutti possono diventare autori- reporter, raccogliendo in tempo reale, articoli, immagini e video di quello che succede, per far sì che non vengano dimenticati o nascosti. Non è necessario essere dei giornalisti.
In gara per il Premio Ischia Social Network anche Bella d’Annata, il blog di Januaria Piromallo che con verve parla di ecologia, economia e persino delle cronache di un defilé con “Nina Moric, in bilico su trampoli ammazza/caviglia 18 cm”
Ci vuole più di un traduttore, invece, per seguire in arabo Hassan al Djahmi e Wael Ghomin, che lanciano status, soprattutto a sfondo politico, sui principali social network.
Ma i blog sono anche un’ottima occasione per conoscere chi fa la notizia e allora è un piacere imbattersi in “Paolo Attivissimo”, giornalista informatico e cacciatore di bufale, che tra una notizia e l’altra non perde occasione per menzionare le sue principali malefatte, pubblicazioni, collaborazioni e passioni.
I comunicati stampa sono banditi. La notizia viene sviscerata, d’accordo o contrari, si può approdare a nuovi punti di vista, come accade nel blog di Matteo Bordone, che nell’ultimo post sul suo “Freddy Nietzsche”, in cui affronta l’annosa questione del mercato del lavoro, raccoglie ben 224 commenti.
“Un po’ di coscienza critica, perbacco” sentenzia Italianimbecilli, riportando tra l’altro una serie di denunce che mettono in guardia dal diventare “un cittadino falena”.
Se siete nuovi della rete, allora sarà utile seguire il decalogo di Sergio Maistrello, che parla dei rischi del mondo digitale. Nella buona fede, infatti, molti sono inconsapevoli della dimensione in cui stanno operando e delle ripercussioni delle loro azioni sociali. “Ci sono milioni di persone – si legge - , là fuori, che pensano di guidare un triciclo al parco giochi e non si rendono conto di essere invece al volante di un bolide in autostrada”.